MOENA, LA FATA DELLE DOLOMITI - Paese di confine tra le valli di Fiemme e Fassa, Moena è conosciuta anche come la Fata delle Dolomiti. Adagiata in conca panoramica, è "protetta" dalle cime del Latemar, del Catinaccio con la Roda de Vael, della Vallaccia e dalle propaggini del Passo San Pellegrino. Lo sapevate che un tempo qui c'era un lago? E' per questo che lo stemma del paese è un barcaiolo! Altro simbolo di Moena è la Chiesa di San Vigilio, che contiene importanti opere dell'artista locale Valentino Rovisi, allievo del Tiepolo a Venezia. San Vigilio è anche patrono del paese che viene festeggiato il 26 giugno con un grande festa.
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MOENA, PERLA ALPINA - Moena, con le belle frazioni di Sorte, Peniola, Pezzè e Someda che le fanno da corona, è l'unica "Alpine Pearl" del Trentino. Un alto riconoscimento, frutto dell'impegno dell'amministrazione locale di voler offrire agli ospiti una vacanza sostenibile al 100%, rispettosa della montagna, della natura circonstante e delle radicate tradizioni ladine. Non a caso, Moena ospita numerose competizioni sportive internazionali ecocompatibili. Qui parte la Marcialonga di Fiemme e Fassa, la ski-marathon di sci nordico, il cui percorso è stato recentemente inserito nella top ten delle piste da fondo più belle d'Italia.
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SCI SULL'ALPE DI LUSIA - L'Alpe di Lusia (3 km da Moena) è una delle zone più apprezzate dagli sciatori della valle perché è in grado di rispondere a tutte le esigenze. Piste difficili e veloci per gli esperti, snowparks per freestyler, tracciati facili e assolati per i principianti e per le famiglie con bambini. I più piccoli poi possono giocare sulla neve nel Kinderpark a Valbona. In estate invece l'Alpe di Lusia è un paradiso verde di pace e relax: passeggiate in mezzo ai boschi, escursioni ai laghetti di Lusia (biotipi protetti del Parco Naturale di Paneveggio) seguendo i sentieri della Prima Guerra Mondiale, tour "sui pedali" lungo i tracciati della Val di Fassa Bike, gara internazionale di mountain bike.
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I TURCHI A MOENA - Turchia, a Moena? Un nome che incuriosisce, legato ad un'antica leggenda che narra di un soldato dell'armata turca che, all'indomani della sconfitta di Vienna nel 1683, fuggito dalla prigionia, giunse esausto, nel quartiere di Moena, dove venne generosamente soccorso. Come ogni anno, i primi di agosto, il mitico rione si rianima con la caratteristica sfilata dei Turchi, i costumi, le tradizioni, la musica folk, la cucina ladina e l'artigianato nei vecchi "tabià". A ricordo, in Piaz de Turchia, resta la fontana sormontata dalla testa di turco con turbante, decorata con mezzaluna e stella.
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MEDIL, IL PAESE DELLE DONNE - E' un piccolo borgo abbarbicato all'imbocco della Valsorda, valle selvaggia nota in passato anche come "cava de le bore". Si trattava di canali che d'inverno, con la neve ed il ghiaccio, si trasformavano in vere e proprie piste da bob, su cui i boscaioli lanciavano i tronchi degli alberi per farli scendere a valle. Medil si raggiunge da Forno o da Moena ed è tutt'oggi abitato da una ventina di persone. La chiesetta di Sant'Anna veglia su questo paesino di montagna, dove si respira un'aria d'altri tempi. Si diceva che fosse il paradiso delle donne, perché in passato, per alcuni anni, era abitato solo da uomini.
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IL LAGHETTO DI SAN PELLEGRINO - E' uno dei tesori del Passo San Pellegrino, terra di confine tra le Province di Trento e Belluno. Nelle sue acque cristalline si riflettono le vette che circondano il valico alpino, dal Col Margherita a Cima Iuribrutto, dalle aspre Creste di Costabella alle guglie dei Monzoni. Da Moena si sale in direzione del Passo (11 km), si lascia la macchina in uno dei tanti parcheggi e di fronte all'Hotel Costabella si scende lungo il sentiero, che in pochi minuti conduce al laghetto. Una bella passeggiata ad anello, con tanto di passerelle e ponticelli in legno, permette di fare tutto il giro.
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A MOENA GRAN FESTA DI CARNEVALE - Il Martedì Grasso, ultimo giorno di Carnevale, qui esplode la festa. Moena viene presa letteralmente d'assalto dalle maschere che si riuniscono in un gran corteo, con tanto di carri allegorici, che attraversano le vie del centro. Ritrovo poi in piazza con musica e golosi dolci. Le maschere lignee della tradizione fassana si possono ammirare anche durante la Festa di Ciajeole (metà luglio), nell'antico rione di Moena, a cui partecipano i più bravi mascherai alpini.
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MOENA, I LOVE SHOPPING! - Con le piazze chiuse al traffico, Moena ha uno dei più bei centri di tutta la Val di Fassa. Un elegante "salottino", che da Piaz de Sotegrava si allarga fino a Piaz de Ramon per poi costeggiare il torrente Avisio lungo L Vial, con boutique di classe, negozi sportivi alla moda, botteghe di prodotti tipici e di artigianato. Ma non solo, ci si rilassa prendendo un aperitivo in terrazza o gustando le prelibatezze locali nei ristoranti del centro. D'estate, con "Notti di Fata al chiaro di luna", Moena spegne le sue luci artificiali, i negozi smorzano i fari delle vetrine e le principali vie sono illuminate da lanterne, regalando così un tocco romantico al passeggio e allo shopping del dopocena.
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PASSO SAN PELLEGRINO - Lo si raggiunge facilmente in macchina o in bus da Moena. In inverno è una stazione frequentatissima dai "fan" della neve, che qui vedono esaudire tutti i loro desideri: piste blu, rosse e nere si mescolano a tracciati freeride lungo l'impervia parete Nord del Col Margherita. Spazio poi al "popolo" dello snowboard, il cui punto di ritrovo è al Sanpe Snowpark, e agli appassionati degli sci stretti a cui sono riservati i percorsi del Centro Fondo Alochet. In estate dal Passo partono numerose escursioni che interessano i luoghi della Prima Guerra Mondiale. Si sale in quota, si cammina tra trincee e gallerie in un flashback storico unico ed emozionante.
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A TAVOLA COMANDA IL PUZZONE - Non si può tornare a casa senza aver assaggiato il cacio re di questa valle, il Puzzone, o come viene chiamato a Moena, "Spretz Tzaorì". E' un formaggio DOP a crosta lavata, dal sapore forte e dall'odore pungente. Lo si trova su tutte le tavole della valle, utilizzato in cucina in tantissime ricette, da quelle tradizionali a quelle più estrose, create dagli chef dell'associazione RistoraMoena, che in inverno e in autunno organizza due speciali settimane gastronomiche. Al Puzzone è dedicato anche un festival che si apre con la "Desmontegada", quando le mandrie di mucche, dall'alpeggio in alta quota, rientrano a valle, verso "casa".
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