Il ponte di Calatrava a Venezia, problemi e polemiche

Dai gradini scivolosi all'ovovia: il ponte della Costituzione diventa sempre più ponte della discordia

Il ponte della Costituzione di Venezia dell’architetto catalano Santiago Calatrava continua a far parlare di sé. Le polemiche non l’hanno mai risparmiato. Prima per l’eccessiva durata dei lavori, poi per i costi superiori a quelli previsti e infine per la scarsa accessibilità per i disabili. Poco dopo l’inaugurazione del 2008,  ci si rese conto che i gradini risultavano particolarmente scivolosi. Pare che in nome della purezza delle forme l’architetto si fosse dimenticato di alcuni dettagli pratici, indispensabili per rendere fruibile e sicura l’opera.

Eppure il ponte era stato sviluppato in base alle norme e leggi vigenti e in collaborazione con numerosi organismi statali e comunali (Ferrovie dello Stato, ACTV, Associazione delle Persone Disabili, Pompieri, Polizia, ecc.). A suo tempo il progetto del ponte era stato sottoposto a una serie di revisioni ed esami minuziosi da parte di diversi organismi come l’Associazione per la Protezione della Città di Venezia, la Sovrintendenza ai Beni Artistici e Culturali di Venezia e altri organismi.

L’opera tuttavia è diventata un monumento allo spreco grazie al suo costo, valutato intorno agli 11,3 milioni di euro, esclusa la manutenzione ed escluse le spese per le cause di risarcimento dei numerosi passanti che negli anni sono scivolati rovinosamente sui gradini. A questi vanno aggiunti 1,8 milioni di euro per l’ovovia.

Già, perché a causa della legge che impone opere pubbliche a portata di disabile, al ponte è stata successivamente aggiunta una costosa ovovia, che avrebbe dovuto trasportare i disabili e persone in carrozzina da una riva all’altra del Canal Grande. Peccato che spesso si fermasse a metà, sospesa sull’acqua, anche se per la maggior parte del tempo è rimasta ferma per guasti.
E dunque potrebbe presto essere smantellata. Lo ha annunciato il sindaco Luigi Brugnaro: “Per la questione dell’ovovia – ha sottolineato – chiederemo alla Corte dei Conti come comportarci, visti i costi che ha comportato, e se possiamo toglierla. Io personalmente penso che per logica dovrebbe essere tolta”.