In Marocco per le vie dei cammellieri

Il fascino e la magia del deserto tra gole rocciose, oasi verdi, città solitarie e studios cinematografici di film famosi

Il Marocco è uno spaccato di natura, montagne, deserto e storia. Un Paese ricco di contrasti ma anche di pura poesia per ogni viaggiatore che sia pronto a vivere quest’esperienza unica con un pizzico d’avventura. Il modo migliore per capire il Marocco, infatti, è quello di affrontare il viaggio nel modo più libero possibile, prendendo a noleggio un’automobile per inoltrarsi nel deserto e scoprirne tutta la magia.

Marrakech è una tappa obbligata: fare un giro per la medina, la città vecchia, passando per antichi palazzi e per il quartiere degli artigiani, vedere i venditori d’acqua, vestiti in modo caratteristico, che al suono di una trombetta cercano di attirare l’attenzione,passare per la piazza e visitare la moschea Koutoubia dove si vede l’imponente minareto (alto circa 70 metri).

Da Marrakech si parte per Ouarzazate attraverso lo spettacolare valico di Tizi n’Tichka (2260 metri) nella catena dell’Alto Atlante. Prima del passo la strada è circondata da verdi vallate mentre, una volta scollinato, il panorama cambia completamente, offrendo spettacolari vedute sull’Anti Atlante e il deserto. Passato il valico si trovano diverse Kasbah, come Telouet, e il gigantesco villaggio fortificato di Ait Ben-Haddou. Questa Kasbah alle spalle ha le montagne, di fronte il deserto roccioso e la palmeraie lo circondano. E’ stata un set di numerosi film, come il Gladiatore e Lawrence d’Arabia, e, completamente restaurata, ora è sotto protezione dell’Unesco.

Ouarzazate è situata ai piedi dell’Atlante, all’incrocio della valle del Draa con quella del Dades, di fatto introducendo alle prime propaggini del deserto del Sahara. Da visitare la Kasbah Taourirt, restaurata quasi completamente, e anche questa sede di numerosi film come il Gladiatore, Alexander e Kundun

Il tragitto da Ouarzazate a Zagora attraversa la splendida valle del Dades, un meraviglioso pezzo di verde in mezzo al deserto costellato da palmeti, tantissime kasbah di terra rossa, da un fiume senz’acqua in cui nascono piante coloratissime e da una vecchia torre di avvistamento. Da Zagora si può partire per l’escursione a M’Hamid, un assaggio del deserto vero dove è possibile viaggiare su un cammello e dormire in tenda.

Prima di spostarsi ad Erfoud è obbligata la sosta nel villaggio di Merzouga, chiamato anche “la porta del deserto”, da dove si possono ammirare le altissime dune dell’Erg Chebbi dove vale la pena sostare per la notte e, tempesta di sabbia permettendo, vedere il tramonto e il cielo stellato. Lasciandosi il deserto alle spalle si giunge alle gole del Todrà, situate a pochi chilometri da Tinerhir, in fondo ad una valle disseminata di incredibili palmeti e villaggi berberi. Sono gigantesche fenditure nella roccia tra pareti alte centinaia di metri. Questo è un posto dove vengono i marocchini a fare le scampagnate ed i pic-nick, ci sono famigliole con bambini, coppiette… Si può pranzare in un ristorante costruito in mezzo alle gole e provare una delle specialità marocchine, il Tajine.