PORTA PRETORIANA - Situata nella parte orientale delle mura, era l'accesso principale alla città di Augusta Praetoria, edificata nel 25 a.C. dopo la sconfitta dei Salassi ad opera di Terenzio Varrone. Era dotata di tre aperture, quella centrale per i carri e quelle laterali per i pedoni ancora visibili e fruibili oggi. Rappresenta davvero uno dei simboli di Aosta, qui è il cuore della Millenaria Fiera di S.Orso (30 e 31 gennaio di ogni anno).
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PIAZZA E. CHANOUX - E' la piazza principale di Aosta. È situata nella zona centrale della città, da essa partono via Jean-Baptiste de Tillier e via porta Prætoria (queste due sorgono sul percorso dell'antico decumanus maximus), così come poco oltre ecco via Aubert e via Croix de Ville, un poker di vie dello shopping a tutto tondo. La piazza, che un tempo si chiamava piazza Carlo Alberto, è intitolata al martire della Resistenza valdostana Émile Chanoux, trucidato dai nazifascisti nel 1944. L'Hotel de Ville non è un albergo bensì il municipio che si affaccia sulla piazza.
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VIA SANT'ANSELMO - Via Sant'Anselmo, la via che dall'Arco di Augusto raggiunge la Porta Praetoria di quella che era una delle zone della vecchia Aosta, dove a metà strada si trova la casa natale del Santo più famoso della regione: Anselmo di Aosta, noto anche come Anselmo di Canterbury avendo ricevuto a 60 anni l'importante carica di arcivescovo di Canterbury, teologo, filosofo, monaco e arcivescovo, considerato tra i massimi esponenti del pensiero medievale di area cristiana. Una via che ha ancora il fascino della città vecchia e che introduce attraverso la Porta Praetoria al centro della città, la piazza Chanoux.
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CRIPTOPORTICO - Aosta città romana, vanta diversi monumenti che ne fanno ancora oggi una vera e propria 'Capitale delle Alpi'. Tra i gioielli architettonici grande è la magia del Criptoportico forense, nel settore nord del complesso forense di età romana, proprio di fronte all'ingresso della Cattedrale nell'odierna piazza S. Giovanni XXIII.
La cruciale importanza che questa zona rivestiva per la vita della città, non venne meno nei secoli che videro il progressivo declino e la fine di quello che fu il mondo romano: ad est del criptoportico infatti, sorse il primo edificio dedicato al culto cristiano, da questo complesso preesistente, sorse verso la fine del IV secolo la Cattedrale di Aosta.
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ARCO D'AUGUSTO - Come ogni città romana che si rispetti all'entrata ecco l'Arco a suggellarne l'ingresso. Appena passato il ponte sul torrente Buthier, lungo la strada che portava alla monumentale Porta Praetoria, principale via di accesso alla città romana, fu innalzato l'arco onorario dedicato all'imperatore Augusto. Si trattava di un segno eloquente della presenza e della potenza di Roma che nel 25 a.C. aveva definitivamente sconfitto il popolo dei Salassi e fondato la nuova colonia.
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TEATRO ROMANO - Immaginate uno stadio in mezzo ad una pianura circondato dalle montagne più alte d'Europa, immaginatelo però nell'epoca romana quando lo stupore, la meraviglia e il timore dovevano immediatamente far percepire la potenza di un Impero. Ancora oggi la sola facciata attualmente visibile, quella meridionale, alta ben 22 metri, tutto questo lo fa intuire anche perché parte di un insieme di infrastrutture ben conservate.
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CHIESA DI SANT'ORSO - Dalla via Sant'Anselmo si parte la via che conduce a uno dei gioielli della città, l'area di Sant'Orso. In pochi metri quadrati la storia religiosa millenaria della città, da segnalare il bellissimo coro ligneo quattrocentesco, l'antica cripta e l'importante ciclo di affreschi ottoniani (sec. XI) visibile nel sottotetto della chiesa.
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CHIOSTRO DI S. ORSO - Il chiostro è il gioiello del complesso monumentale di Sant'Orso cui si accede da un androne aperto sulla destra della facciata. I capitelli, scolpiti in marmo ma rivestiti già in tempi antichi di vernice scura, completano colonne semplici e binate dalle forme diverse e raffigurano mirabilmente scene simboliche del Nuovo e Vecchio Testamento, della vita di Sant'Orso, personaggi e animali fantastici o contengono elementi decorativi diversi. Sono considerati fra le più alte espressioni della scultura romanica religiosa.
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FONDUTA E ALTRE DELIZIE - I prodotti tipici della Valle d'Aosta raccontano, attraverso il gusto, la storia di un territorio alpino e della sua identità. Un racconto di sapori unici, frutto irripetibile di una particolare localizzazione geografica, della qualità delle materie prime e di tecniche di produzione antiche. La Fontina Dop è senza dubbio uno dei formaggi simbolo della regione, eccezionale anche nella sua versione in fonduta: per una serata con gli amici abbinata ad un ottimo vino valdostano.
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SAINT PIERRE, IL CASTELLO - La più piccola regione italiana vanta il maggior numero di castelli, caseforti e torri in un territorio così ristretto (molti di più dei Castelli della Loira ad es.). Ognuno con una sua storia o una sua funzione in quella che da sempre è stata terra di confine, di pedaggi, di passaggi obbligati. Un patrimonio architettonico che oggi, come un libro, svela pagina dopo pagina la storia millenaria che ha visto condottieri e imperatori varcare queste terre praticamente da sempre.
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