IL PIU' BEL CHILOMETRO D'ITALIA - La città è adagiata in una splendida posizione sullo Stretto di Messina, con un magnifico lungomare cantato da poeti e scrittori. Gabriele D'Annunzio lo definì "il più bel chilometro d'Italia". Si tratta infatti di un felice connubio di piante esotiche, di monumenti e di palazzi e ville tardo liberty e classicheggianti su uno sfondo di rara suggestione... Il Lungomare, di recente ampliato e ristrutturato, fu realizzato all'indomani del terremoto del 1908 su progetto dell'architetto Camillo Autore.
Per maggiori informazioni: turismo.provincia.rc.it
turismo.reggiocal.it
LA VISTA DELLA SICILIA DAL LUNGOMARE - Il suggestivo sfondo del Lungomare reggino è rappresentato dallo Stretto di Messina e dalla Sicilia. Su questo tratto di mare, in particolari giorni dell'anno, quando l'aria e il mare sono calmissimi, può capitare che le case di Messina si vedano riflesse nel cielo con forme strane, magiche, come per un incantesimo della natura. Questo fenomeno è noto con il nome di Fata Morgana.
Per maggiori informazioni: turismo.provincia.rc.it
turismo.reggiocal.it
IL FICO MAGNOLIADE - Nei dolci declivi che caratterizzano il Lungomare di Reggio Calabria si notano particolari specie di piante tropicali e sub-tropicali, come il Fico Magnolide, con le sue radici aeree e ramificate.
Per maggiori informazioni: turismo.provincia.rc.it
turismo.reggiocal.it
IL MUSEO ARCHEOLOGICO NAZIONALE E I BRONZI DI RIACE - Il museo è tra i più importanti e ricchi d'Europa per quanto riguarda il materiale relativo alla Magna Grecia. La sua costruzione si deve al celebre archeologo Paolo Orsi, all'indomani del terremoto del 1908. Il museo fu aperto al pubblico nel 1955 e comprendeva al suo interno anche i materiali del vecchio Museo Civico. Da allora molti ampliamenti lo hanno arricchito, fino a quelli del 1981, con l'istituzione della sezione di archeologia subacquea e delle sale dedicate ai materiali provenienti dalle colonie e sub-colonie del territorio calabrese. Qui sono conservati i celeberrimi Bronzi di Riace, le due splendide statue in bronzo, prodotto della scultura greca del V secolo, ritrovate nel 1972 nel mare antistante Riace. Vi è altresì documentata la campagna che li ha portati alla luce.
Per maggiori informazioni: turismo.provincia.rc.it
turismo.reggiocal.it
IL CASTELLO ARAGONESE - La storia del castello ha seguito di pari passo quella di Reggio almeno dal VI sec. d.C. L'area collinare, dove sorge quel che rimane del possente castello, dovette avere un ruolo di fondamentale importanza nel sistema di protezione della città fin dall'epoca greca.
La costruzione del castello avvenne probabilmente in età sveva dal momento che la sua struttura originaria richiama l'architettura militare di quell'epoca. Più e più volte modificato, restaurato, fortificato e ampliato nel corso dei secoli, nel 1874 fu acquistato dal Comune con lo scopo di abbatterlo e costruire al suo posto una grande piazza. Dopo aspre polemiche, si decise di conservare solo le due torri, ma la demolizione non ebbe luogo per lungaggini burocratiche. A seguito del terribile terremoto del 1908, che danneggiò pesantemente la struttura, il Genio Civile la classificò come non più utilizzabile. Si decise, nel nuovo Piano regolatore, di demolirla, permettendo così la creazione del prolungamento della via Aschenez e lasciando in piedi solo le due torri circolari. La demolizione ebbe luogo nel 1922. Oggi, dopo un restauro statico ultimato nel 2000, il castello viene utilizzato come sede di mostre temporanee ed eventi culturali.
