UDINE, LA VENEZIA DELLA TERRAFERMA - Udine è una città elegante, che dal 1420 alla fine del 18° secolo fu sotto il dominio della Serenissima. Un passato che le è valsa la fama della "Venezia sulla terraferma" e che si respira in particolare passeggiando nella bella Piazza della Libertà, tra logge e porticati, con al centro la colonna con il Leone di San Marco. Non lontano, merita una visita il Duomo con il relativo Museo, così come i Civici Musei, ospitati all'interno del Castello, che si trova in cima al colle nel centro cittadino. E per concludere la giornata con un'usanza locale, non perdetevi il rito del tajut nelle osterie tipiche: un bicchiere di vino accompagnato da una fetta di prosciutto di San Daniele o un tocco di formaggio Montasio.
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LE GALLERIE DEL TIEPOLO - Udine viene anche detta "la città del Tiepolo", perché è qui che questo grande "mago della pittura" visse dal 1726 al 1740 e successivamente dal 1759, lasciando a testimonianza numerose opere, di straordinaria bellezza. Per scoprire e ammirare questi capolavori potrete visitare la Cappella del Santissimo Sacramento nel Duomo, l'Oratorio delle Purità, il Museo di Arte Antica e soprattutto il Palazzo Patriarcale, dove vissero i patriarchi di Aquileia tra il 17esimo e il 18esimo secolo (gratis con la FVG Card).
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CASA CAVAZZINI - MUSEO DI ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA - Si tratta di un complesso cinquecentesco, nel centro storico cittadino, ristrutturato su progetto dell'archistar Gae Aulenti, che oggi ospita il Museo di Arte Moderna e Contemporanea. 3500 mq su tre piani, in cui antico e moderno si integrano in maniera mirabile. Il percorso museale si sviluppa su due piani e presenta, oltre a mostre temporanee, tre collezioni permanenti (gratis con la FVG Card): Astaldi con capolavori del Novecento italiano, FRIAM con 113 opere della storia dell'arte contemporanea americana e, infine, le opere dei fratelli Basaldella.
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PALMANOVA: LA CITTÀ IDEALE - L'ideale sarebbe vedere la città volando, per ammirarne la forma a stella con nove punte perfettamente simmetrica, con al centro una piazza: un vero e proprio capolavoro dell'architettura militare veneziana. Palmanova fu, infatti, una città fortezza costruita per difendere la regione dalle invasioni straniere. Il centro storico è accessibile da tre Porte Monumentali e ha il suo fulcro nella esagonale Piazza Grande, circondata da eleganti palazzi in stile veneziano. Sulla piazza, oggi pedonale, si affaccia il Duomo, in pietra bianca, e al centro svetta un imponente e alto stendardo, simbolo della città.
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AIELLO E LE MERIDIANE - Nei pressi di Palmanova, si trova il cosiddetto "paese delle meridiane", dove si contano oltre 70 meridiane, realizzate dagli stessi abitanti, sulle pareti di case ed edifici pubblici. Anche se si ha la sensazione di fare un viaggio nel tempo, tutto è iniziato solo vent'anni fa, quando tale Signor Aurelio Pantanali, geometra con la passione per gli orologi, disegnò una meridiana sulla facciata della casa di famiglia della moglie. Da quella che sembrò essere una moda nacque una tradizione, che viene celebrata ogni anno l'ultima domenica di maggio con la festa delle meridiane, tra mostre, musica e spettacoli.
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VILLA MANIN - A mezz'ora da Udine, a Codroipo, si trova la splendida seicentesca Villa Manin, capolavoro del barocco, residenza dell'ultimo doge di Venezia in Friuli Venezia Giulia, Ludovico Manin. Nel 1797 durante la campagna d'Italia vi soggiornarono le truppe francesi di Napoleone, che ne fece il proprio quartier generale: fu nelle sale di questa dimora che venne firmato il "Trattato di Campoformido", con cui ebbe fine la Repubblica di Venezia. I cambiamenti storico-politici portarono nell'Ottocento al degrado della Villa, che oggi, di proprietà della Regione, è tornata ai suoi splendori originali ed è sede di mostre temporanee e concerti.
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SAN DANIELE DEL FRIULI - Chi non conosce il pregiato Prosciutto di San Daniele? Nessuno, perché è una delle eccellenze gastronomiche non solo del Friuli Venezia Giulia, ma dell'Italia! E per celebrare questa prelibatezza ogni anno a fine giugno viene organizzato un gustoso evento, "Aria di Festa", che per 4 giorni anima la città. San Daniele, a nord-ovest di Udine, dà però i natali anche ad un'altra bontà: la trota, detta "la regina", allevata nel vicino Tagliamento e poi rigorosamente affumicata. Questa amena località merita anche una visita per il suo affascinante centro storico e per la Biblioteca Guarneriana, dove è custodita una delle più antiche copie al mondo dell'Inferno di Dante Alighieri.
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CIVIDALE DEL FRIULI - PATRIMONIO UNESCO - Riconosciuta dall'UNESCO Patrimonio dell'Umanità, Cividale del Friuli risale ai Longobardi, che all'epoca fondarono una metropoli chiamata Forum Iulii, da cui deriva il nome Friuli. Una cittadina che sorprende per la sua magia e bellezza, a cui si accede dal Ponte del Diavolo, che offre un panorama mozzafiato sul fiume Natisone. La Città Vecchia custodisce gioielli preziosi come il famoso Tempietto Longobardo, risalente presumibilmente all'VIII secolo, con stucchi e affreschi bizantini. A Cividale del Friuli si arriva in treno da Udine, gratis con la FVG Card.
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LE VALLI DEL NATISONE E LA GUBANA - Le Valli del Natisone sono quattro valli attraversate da quattro fiumi, tra cui il Natisone, che collegano Cividale del Friuli con la valle dell'Isonzo e fanno parte della cosiddetta Slavia friulana. Sono una terra particolare e affascinante, dove il paesaggio cambia costantemente e dove la storia delle guerre si confonde con le leggende delle Krivapete. La stagione migliore per scoprire questo territorio è l'estate, mentre è sempre il tempo giusto per gustare la Gubana, il dolce tipico, a forma di chiocciola e a base di pasta dolce lievitata, farcita con noci, uvetta, pinoli, zucchero, grappa e scorza grattugiata di limone.
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IL FRICO E I PRODOTTI TIPICI - La provincia di Udine è terra di storia e cultura ma anche tanto di enogastronomia. Tra i piatti tipici va provato il frico, una prelibatezza a base di formaggio di montagna e patate, cotta in padella, da gustare in due versioni: friabile, croccante e sottile, o morbido, più simile a una frittata. Altre squisitezze tipiche, oltre al prosciutto e alla trota di San Daniele, sono musèt e brovada (cotechino con rape messe a macerare nel mosto), il formaggio montasio, l'asparago bianco di Tavagnacco, il tartufo bianco di Muzzana del Turgnano, i fagioli borlotti della Carnia, il prosciutto di Sauris, i cjalzons (ravioli di ricotta ed erbe, conditi con burro, ricotta affumicata e cannella) e il formaggio di malga. Tante sono le osterie dove assaggiare cibi e vini della zona, ma un'altra occasione è la grande festa FriuliDOC, tutti gli anni a settembre.
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