Quest’estate via alla prima crociera che passa dal Polo Nord

Il cambiamento climatico rende possibile dopo secoli il passaggio a Nord Ovest

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Redazione

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Per secoli gli esploratori hanno combattuto con la spessa coltre di ghiaccio del Polo Nord che chiudeva il passaggio a nord-ovest, la rotta che collega l’Oceano Atlantico all’Oceano Pacifico passando all’interno del Mar Glaciale Artico. Molti degli esploratori che tentarono l’impresa morirono nel tentativo di attraversare la parte settentrionale del continente nordamericano.
Oggi, grazie al cambiamento climatico, lo strato di ghiaccio si è assottigliato al punto da rendere possibile il passaggio alle grandi navi crociera.

Se alcune navi di piccole dimensioni negli anni scorsi hanno già valicato i ghiacci dell’Artico per passare tra i due oceani, quest’estate sarà la volta della grande nave da crociera di lusso Crystal Serenity, che viaggerà dal Golfo dell’Alaska attraverso il Mare di Beaufort alla Groenlandia per arrivare quindi a New York.
900 i passeggeri a bordo, che viaggeranno alla non proprio modica cifra di 100mila euro a biglietto. Ai passeggeri sarà vietato l’uso dei telefoni cellulari per non intasare la rete utilizzata dagli Inuit. Tra le attività previste in crociera l’avvistamento di orsi polari, il whale watching, voli in elicottero e la possibilità di giocare al Billy Joss Golf Club a Ulukhaktok, il campo da golf più settentrionale del continente americano.

“Siamo in un periodo di cambiamenti nell’Artico“,  ha dichiarato al Sunday Times Tim Soper, fondatore della Expedition Voyage Consultants, che sta supervisionando il viaggio. “Il ghiaccio si sta riducendo sia in estensione che in spessore, cosicché è più semplice da navigare, e la finestra durante la quale si può transitare si sta allungando.”

Non sono affatto entusiasti invece gli ambientalisti, che temono che l’apertura della rotta polare metta a rischio l’ecosistema artico, con perdite di petrolio e inquinamento in genere. “Lo scioglimento dei ghiacci dell’Artico dovrebbe essere un grave monito all’umanità e non un invito alle compagnie petrolifere e alle navi da crociera ad approfittarne”, ha denunciato John Sauven, direttore di Greenpeace UK.