Per maggiori informazioni: turismo.provincia.rc.it
turismo.reggiocal.it
LA CATTEDRALE - La Cattedrale intitolata a Maria SS. Assunta in Cielo, sorge nell'area centrale del Comune, di fronte piazza Duomo. Le sue origini si fanno risalire alla fondazione della chiesa da parte di San Paolo, che sostò a Reggio durante il viaggio che in catene lo portava da Cesare a Roma nel 56 d. C.. L'edificio sacro ebbe un cammino particolarmente tortuoso, dovuto a fenomeni tellurici e alle funeste incursioni straniere che flagellarono la città. Fino ad arrivare al terremoto dei 1908 che ne provocò notevoli danni. Da qui la decisione di ricostruire integralmente l'edificio religioso adeguandosi al piano di ricostruzione della città. La Cattedrale odierna, su progetto iniziale dell'ingegnere P. Carmelo Umberto Angiolini e successivamente modificato dall'ingegnere Mariano Francesconi è stata consacrata nel 1928. L'edificio è realizzato in uno stile ove si mescolano motivi neoromanici e neogotici.
Per maggiori informazioni: turismo.provincia.rc.it
turismo.reggiocal.it
VILLA GENOESE ZERBI - Appartenne alla famiglia del "Governatore" Genoese Zerbi, il teorico della "Grande Reggio" che nel 1927 accorpò alla città quattordici comuni della periferia. Il palazzo risale al 1925, e fu costruito sull'area dove sorgeva l'antica villa della famiglia Zerbi prima del 1860, sui modelli veneziani del sec. XIV, con archi in stile gotico. Di signorile e straordinaria bellezza, è stata location di eventi d'alto spessore artistico e culturale, ospitando prestigiose esposizioni d'arte contemporanea, oltre ad apprezzate sezioni della Biennale di Venezia.
Per maggiori informazioni: turismo.provincia.rc.it
turismo.reggiocal.it
TEATRO COMUNALE FRANCESCO CILEA - La storia del teatro reggino affonda le radici negli anni '20. La struttura vanta una tradizione fastosa, ospitò anche Maria Callas, e fu progettata e realizzata proprio sul finire del secondo decennio dello scorso secolo.
Lo stile classico e sobrio, un foyer elegante, il grande sipario rosso sul proscenio seppur di piccole dimensioni, il Teatro "Cilea" si presenta raffinato nell'architettura e negli arredi soprattutto dopo il restauro che lo ha restituito dopo oltre un decennio alla città. Dal 2008 alcuni locali dell'edificio ospitano la Nuova Pinacoteca Civica.
Per maggiori informazioni: turismo.provincia.rc.it
turismo.reggiocal.it
SAPORI DEL MEDITERRANEO - La ricerca di sensazioni forti nei prodotti della natura ha reso la gastronomia reggina un'arte semplice, ma ricca di tradizioni, tramandate di generazione in generazione, poi rinnovate nel tempo.
La tipicità alimentare reggina è strettamente legata all'uso del peperoncino, per il quale la fantasia dei produttori si è sbizzarrita nella creazione di prodotti che si intrecciano e si sovrappongono con quelli della tradizione. Salumi (soppressata, capicollo, filetti, 'nduja), la 'rosamarina', nota anche come il "caviale del Sud" (sardella neonata al peperoncino), sono i biglietti da visita per i palati più esigenti. Per non dimenticare la singolare arte delle conserve, grazie alla quale i prodotti della natura (salsa di pomodoro, funghi, melanzane, tonno e tanti altri prodotti), raccolti e conservati, sono in grado di restituire intatti i profumi dell'orto ed i colori delle stagioni ormai trascorse.
Per maggiori informazioni: turismo.provincia.rc.it
turismo.reggiocal.it
IL BERGAMOTTO - Il bergamotto è un frutto tipico del reggino, dove ancora oggi si coltiva grazie alle particolari condizioni climatiche. E' di color verde citrino e si vuole che derivi dal limone, dalle arance o dalle lumie. Quanto alla provenienza, si parla di Cina, Grecia, Barbados o Spagna, più precisamente dalla località di Berga, cui dovrebbe il suo nome. Il raccolto inizia ai primi di novembre e talvolta arriva sino a febbraio. Dalla corteccia e dai frutti maturi si estrae l'essenza. In profumeria risulta prezioso per le sue proprietà amalgamanti dei diversi profumi adoperati per la produzione di acqua di colonia.
Per maggiori informazioni: turismo.provincia.rc.it
turismo.reggiocal.it