Ponte di Zan, il ponte maledetto costruito dal diavolo

Si trova vicino a Genova, al confine tra i comuni di Vobbia e Isola del Cantone

Il Ponte di Zan è un ponte medievale che si trova sul rio Busti, al confine tra i comuni di Vobbia e Isola del Cantone. Il suo nome rievoca leggende ed antiche paure, brividi lungo la schiena e personaggi ancestrali. Il ponte “maledetto” si trova vicino a Genova, nei pressi del Castello della Pietra e le sue origini secondo la tradizione sono malefiche. Secondo antiche leggende che si perdono nel tempo, fu costruito dal diavolo stesso, in cambio dell’anima della prima persona che lo avrebbe oltrepassato una volta terminati i lavori. La voce si diffuse in tutto il territorio limitrofo, rendendo inutile la stessa natura del ponte, che non poteva essere varcato da nessuno.

Poi un giorno sopraggiunse Zan, diminutivo genovese di Giovanni, che riuscì, in maniera semplice e scaltra, ad ingannare il demone: fece rotolare per il ponte una piccola forma rotonda di formaggio, che servì da esca per il suo cucciolo di cane. Ma il diavolo non gradì il trucco e puntò a vendicarsi del giovane paesanotto che, nel frattempo, divenne un eroe: la sua gente giunse a dedicargli il nome dello stesso ponte del mistero. Ai suoi piedi Zan decise di seppellire il suo prezioso tesoro. Il demone non scordò l’esser stato deriso dall’uomo e vi lanciò una maledizione: chiunque avesse tentato di disseppellire lo scrigno di valore sarebbe stato travolto da frane spaventose.

Passarono gli anni, molti anni, non si sa neanche quanti. Poi si decise di costruire una chiesetta proprio sopra il forziere misterioso, tentando in questa maniera di scacciare il demone e la sua tremenda maledizione. Il parroco asperse acqua benedetta sul suolo e pregò affinché la dannazione avesse finalmente fine. Il tesoro fu recuperato: il sortilegio era del tutto svanito. O almeno così si racconta.

Le testimonianze storiche raccontano invece una versione molto diversa dai fatti: fu proprio Giovanni Malaspina, detto Zan, figlio di Opizzone della Pietra, signore del Castello della Pietra a Vobbia, ad aver fatto erigere il ponte, realizzando una suggestiva cornice al Castello della Pietra, le cui forme anomale riporterebbero ad ulteriori forze sovrannaturali.