New York è tutta un set: non c’è angolo che non sia apparso sullo schermo

A ogni 'borough' il suo film o serie Tv. Ecco i quartieri più famosi del cinema

Un turismo che coinvolge quasi 50 milioni di turisti all’anno, tra realtà e finzione, passato e futuro, modernità e tradizione. Magica, suggestiva, eterna ma mai eterea: chiamatelo pure il fascino del cinema e della sua storia. Secondo il sito IMDB, qui sono stati girati oltre 13.000 film.

Tanti sono stati i suoi distretti cinematograficamente rappresentati: nel Queens ricordiamo i ciak per “Men in Black”, mentre a Staten Island quelli per la trilogia “Il Padrino”.

Ma è Manhattan il set per eccellenza. E come sorprendersene? Nella sua Midtown la New York Public Library è stato il rifugio degli attendenti soccorso di “The Day After Tomorrow”. Al Grand Central Terminal, seconda stazione ferroviaria per importanza, Will Smith ha girato “Io sono Leggenda”.

Nei pressi della bellissima St. Patrick’s Cathedral, la primaziale cattolica dallo stile neogotico, si dice che volino dei Gremlin! Nell’arcinota Times Square sono state girate centinaia di pellicole, tra cui “Borat” e “Vanilla Sky”. Nei paraggi della piazza, invece, è scoppiata l’autobomba di Scarface e hanno dimorato Tom Hanks in “Splash!” e Norman Osborn nei vari “Spiderman”.

Procedendo verso Nord, passeggiando per Central Park, polmone verde della Big Apple, si possono ricordare “Hair”, le avventure del piccolo Macauley Culkin-Kevin “Smarrito a New York” o “Serendipity”. Costeggiando il parco si giunge alla Fifth Avenue, via perfetta per musei, palazzi e shopping. Tra i tanti negozietti la sala da tè dove la simpatica Tootsie fa la sua prima apparizione e l’Empire State Building: quasi 80 anni fa King Kong dalla sua sommità terrorizzava i cittadini americani. E come non citare, per gli amanti dei telefilm, i set di “Gossip Girl” e Sex and the City?

Nella zona meridionale di Manhattan, sotto la Midtown, tanti quartieri deliziosi. C’è Soho, dove si verificò l’attentato al Don del Padrino”. E c’è il Greenwich Village, dove avevano casa i 6 pazzi “Friends” e i carissimi “Robinson”. Nel quartiere Tribeca la piccola stazione di pompieri fu la storica sede dei “Ghostbusters”, mentre nella Houston Street, Sally simulò uno straordinario orgasmo.

Dulcis in fundo, la “signora Libertà”, con la sua fiaccola in mano; lei è sempre così, fiera e imponente. Come se non sapesse che a breve gli alieni di “Indipendence Day” e i mostri di “Cloverfield” la abbatteranno. Perché a New York, sul confine tra sogno e realtà, tutto è possibile.