LECCO E L'ITINERARIO MANZONIANO - Nei secoli centro economico di primaria importanza per tutto il Nord Italia, vista la sua vocazione industriale, Lecco è una cittadina ricca, con un piccolo ma interessante centro storico, una rosa di musei che spaziano dall'arte all'etnografia fino all'industria, nonché esempi rinomati di architettura e scultura. Un percorso ciclo-pedonale permette di vivere la città in modo sostenibile, e le alte montagne che la circondano, quasi volessero abbracciarla, sono una metà rinomata per escursionisti e alpinisti. Il turista in visita a Lecco non può mancare la piacevole passeggiata per visitare i luoghi che la tradizione ha fissato come teatro di episodi del capolavoro di Alessandro Manzoni, I Promessi Sposi. I caratteristici rioni che si sviluppano attorno al centro storico fanno di questa città un pregevole connubio tra arte, storia, cultura e natura.
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I FUOCHI DI LECCO - Tradizionalmente ogni anno, l'ultima domenica di giugno, Lecco celebra la Festa del Lago, con manifestazioni sportive, regate veliche, appuntamenti ricreativi si svolgono per l'intera giornata. La giornata di celebrazioni si conclude con le reliquie di San Nicolò, Patrono della città e dei naviganti, trasportate dalla Basilica all'acqua e la successiva benedizione del lago; il culmine si raggiunge con il tradizionale spettacolo pirotecnico che raccoglie sul lungolago un'infinità di persone, tutti con gli occhi e il naso rivolti al cielo per vedere il cielo illuminata dai suggestivi colori dei fuochi artificiali.
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MOTO GUZZI - La città di Mandello del Lario, situata 10 km a nord di Lecco, è conosciuta a livello mondiale per essere la sede della casa motociclistica Moto Guzzi. Il museo si trova all'interno dello stabilimento di produzione delle mitiche motociclette prodotte qui dal 1921 a oggi e contiene tutte le moto da corsa realizzate fino al 1957, anno in cui la Guzzi cessò l'attività agonistica, dopo oltre 3300 vittorie. Sono inoltre esposti molti prototipi sia di moto sia di motori. Motociclisti giungono ogni anno da ogni parte del mondo per visitare i luoghi dell'aquila e le Giornate Mondiali Guzzi sono un appuntamento imperdibile per gli appassionati.
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VILLA MONASTERO - Villa Monastero a Varenna, sorta sulle rovine di un antico monastero cistercense della fine del sec. XII, è oggi sede museale e luogo in cui si svolgono attività di studio e ricerca e si tengono importanti convegni e congressi. La villa, che ospitò alcune lezioni del Premio Nobel Enrico Fermi, è posta in posizione estremamente panoramica al centro del Lario. Circondata da un giardino di grande impatto scenografico ricco di piante esotiche, trasformato nel corso del Seicento in residenza di villeggiatura, conserva attualmente le raccolte e gli arredi appartenuti agli ultimi due proprietari dell'edificio, che le conferirono il suo attuale aspetto eclettico.
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SAN PIETRO AL MONTE - La basilica di San Pietro al Monte è una delle testimonianze più significative dello stile romanico lombardo. Raggiungibile solo a piedi, con un'ora di cammino lungo una mulattiera cha parte da Civate e porta al Monte Cornizzolo, è oggi completamente rimaneggiata, pur conservando i tratti dell'edificio presente già nel secolo XI. Si possono ammirare splendidi stucchi e affreschi del XII secolo, in particolare il grande affresco dell'Apocalisse e gli stucchi della cripta e del suggestivo ciborio che campeggia sull'altare.
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IL SENTIERO DEL VIANDANTE - Il Sentiero del Viandante, antica via di passaggio dal Milanese alla Svizzera, testimonia il ruolo del territorio lariano come via di spostamento nei traffici commerciali del passato. Le antiche origini del sentiero potrebbero risalire all'epoca romana; oggi sale da Abbadia Lariana a mezza costa accanto alla via lacuale, fuori e dentro i centri abitati fino ad arrivare a Colico, per poi addentrarsi fino ai piedi della Valtellina. Ha una lunghezza complessiva di circa 45 km e quindi deve essere percorso a tappe (a seconda del livello di allenamento, il percorso è frazionabile in 3 o 4 tappe). Grazie alle frequenti intersezioni tra il percorso e la linea ferroviaria Lecco-Colico è possibile percorrerne un tratto alla volta, tornando in treno al punto di partenza. Le quote modeste e l'eccellente esposizione del sentiero rendono l'itinerario percorribile in tutte le stagioni.
