Negli ultimi anni la questione del turismo sostenibile sta diventando sempre più scottante. Sempre più persone sono interessate al turismo responsabile: una forma di viaggio che tende a non risultare invasiva per le popolazioni dei Paesi che si intendono visitare e maggiormente rispettosa delle culture autoctone. Ma come si diventa un turista sostenibile o meglio responsabile?
Fare turismo sostenibile significa incontrare la cultura del Paese in cui si viaggia e la popolazione del luogo, ma non solo. Alcuni sforzi devono essere fatti a livello sovranazionale, per fare in modo che il turismo sia di beneficio per tutti, soprattutto per coloro che vivono nel luogo in cui sorgerà un albergo o un residence.
È anche importante che il turismo diventi una fonte di reddito condivisa, non una forma di colonizzazione che porta benefici solo agli stranieri e non agli abitanti dei Paesi in via di sviluppo.
Questo può avvenire esclusivamente attraverso la partecipazione delle popolazioni locali alla gestione delle imprese turistiche, che devono collaborare con le autorità e con la persone che vivono in un luogo.
Allo stesso tempo è anche fondamentale che anche i resort e gli alberghi posti nelle località più sperdute e affascinanti si mantengano in armonia con la natura e non abbiano un pesante impatto ambientale.
Il rispetto dell’ambiente e della cultura di un luogo è quanto di più difficile ci possa essere quando si parla di turismo: costruire un residence nel mezzo della foresta equatoriale ha un pesante impatto sull’ambiente e sulle popolazioni autoctone, che può portare a disastri irreparabili. Anche i turisti devono collaborare per rendere possibile il turismo sostenibile, scegliendo location più in sintonia con la natura e la cultura del luogo che si intende visitare.