ANCONA - E' una città di mare e rivendica una sua quasi unicità: offre lo spettacolo del sole che sorge e tramonta sul mare. Fondata dai Greci Siracusani nel IV sec a.C. fu punto d'incontro tra le culture romana e bizantina. Grazie al suo porto fu punto di incontri di civiltà, popoli e tale caratteristica si perpetua ancor oggi grazie alla presenza dei traffici commerciali e turistici con la Grecia, la Croazia, l'Albania e il Montenegro e agli scali di crociere. Ancona è oggi uno dei più importanti dell'Adriatico ed un importante centro della cantieristica italiana. Un itinerario alla scoperta della città non può non partire dal porto.
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LA CATTEDRALE DI SAN CIRIACO - Sulla sommità del colle Guasco, si erge la bella cattedrale di San Ciriaco, l'edificio di architettura romanica più significativo della città di Ancona e una delle cattedrali medievali più interessanti delle Marche. La struttura è armonica ed articolata in stile romanico a croce greca con influenze bizantine ed elementi gotici. Di particolare pregio sono il portale, il protiro con i leoni di granito rosso di Verona, la slanciata cupola dodecagonale a costoloni e i simbolici bassorilievi in tarsia del maestro Leonardo ( sec. XII). Accanto al duomo si trova il significativo Museo Diocesano e, poco distanti, l'anfiteatro romano e il Museo archeologico nazionale delle Marche.
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CHIESA ROMANICA DI SANTA MARIA DI PORTONOVO - La Chiesa romanica di Santa Maria di Portonovo fu edificata dai benedettini nel 1034 ed citata nel XXI canto del Paradiso della Divina Commedia di Dante Alighieri. Si affaccia sul mare ed è immersa nella lussureggiante natura del Parco del Conero, nella baia di Portonovo di Ancona, ai piedi del monte Conero. Nella facciata sono presenti lesene e archetti pensili tipici del sobrio stile romanico lombardo, ma la singolarità è data dalla fusione di una pianta a croce greca con uno schema basilicale. La cupola è d'ispirazione bizantina. Le mura sono in pietra del Conero.
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Il CONERO - Splendida visuale sulla baia di Portonovo di Ancona e sullo scoglio del Trave dall'alto del Monte Conero, nell'omonimo Parco Regionale. Questo tratto di mare è caratterizzato da piccole spiagge ghiaiose e sassose raggiungibili attraverso percorsi nei boschi. La spiaggia del Trave, di Mezzavalle, di Portonovo sono molto caratteristiche. Tra le più conosciute è senz'altro quella di Portonovo. Oltre che per le sue bellezze paesaggistiche e naturalistiche, la baia di Portonovo attrae i visitatori con la chiesetta romanica di Santa Maria di Portonovo, la Torre di Guardia o Clementina, fatta costruire nel 1726 da papa Clemente XI per l'avvistamento delle navi, ed il Fortino Napoleonico.
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ARCO DI TRAIANO - Il trionfale Arco di Traiano si trova in fondo all'area portuale, ai piedi del colle Guasco, ove si erge la Cattedrale di S.Ciraco. E' uno dei monumenti romani più significativi nella regione Marche ed anche uno tra i meglio conservati. Fu realizzato nel I. sec d.C. da Apollodoro di Damasco. Fu eretto in onore dell'imperatore Traiano, che scelse lo scalo anconetano come luogo di partenza per le guerre contro i Daci e che vi realizzò altre importanti opere marittime.
La trabeazione sostiene un attico con incisa la dedica all'imperatore romano. In passato era arricchito da iscrizioni in bronzo dorato e da fregi e statue che furono asportate dai Saraceni nell'848.
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IL PASSETTO - La spiaggia del Passetto è una tipica spiaggia di costa alta e ricca di scogli, tra i quali la Seggiola del Papa e lo scoglio del Quadrato. Rappresenta l'ultima propaggine del Parco Regionale del Parco del Conero. Caratteristiche sono le grotte scavate dai pescatori alla base della rupe per ricoverare le proprie imbarcazioni. Conduce alla spiaggia una scalinata o un ascensore. Domina la spiaggia il Monumento ai Caduti, una grande edicola circolare di stile dorico su alta base, racchiudente un'ara, edificato dall'architetto Cirilli negli anni Venti.
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MOLE VANVITELLIANA - La Mole Vanvitelliana o comunemente denominato il Lazzaretto è un edificio progettato dal Vanvitelli,. Dalla caratteristica pianta pentagonale fu concepito come un'isola-fortezza sul mare, dovendo soddisfare la duplice funzione di carattere sanitario e di difesa del porto. E' oggi sede di manifestazioni, mostre e sede del Museo Tattile Statale Omero, uno dei pochi al mondo, e l'unico in Italia, che permette anche ai non vedenti di avvicinarsi all'arte facendo toccare calchi in gesso a grandezza naturale di famose opere scultoree, modellini architettonici di celebri monumenti, ma anche reperti archeologici e sculture originali di artisti contemporanei.
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PIAZZA DEL PLEBISCITO - Piazza del Plebiscito di Ancona è comunemente chiamata piazza del Papa per l'imponente statua di Clemente XII ( 1722) ivi collocata. Retrostante la statua si vede la Chiesa di San Domenico, con una Crocifissione del Tiziano e un'Annunciazione del Guercino all'interno. Sulla Piazza prospettano il palazzo del Governo, attuale sede della prefettura, e l'Arco Amoroso, in forme rinascimentali. Poco lontano c'è Palazzo Bosdari, che ospita la pinacoteca comunale. Salendo si raggiunge la Chiesa di San Francesco alle Scale ornata da un elegante portale in stile gotico fiorito veneziano. A poche decine di metri, in via della Loggia, sono da non perdere il Palazzo degli Anziani e la chiesetta di Santa Maria della Piazza, autentico gioiello romanico di origine paleocristiana.
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FONTANA DELLE TREDICI CANNELLE - La suggestiva fontana del Calamo è meglio conosciuta come fontana delle Tredici Cannelle. Si trova tra Piazza Roma e Corso Mazzini. La sua antichità è attestata dal nome, di chiara derivazione greca, che ricorda l'ambiente palustre in cui sorgeva. Fu restaurata dal Tibaldi nel Cinquecento, che aggiunse tredici maschere di satiri e fauni in bronzo, che si alternano sopra altrettante vasche sulle quali sgorga ancora oggi l'acqua. Il mascherone centrale è sormontato dal bassorilievo del Cavaliere all'assalto, emblema della città di Ancona. Anticamente la fontana attingeva l'acqua da una grande cisterna posta sotto le mura alle sua spalle.
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IL TEATRO DELLE MUSE - Situato vicino al porto di Ancona, l'ottocentesco Teatro delle Muse si presenta all'esterno in forme neoclassiche. Nel bassorilievo realizzato dallo scultore Giacomo De Maria nel timpano sono rappresentate le nove Muse che danno nome al teatro. E' sede di una stagione operistica, concertistica, di balletto, di prosa, di musica sinfonica e di una rassegna jazz. E' il più grande teatro delle Marche. L'interno, a seguito dei bombardamenti della seconda guerra mondiale, fu del tutto rinnovato e riaperto al pubblico nel 2002 dopo un lunghissimo periodo di inattività. Particolarmente apprezzato è il sipario tagliafuoco dell'artista locale Trubbiani. Il teatro è intitolato al nativo Franco Corelli, tenore di fama mondiale.
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