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I FORTI DI COLICO - Nella piana di Colico, dove il fiume Adda si getta nel Lario, in posizione strategica a controllo degli sbocchi delle valli che avrebbero permesso l'accesso alla Lombardia da parte di eventuali invasori dalla Valchiavenna o dalla Valtellina, a distanza di un chilometro e mezzo l'uno dall'altro, sorgono Forte Fuentes, un forte del 1600, e Forte Montecchio Nord, batteria corazzata della Prima Guerra Mondiale facente parte della Linea Frontiera Nord (meglio nota come Linea Cadorna). Il primo è un sito naturalistico e storico con vista mozzafiato su Valtellina e Valchiavenna. Il forte della Grande Guerra, invece, interamente edificato a ridosso della roccia, è il meglio conservato d'Europa con le sue cupole girevoli e i cannoni ancora perfettamente funzionanti.
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ENOGASTRONOMIA - Un territorio non si scopre a pieno se non si gustano anche le sue specialità enogastronomiche. La vicinanza all'esposizione EXPO 2015 ha favorito, in diverse località lecchesi, la programmazione di numerosi eventi dedicati ai tradizionali prodotti locali durante la prossima stagione estiva. Ovviamente è rinomato il pesce di lago, dai teneri filetti di persico alla trota in carpione, fino ai sapori forti dei missoltini. Ma la cucina lecchese non è solo questo: ci sono anche i formaggi della Valsassina e della Brianza, il taleggio, le robiole, i caprini ed il quartirolo, solo per citare alcune delle eccellenze della produzione casearia; i salumi e le carni accompagnate dall'immancabile polenta; i vini IGT Terre Lariane, la cui zona di produzione copre tutto il territorio circostante il Lario, e la fascia collinare della Brianza (la maggiore estensione di vitigni è concentrata nella zona di Montevecchia, piccolo borgo gioiello per gli insediamenti religiosi e architettonici); ed il pregiato olio del Lario, con il suo sapore inconfondibile che proviene dagli oliveti coltivati a latitudine più a nord; fino ad arrivare ai dolci della tradizioni, i biscotti di pastafrolla Cabiadini, la torta Grigna ma anche alla recente torta Resegone; ed il miele, i frutti di bosco, le castagne, e tutti i prodotti della terra. Un invito a tavola, quindi, e buon appetito!
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LEONARDO DA VINCI IN BRIANZA - Leonardo da Vinci soggiornò nelle nostre zone più volte nella sua vita, soprattutto avendo ricevuto da Ludovico il Moro, Signore di Milano, la nomina ad ingegnere camerale con il compito dei controlli alle vie d'acqua, fra cui ovviamente il fiume Adda. Ne derivano vari schizzi del nostro fiume ed una immagine contenuta nel Codice Windsor che mostra un traghetto simile a quello di Imbersago. Sull'Adda Leonardo tornò ancora tra il 1506 e il 1513 con l'intento di studiare la navigabilità del fiume ed il collegamento di Lecco con Milano. Oggi è ancora possibile transitare da una sponda all'altra del fiume Adda (tra Imbersago e Villa d'Adda) utilizzando il traghetto costruito sulla base dei suoi progetti, l'unico tutt'ora funzionante: si tratta di un'imbarcazione collegata alle due sponde tramite un cavo di acciaio e che trae il movimento dalla corrente del fiume rendendo di conseguenza inutile l'utilizzo di un motore.
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SCIARE IN VALSASSINA - La parola neve riconduce immediatamente ad atmosfere magiche, baite con camini accesi ma soprattutto attività sportive e divertimento. Le montagne del lecchese sono meta ideale per chi desidera fare attività all'aria aperta durante i mesi invernali: la stazione sciistica intervallare dei Piani di Bobbio-Valtorta è un paradiso bianco a soli 70 km da Milano; i Piani di Artavaggio, l'Alpe Giumello e il Pian delle betulle sono una destinazione di primordine per le escursioni con le ciaspole e per chi ama il relax che solo la montagna d'inverno può regalare.
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