In Abruzzo: natura, silenzio e gastronomia

Nel Parco Nazionale d'Abruzzo per trascorrere giorni piacevoli immersi nel cuore palpitante dell'Abruzzo

Nel Parco Nazionale per trascorrere giorni piacevoli immersi nel cuore palpitante dell’Abruzzo.
Durante il giorno si possono intraprendere brevi percorsi di trekking ombreggiati da maestosi faggi e cerri secolari.
La sera basta spostarsi dai luoghi più turistici per assaporare le delizie culinarie tipiche della regione (come arrosticini, timballi, spaghetti alla chitarra), spendendo poco.

Nell’entroterra meridionale dell’Abruzzo, per una superficie che si estende per più di 51.000 ettari, si trova il Parco Nazionale.

Unico luogo d’Italia popolato ancora da alcuni esemplari di specie in via d’estinzione: l’Orso Marsicano, il Camoscio d’Abruzzo e il Lupo Appenninico.

Escursioni nel Parco – Prima tappa, la Camosciara con le sue imponenti vette e le abbondanti cascate. A valle, poco lontano dall’area pic-nic, scorre l’omonimo torrente, il torrente della Camosciara .
Le prime cascate, le Tre Cannelle, sono facilmente raggiungibili dopo una mezz’ora di cammino, mentre per arrivare alle cascate delle Ninfe, situate in un delizioso e minuto paradiso di rocce levigate, bisogna addentrarsi nella faggeta, luogo fresco e corroborante, e superare una salita di un’oretta circa. Per i più sportivi la passeggiata procede sino al passo dell’Orso.Il Lago di Barrea, affacciato sul pittoresco borgo di Civitella Alfedena, è il luogo adatto per trascorrere delle ore in completo relax godendo della nitidezza e dello sciabordio di queste acque.
Preparandosi così alla prima meta pomeridiana: l’aerea faunistica di Civitella Alfedena, dove, con un pò di fortuna si possono vedere un branco ristretto di lupi che vive in semilibertà.
Si consiglia di intraprendere poi una dolce escursione tra faggi e prati della Valle Jannanghera, bagnata dal Rio Jannanghera, dopo appena un’ora scarsa di cammino si può scorgere un panorama del lago davvero unico.

Non si può andare via dal parco senza aver visto la rigogliosa Val Fondillo; è difficile non ritornarci, incanta, ed è attraversata dall’omonimo Rio che, come per gli altri corsi d’acqua, ha acque pulitissime e fredde, anche in agosto. Oltre la zona pic-nic, dalla vecchia segheria parte l’itinerario per raggiungere la fonte del Rio Fondillo e la misteriosa Grotta delle Fate (una cinquatina di minuti in tutto).

E al termine della giornata di trekking non c’è cosa più dolce che fermarsi in una delle tante trattorie tradizionali sulla strada, per una meritata cena succulenta: i prezzi, in generale, sono abbastanza contenuti.