LA BASILICA DI SAN NICOLA - Sita nel cuore del centro storico della città rappresenta la prima grande chiesa normanna del Meridione e
prototipo del 'romanico pugliese'. La chiesa si estende a cavallo di quattro piazze in un area precedentemente occupata dalla 'Corte del Catapano', governatore del Sud Italia che aveva sede di comando a Bari. La basilica rispecchia perfettamente l'uso consueto dei primi secoli dopo il Mille relativo al
reimpiego di elementi decorativi di epoche precedenti su strutture di nuova edificazione; è infatti tramite l'utilizzo di colonne e capitelli del precedente palazzo bizantino che si erge la cripta dell'edificio che oggi ospita le reliquie del Santo patrono. La facciata presenta una struttura triangolare costituita da blocchi di calcare bianco. L'edificazione della basilica è legata alle reliquie di San Nicola, trafugate, da sessantadue marinai baresi dalla città di Myra (nell'attuale Turchia) e giunte a Bari il 9 maggio 1087, città fino ad allora
sprovvista di un santo patrono. Il cranio e la maggior parte dello scheletro riposano oggi nella cripta, tra colonne di marmo e lampade russe, dove si trova la Cappella Ortodossa, fondata nel 1966 e in cui ogni domenica alle 10:00 si svolge la liturgia ortodossa. L'edificio nella sua semplicità presenta incantevoli
dettagli ornamentali come la Porta dei Leoni sul lato nord decorata con bassorilievi raffiguranti una serie di scene cavalleresche e all'interno, si possono ammirare il tesoro della basilica costituito da manufatti in oro,
icone e dipinti donati nel corso dei secoli da papi e re, senza trascurare il ciborio in pietra sopra l'altare risalente al 1150 e il trono del vescovo noto come Cattedra di Elia, opera monolitica che rappresenta tre schiavi dal volto sofferente che sorreggono la seduta e da due leonesse che azzannano teste umane, infine l'affresco della Cappella di San Martino opera di San Giovanni di Taranto.
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CASTELLO NORMANNO SVEVO - Il castello di Bari è il risultato di innumerevoli tracce, tutte riferibili ai popoli e ai loro dominatori: Bizantini, Normanni, Svevi, Angioini e Sforza. L'edificio si erge su antiche strutture, di cui sono visitabili i resti e che fanno riferimento ad un recinto fortificato sul modello del donjon normanno o meglio di una cortina muraria poligonale disposta intorno ad un presidio centrale. Dopo ripetuti attacchi dovuti agli stessi Baresi
che rifiutavano il popolo normanno, gelosi dell'autonomia acquisita dalla bizantinocrazia. Il complesso subì una definitiva e ultima distruzione nel 1156 ad opera di Guglielmo il Malo, fu poi Federico II a riedificare e a
restaurare la struttura secondo un impianto quadrangolare centrale con quattro torri angolari che ad oggi corrisponde alla porzione centrale rispetto a tutto il complesso. A questa fase si fa risalire il famoso portale ogivale con archivolto scolpito da elementi antropomorfi, fitomorfi, zoomorfi e con l'emblema imperiale dell'aquila che artiglia una lepre; un portale di accesso ad un vestibolo decorato da colonne e capitelli originali che apportano le firme originali degli scalpellini. Dopo gli Svevi, gli Angioini ristrutturano nel 1276 per mano dei celebri architetti Pietro d'Angicourt e Giovanni di Toul che lavorano la 'porta del soccorso' e il grande salone con le volte ogivali e tozzi pilastri. Dopo il 1479 l'edificio passa alla famiglia Sforza di Milano quando Ferdinando d'Aragona concede Bari a Ludovico il Moro e di conseguenza a Isabella d'Aragona. Quest'ltima si insediò nel castello insieme alla figlia Bona Sforza trasformando le strutture con forme e funzioni di decoro finalizzato all'utilizzo di dimora rinascimentale. Questo comportò il restringimento a forma quadrata del cortile centrale, l'edificazione della cappella dedicata a S. Stanislao, l'aggiunta di una scalinata, la creazione del grande fossato e dei bastioni angolari per l'alloggio delle cannoniere, collegati da robusti muri a scarpata. La regina Bona Sforza, dopo il1524 alla morte della madre, sposa il re di Polonia Sigismondo I, a questo momento corrisponde l'ultima fase di splendore del castello di Bari al quale si susseguirà la decadenza e l'uso improprio degli ambienti: carcere, caserma e osservatorio militare.
