IL DUOMO E LA GHIRLANDINA - Il Duomo di Modena, con la Torre Civica e la Piazza Grande dal 1997 sono stati riconosciuti dall'UNESCO Patrimonio dell'Umanità. La torre campanaria, nota col nome di Ghirlandina, è il simbolo della città e, con i suoi 86 metri, è visibile da qualsiasi punto. Si tratta di un capolavoro del romanico europeo sia per la struttura sia per le decorazioni scolpite. Mozzafiato il panorama a 360° che si gode, salendo i 200 gradini della torre. All'interno si può anche ammirare una copia della celebre "La secchia rapita", poema del '600 di Alessandro Tassoni, che narra del conflitto tra Bologna e Modena all'epoca di Federico II.
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LA PIAZZA GRANDE E LA BONISSIMA - Cuore della vita cittadina, Patrimonio dell'Umanità, la piazza risale al Medioevo ma il nome "Grande" le venne attribuito nel '600. E' circondata su un lato dal Duomo con la Ghirlandina e su un altro dal Palazzo Comunale; di fronte il Palazzo dell'Arcivescovado. In uno degli angoli si trova la cosiddetta Bonissima, una statua risalente al XII secolo, il cui nome si riconduce a "Bona Esma" dal palazzo della "bona misura". Ancora oggi a Modena bonissima è sinonimo di persona curiosa, pettegola e conosciuta da tutti.
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IL MERCATO ALBINELLI - Dall'inizio del '900 è lo storico mercato di Modena, un luogo di incontri, colori e sapori: uno tra i più bei mercati al coperto d'Italia, con gli esterni in ferro battuto e gli interni particolarmente curati, al centro dei quali si trova la fontana della "fanciullina con canestro di fiori", opera di Giuseppe Graziosi. Da sottolineare la grande attenzione della struttura agli aspetti igienici: tubature con acqua corrente per tutti i banchi e un sistema di deflusso dell'acqua per la pulizia del pavimento. Al Mercato Albinelli ogni settimana (dal lunedì al sabato) 30.000 visitatori acquistano prodotti freschi e genuini, legati alla tradizione modenese, ma non solo.
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IL MEF E MARANELLO - Modena significa inevitabilmente motori! Il MEF, il Museo Enzo Ferrari, è il punto ideale da cui partire per scoprire il volto motoristico della città. Un avveniristico museo, inaugurato nel 2012 nei pressi della casa dove Enzo Ferrari nacque, nel quale vivere, tra le automobili più significative della sua vita, la storia dell'uomo pilota, creatore della Scuderia negli anni '30 e costruttore dal 1947. A mezz'ora di distanza, a Maranello, l'altro luogo simbolo: il Museo Ferrari, situato a pochi passi dallo stabilimento. Qui auto, trofei, divise e caschi raccontano la storia del mito del cavallino rampante, affascinando qualsiasi visitatore.
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IL PALAZZO DUCALE E I TESORI ESTENSI - Tra il '600 e il '700 il Palazzo Ducale fu Corte degli Estensi, mentre dall'Unità d'Italia divenne sede della prestigiosa Accademia Militare di Modena, di cui si può visitare lo storico Museo. Un palazzo barocco imponente quanto elegante, sede di mostre e rassegne temporanee, dove ammirare il Cortile d'Onore, con loggiato, che accoglie le cerimonie militari, lo Scalone, il Salone d'Onore con affreschi e il Salottino d'oro in stile rococò, che fu il gabinetto di lavoro del duca Francesco III. Altra preziosa testimonianza degli Estensi è il Palazzo dei Musei, con la Galleria Estense che riaprirà a maggio 2015, dopo un importante restauro post-terremoto.
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IL TEATRO COMUNALE LUCIANO PAVAROTTI - L'edificio in stile neoclassico risale al 1841 ed è opera dell'architetto Francesco Vandelli, con decorazioni scultoree e bassorilievi di Luigi Righi. La sala, a forma ellittica, presenta quattro ordini di palchi, con al centro il palco ex-ducale e al di sopra il loggione; pregevoli sono gli intagli in legno, così come la volta, il lampadario e l'orologio verso la platea. A fine degli anni Novanta un accurato restauro conservativo ha riportato il Teatro Comunale allo splendore iniziale: oggigiorno è uno dei più preziosi teatri italiani con un importante cartellone di lirica, balletto e concerti, dall'autunno alla primavera. Dal 2007 il Teatro è stato intitolato "Teatro Comunale Luciano Pavarotti", in ricordo del grande tenore modenese.
