Passeggiate e trekking in Alta Val Camonica

Tra il Parco Nazionale dello Stelvio e il Parco Naturale Adamello Brenta

Sedersi finalmente sul prato mangiando un panino e dissetarsi alla sorgente, magari concludendo il pasto con un pezzetto di cioccolato. Dopo una camminata in montagna è bello sentirsi sazi e appagati. Basta poco, di solito: pane fragrante, qualche fettina di speck, un po’ di formaggio nostrano di malga. L’aria frizzante e il paesaggio fanno il resto. Se siete in Alta Val Camonica, tra il Parco Nazionale dello Stelvio e il Parco Naturale Adamello Brenta, attorno a voi avrete prati, boschi, alpeggi, torrenti, laghetti, una splendida flora alpina e moltissime specie di animali: cervi, caprioli, camosci, stambecchi, volpi, marmotte, ermellini, lepri, aquile e falchi.

Qui le passeggiate sono praticamente infinite e accontentano tutti: dai bambini e i camminatori occasionali agli appassionati di trekking che trovano pane (e sfide!) per i loro denti. Non solo paesaggi e natura stupefacente, ma anche tante testimonianze del fatto che la Storia è passata di qui: a ricordare la Grande Guerra ci sono molti percorsi storici tra trincee, postazioni e resti di baracche. Non a caso il Centro Permanente di Studio e Documentazione della Grande Guerra e il relativo museo ha proprio sede a Temù, provincia di Brescia, uno dei bellissimi piccoli comuni che costituiscono – insieme a Vione, Vezza d’Oglio, IncudineMonno e il più famoso Ponte di Legno – l’Unione Comuni dell’Alta Valle Canonica.
Il comprensorio è un must per gli amanti della montagna sia d’inverno (tra il Passo Tonale e il Passo Adamello ci sono 100 km di piste e 30 impianti di risalita) che d’estate: l’Alta Via Camuna, i laghi alpini (Ercavallo, Aviolo), i rifugi e bivacchi mitici (dal Bozzi, al Festa, dal Linge, al Garibaldi, dal Capanna Presena all’Occhi). E anche le offerte di svago sono molto differenzate: si va dal “Miniclub della Mucca Adamellina” al Passo Tonale per i piccoli dal 4 ai 12 anni, ai percorsi per gli appassionati di MTB, 500 km di sentieri nel parco Nazionale dello Stelvio e nel Parco dell’Adamello, suddivisi in 18 itinerari di varia difficoltà, che portano alla scoperta degli alpeggi, dei boschi e delle tante trincee, casematte e villaggi militari della Prima Guerra mondiale.

Se i panorami di questi luoghi sono nutrimento per gli occhi e per lo spirito, anche lo stomaco ottiene la sua parte: i “casonsèi” ripieni di carne, patate e verdure conditi con abbondante burro fuso e formaggio, gli “gnòc de pulicc” fatti con farina, pane, uova e spinaci, la pasta fresca fatta con la farina di castagne, la carne salata, il pesce di fiume, l’immancabile polenta da mangiare con il salmì di cervo o di capriolo, ma anche più semplicemente con le salsicce dette “strinù” , lo strepitoso pane di segale, i funghi freschi o conservati. E poi sua maestà il formaggio – “silter”, “casolet”, “fatulì”, “bagoss”, caprini aromatizzati con le erbe –, i dolci, semplici e genuini (“spongade”, “bosolà”, biscotti di farina di castagne, marmellate di frutti di bosco per sontuose crostate), ma soprattutto grappe e liquori – classiche o aromatizzate con bacche, frutti di bosco, erbe alpine o miele – con cui magari “correggere” il caffè. L’idea di abbinare i piaceri del movimento con quelli del palato è di sicuro successo: camminare si sa, stimola l’appetito, soprattutto se ad attenderci per uno spuntino ci sono le eccellenze del territorio.

Nasce così, una manifestazione estiva di grande e crescente successo, laMangia e Vai: passeggiata non competitiva che si svolge tra i suggestivi panorami dei Parchi naturali dell’Adamello e dello Stelvio per celebrare sia la bellezza delle montagne che le antiche tradizioni gastronomiche. Il percorso semipianeggiante di circa 11 chilometri, si snoda lungo la Valle delle Messi e la Valle di Viso attraverso le caratteristiche strade rurali circostanti le frazioni di Pezzo e Precasaglio nel comune di Ponte di Legno, ed è praticabile da tutti senza preparazione atletica particolare. Prodotti tipici locali e piatti tradizionali cucinati con gli stessi ingredienti e metodi di una volta vengono distribuiti a tutti i partecipanti presso i punti ristoro allestiti lungo la camminata.

Qualche esempio di “tappa” gastronomica per stuzzicare l’appetito? A S.Apollonia si degusta il formaggio “Fiurit” e ci si disseta alla famosa fonte ferruginosa dalle proprietà curative visitando nel frattempo la graziosa chiesetta di S. Rocco. Poi via fino alle Case di Gioco dove viene servito l’antipasto di affettati nostrani, formagella, pane di segale e vino bianco. Si prosegue verso Pezzo per degustare i famosi casonsèi. Il menu continua con il brodo di gallina a Valle di Viso, lo spezzatino e salamella con polenta e vino rosso che verrà servito tra le suggestive Case di Viso, mentre per guadagnarsi il formaggio stagionato di malga e la frutta bisognerà camminare fino alle baite di Pirli. Dolci, torta e liquori a Planpezzo.

L’ amore per le tradizioni è il filo conduttore di un’altra manifestazione estiva della zona, che si svolge a Vezza D’Oglio l’ultimo week end di luglio: è “La dòna del züc”, rassegna folkloristica internazionale di canti e balli popolari, con gruppi che si danno appuntamento qui ogni anno da tutto il mondo. Con l’espressione “dòna del züc” si indicavano un tempo le streghe: secondo un’ antica leggenda dell’Alta Valle Camonica questa “dòna” seminava il terrore facendo riecheggiare tra le valli, i paesi e le frazioni, rumori strani come urla agghiaccianti, versi di animali, suoni di catene e campanacci. Tale “baccano – züc”, inizialmente collegato a presenze demoniache finì poi per essere utilizzato per indicare anche l’allegro fragore delle compagnie in festa. Per scoprire o conoscere meglio un territorio tanto ricco e affascinante l’ideale è affidarsi a una delle numerose escursioni naturalistiche e visite guidate organizzate da enti e associazioni.

Adamello Ski, per esempio, organizza gite con esperti qualificati (micologiche, botaniche, faunistiche, archeologiche, storiche eccetera) gratuite per gli ospiti che soggiornano più di tre notti negli alberghi consorziati (infopoint autostazione Ponte di Legno), mentre Alternativa Ambiente propone anche week end alla scoperta del Parco dell’Adamello (informazioni alla Casa del Parco dell’Adamello di Vezza D’Oglio). Tra passeggiate, degustazioni e folklore, il tempo scorre fin troppo veloce. Prima di partire è quasi obbligatoria una seduta di shopping gastronomico per portarsi a casa un po’ di sapore di montagna, ma anche farsi distrarre nella missione dai negozi di di oggettistica e manufatti in legno della tradizione o – perché no? – dalle boutique di abbigliamento casual chic nella suggestiva isola pedonale del centro di Ponte di Legno.