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CATTEDRALE DI SAN SABINO E SUCCORPO - Sempre all'interno del centro storico si erge la Cattedrale di Santa Maria Assunta, rinominata poi di San
Sabino. Già antica all'epoca della costruzione della basilica di S. Nicola, è datata nella sua prima fondazione al V-VI secolo d.C. A darne prova è un pavimento musivo appartenente alla chiesa paleocristiana che oggi si
inserisce nell'area archeologica visitabile nei sotterranei dell'edificio. Nella stessa area è possibile visitare i resti di una chiesa bizantina datata al IX-XI secolo. Al tempo del vescovo Bisanzio, nel 1034, l'edificio subì
una prima distruzione nell'intento di innalzare una nuova fabbrica della quale non si conosce perfettamente quale doveva essere il progetto, se di una chiesa di tradizione bizantina o se a cupole in asse o se ad una sola cupola centrale. Ciò di cui si è certi è che dopo i danneggiamenti del 1156 per mano di Guglielmo il Malo, il re di Sicilia, la struttura venne successivamente ripristinata e abbellita da importanti scultori dell'epoca come Nicola Pisano per i paramenti murari e da Alfano da Termoli per il ciborio. Ciò che oggi è possibile leggere in facciata è il frutto di rifacimenti barocchi e di restauri avvenuti fra '800 e '900. Non da meno è la suppellettile liturgica costituita da tre cibori nel transetto di cui oggi si conserva solo quello centrale, i matronei con mensole figurate, capitelli, la cattedra episcopale decorata ad intarsio e un pavimento musivo costituito da preziosissimi marmi.
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IL LUNGOMARE - E' impensabile una volta giunti a Bari non trovare il tempo per una passeggiata sul lungomare, che parta dal politeama Margherita scendendo verso sud, guardando il mare e l'orizzonte per un paio di chilometri fino alla spiaggia Pane e Pomodoro. Si tratta di una magnifica passeggiata specialmente al tramonto, in cui è possibile godere della vista del campanile della cattedrale, del molo di San Vito, della torre della provincia,
del grattacielo della Motta e di tutti i monumentali edifici fascisti allineati sul mare.
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FESTA DI SAN NICOLA - La festa di San Nicola di Bari è una delle feste religiose più note della Puglia e celebra l'arrivo delle reliquie del santo in città; per l'occasione viene revocata la consegna delle ossa del santo ai frati domenicani. Il programma è fitto di appuntamenti religiosi ma anche di manifestazioni culturali. Bari diventa per tre giorni il palcoscenico di suggestive processioni, fiaccolate, cortei con sbandieratori e gruppi folcloristici. La festa
patronale coinvolge tanto i baresi quanto moltissimi devoti del santo provenienti da ogni parte della Puglia e da tutta l'Italia meridionale peninsulare, nonché numerosissimi pellegrini ortodossi provenienti soprattutto dalla Russia che riconoscono in San Nicola il più potente intercessore presso Dio. I momenti più emblematici della festa sono: la processione in mare con il quadro che raffigura il Santo e il corteo storico notturno con oltre 500 figuranti in costume d'epoca che giunge fino alla Basilica, seguendo l'effige del Santo
il 7 maggio, la processione in mare il giorno successivo con la statua del santo portata a largo da un motopeschereccio durante un festoso corteo di imbarcazioni giunte per rendere omaggio al Santo venuto
dal mare, protettore dei mari e dei naviganti e infine la spettacolare gara pirotecnica che chiude i festeggiamenti. A fare da cornice agli appuntamenti religiosi ci sono concerti bandistici, impianto di luminarie, spettacoli teatrali ed eventi culturali per il mese intero.
