Nella Sicilia di Montalbano: i luoghi della nuova serie Tv

Dal 12 febbraio 2018 torna in Tv il Commissario Montalbano con due nuove puntate della fiction più famosa in Italia.

Foto di Ilaria Santi

Ilaria Santi

Giornalista & Travel Expert

Giornalista, viaggia fin da quando era bambina e parla correntemente inglese e francese. Curiosa, autonoma e intraprendente, odia la routine e fare la valigia.

Dal 12 febbraio 2018 torna su Rai Uno il Commissario Montalbano. Sono due le nuove puntate che vedono protagonista, come sempre, la Sicilia: La giostra degli scambi e Amore (il 19 febbraio). Tante le novità nella trama poliziesca, tra crimini a sfondo mafioso, rapimenti e omicidi, e le vicende personali di Salvo: prima fra tutte un probabile matrimonio con la storica fidanzata Livia (c’è chi dice che si tratti in realtà di un incubo, ma si vedrà) e (forse) l’adozione di un bambino di colore.

Fatto sta che la location delle (presunte) nozze è delle più suggestive: la meravigliosa spiaggia su cui si affaccia la terrazza di Montalbano, a Punta Secca.

L’ambientazione degli episodi è sempre quella che conosciamo: Vigata, Scicli, Ragusa, tra realtà e fantasia. Ma nuovi scorci della Sicilia appaiono per la prima volta nella fiction. Come le Miniere d’asfalto di Castelluccio nei pressi di Modica (RG): fino al 1950 da qui si estraeva la famosa “pietra pece”, il calcare bituminoso di cui sono fatte le cittadine della provincia di Ragusa e che è servito ad asfaltare le strade d’Italia. Sono gallerie lunghe circa 1.600 metri con stalattiti e altre formazioni rocciose che ne fanno un ambiente originale e di forte suggestione.

Nel 2017 erano stati quattro i nuovi episodi della fiction, Una voce nella notte, Le ali della sfinge, La caccia al tesoro e Il gatto e il cardellino. Queste puntate avevano tra le nuove location a spettacolare Valle dei Templi di Agrigento, dichiarata nel 1997 Patrimonio mondiale dell’umanità dell’Unesco, entrata così nell’immaginario di milioni di spettatori anche all’estero. La serie Tv Il commissario Montalbano, infatti, viene esportata in circa 65 Paesi del mondo.

Sulla lavagna del menu di una trattoria di Ragusa Ibla si legge: “Qui ha mangiato due volte il commissario Montalbano”. Che sia Modica, Ragusa o Scicli, ogni metro quadrato di questo meraviglioso angolo della Sicilia meridionale parla del personaggio nato dalla penna di Andrea Camilleri.

Nelle vetrine sono esposti i libri sui luoghi della fiction. Le agenzie di viaggi organizzano tour guidati sui luoghi di Montalbano. Il business è servito, anche se da queste parti tutti sanno indicare i luoghi che hanno fatto da sfondo alle indagini del commissario più famoso d’Italia. Basta chiedere.

Gli episodi della fiction ci riportano a Marinella (nella realtà, Punta Secca), a casa di Salvo (oggi trasformata in un bed&breakfast), per goderci i tramonti dalla terrazza sul mare, nella zona di Ragusa Ibla, perla del Barocco siciliano, e in tutti quei luoghi ormai familiari a molti, come i paesaggi di terra arsa, di ulivi e di tonnare abbandonate a partire dalla Riserva dello Zingaro.

Le scene ambientate all’interno del Commissariato di Vigata sono state girate in realtà nel Municipio di Scicli e non più negli studi di Cinecittà come era accaduto negli anni passati.

E poi, il palazzo del Comune di Scicli viene preso d’assalto dai fan che vengono da tutto il mondo per vedere l’ufficio del questore al primo piano e quelli di Montalbano, Fazio e Mimì Augello al pianterreno. Proprio queste stanze diventeranno presto un museo.