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L'ACETO BALSAMICO TRADIZIONALE DI MODENA DOP - L'aceto Balsamico Tradizionale di Modena DOP è il prodotto simbolo del territorio modenese e assaporare un cucchiaino di questo "nettare" è una delle esperienza gastronomiche più straordinarie della vita! La visita a un'acetaia è ideale per scoprire la storia di questo prodotto e della tradizione locale, così come affascinante è la visita al Museo del Balsamico Tradizionale di Spilamberto, a circa 15 km dal capoluogo, dove l'aroma del prezioso "balsamico" pervade ogni ambiente, grazie a una batteria di botti del XVIII secolo.
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IL LAMBRUSCO - Dalle uve del Lambrusco, tipiche del modenese, si produce uno dei pochi vini rossi o rosé frizzanti, caratterizzato dalla rifermentazione primaverile. Il termine Lambrusco indica sia vari vitigni sia il vino, di cui se ne producono tre tipi: uno di questi è il Lambrusco di Sorbara, tipico della provincia di Modena, che ha ottenuto la DOP. Un vino vivace, dal profumo intenso, facile da bere, che servito fresco si adatta ai cibi della tradizione locale, ma non solo.
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IL PARMIGIANO REGGIANO DOP - Modena è indubbiamente sinonimo di sapori. Un'altra eccellenza di questo territorio è il Parmigiano Reggiano DOP, il formaggio più conosciuto al mondo, le cui origini risalgono addirittura al Medioevo, quando i monaci benedettini avviarono la produzione di grandi forme destinate a una lunga stagionatura, senza usare additivi né conservanti. Ancora oggi il Parmigiano Reggiano è un prodotto naturale, ottenuto da latte crudo, senza l'uso di additivi, con una stagionatura minima di 12 mesi: un formaggio tradizionale e genuino dalle caratteristiche uniche, la cui storia ha un indissolubile legame con il territorio, la sua gente, la sua cultura, i valori e le tradizioni dell'agricoltura di questa terra.
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SASSUOLO E LE TERME DI SALVAROLA - A 50 km da Modena, si trova Sassuolo, famoso centro della ceramica italiana, ma anche amena località, il cui centro storico è dominato dal Palazzo Ducale. Un tempo residenza estiva degli Estensi, oggi appartiene all'Accademia Militare di Modena ed è sede di mostre temporanee.
A breve distanza, sulle colline, si trovano le Terme di Salvarola, uno dei centri termali più rinomati della Regione, le cui acque "divine", salsobromoiodiche e solfuree, vengono utilizzate per cure fisioterapiche e riabilitative sin dall'epoca romana. Oggigiorno le terme offrono anche un prestigioso centro benessere, che propone trattamenti estetici a base degli eccellenti prodotti locali, quali Ciliegie di Vignola, uve Lambrusco, aceto balsamico, cereali e miele.
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DOVE FARE UNO SPUNTINO
L'Insolito Bar - Un chiosco con tavoli e ombrelloni, in una posizione strategica, alle porte del parco Ferrari.
Specialità: Tigelle preparate con un impasto a base di farina ai 10 cereali; vengono servite accompagnate a salumi come Prosciutto di Parma DOP, Pancetta Piacentina DOP, Coppa Piacentina DOP, ciccioli di maiale.
Crescenteria La Chersenta - Da ormai dieci anni si prepara il tipico pane dell'Appennino modenese per una clientela affezionata e per i turisti.
Specialità: Crescentina preparata con un impasto a base di farina 00 o integrale farcita al momento con prosciutto crudo e rucola.
Tra Pane e Pane - Un piccolo locale in pieno centro che propone un cibo da strada di qualità, tra il tradizionale e l'innovativo, tra il casalingo e il gourmet.
Specialità: Pane tipo baguette ai 5 cereali del forno San Giorgio farcito con cotechino di Modena in forma di salsicciotto come il wurstel, e salsa verde.
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