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IL TEATRO MARGHERITA - Il Teatro Margherita fu edificato tra il 1912 ed il 1914 nell'ansa del vecchio porto su pilastri fondati nel mare. La sua struttura fu progettata in completo stile Liberty, primo edificio realizzato a Bari in cemento
armato, e unico in Europa per la particolare costruzione su palafitte. Essendo interamente circondato dall'acqua la struttura era collegato alla terraferma da un pontile. L'inaugurazione del teatro col nome di Kursaal Margherita ebbe luogo il 22 agosto 1914. L'edificio, le cui influenze stilistiche si richiamano all'Art Nouveau, è a pianta rettangolare. La facciata è caratterizzata da un ampio arco affiancato da due torri con sovrastanti pinnacoli, da grandi finestre delimitate da lesene con capitelli corinzi, da cornici marcapiano e dall'aggettante cornicione di coronamento. L'interno, oltre alla sala cinematografica, presenta un ampio salone d'ingresso coperto da una cupola decorata con stucchi e dipinti murali realizzati da una famiglia di decoratori dell'epoca. Dal 1980, probabilmente a causa degli onerosi costi e della scarsa produttività, l'edificio è stato chiuso permettendo successivamente l'inizio dei restauri che tuttavia non sono mai stati portati a compimento: il teatro infatti non è più stato aperto fino al 2009 dopo un lungo restauro statico ed esterno. Il Teatro Margherita è uno dei teatri storici della città di Bari ed è attualmente di nuovo in fase di restauro e riconversione in museo di arte contemporanea.
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STRADA DELLE ORECCHIETTE (VICO ARCO BASSO) - La si imbocca di fronte all'ingresso del Castello normanno-svevo, dopo aver superato l'arco basso: qui le donne ogni mattina, domenica compresa, preparano le orecchiette a mano, direttamente su tavoli messi in strada e le vendono a passanti e turisti curiosi. Anche se non avete intenzione di acquistare queste piccole stupefacenti creazioni, consigliamo comunque un salto in questo vico per vivere un' esperienza unica a contatto con il cuore di Bari vecchia, un universo che preserva ancora immutate tradizioni e folclore. Le signore di tutte le età divertite dall'interesse dei viaggiatori e li ''circuiranno'' con le loro chiacchiere, la loro energia e giovialità gratuita.
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VELO SERVICE - Un innovativo servizio di mobilità sostenibile, organizzato in ambito urbano, volto a far scoprire la cultura, le tradizioni, gli usi e i costumi di Bari attraverso coinvolgenti tour in bici o comodamente seduti a bordo di
moderni rickshaw. Le diverse tipologie di tour permetteranno di visitare la città entrando in contatto anche con aspetti inediti, in un modo dinamico e divertente. La visita negli angoli più tipici e caratteristici del centro storico, sarà condotta da guide esperte che faranno assaporare ai turisti l'atmosfera locale, mediante il racconto di storie e aneddoti, in un viaggio fuori dal tempo e dai luoghi comuni, allietato dalla degustazione di prodotti tipici locali.
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BARI DA BERE: IL CHIRINGUITO - Il posto di cui parliamo è sicuramente fuori dall'ordinario: di giorno mercato del pesce noto come 'N-dèrr'a la lanze', luogo di lavoro dei marinai della città, in cui è possibile assaggiare e acquistare pesce appena pescato, ma durante le calde serate estive luogo di ritrovo sul mare, di ragazzi di tutte le età. Si tratta di un piccolo bar, sito alla punta del molo di San Nicola, da cui i baresi acquistano cocktail ma soprattutto birra e
negli ultimi anni in orario da aperitivo anche panzerotti, sostando poi nello spazio antistante a parlare sorseggiando un drink e guardando il panorama mozzafiato del lungomare illuminato da un lato e le barche ormeggiate, insieme ai profili del politeama Margherita e del centro storico, più in lontananza dall'altro.
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BARI A TAVOLA - La cucina barese come più in generale quella pugliese è una cucina contadina e marinara , basata sulle materie prime legate alla conformazione del territorio e "povera" nel senso più nobile del termine. A garanzia dell'elevata qualità di base degli ingredienti vi è una tradizione agricola e marinaresca plurimillenaria. Due tipiche ricette locali: Fave e cicoria e la Tiella di riso, patate e cozze.
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DOVE FARE UNO SPUNTINO
Antico Chiosco da U'RUSS - Chiosco con tendone, tavolini rossi e sedie di plastica che vi lascerà senza parole.
Specialità: Salsiccia preparata con carne macinata di cinghiale, aglio, pepe, sale e spumante Fontanafredda, prima di essere rivestito col budello e cotta su pietra lavica.
Antico Panificio Fiore - Un tempio del gusto, nel cuore della città vecchia.
Specialità: Focaccia alta e morbida, condita con pomodoro, olive e olio extra vergine d'oliva.
Pizzeria Di Cosimo - Punto di riferimento per baresi doc e per turisti che si fanno consigliare bene.
Specialità: Panzerotto versione extralarge farcito con mozzarella e pomodoro e poi fritto in olio bollente.
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