In gita sui laghi: alla scoperta dell’Orrido di Bellano

Alla scoperta dell'Orrido di Bellano, uno dei luoghi più misteriosi e affascinanti che il lago di Como custodisce

Bellano si trova sulla sponda orientale del lago di Como, appena sopra la zona in cui avviene l’unione dei due rami.

Qui si trova una conformazione rocciosa molto particolare, la quale, a seguito dell’erosione del fiume, ha realizzato una gola molto profonda chiamata Orrido di Bellano.

La formazione di questa struttura naturale ha avuto inizio circa 15.000 anni fa, raggiungendo a oggi una profondità di circa 50 metri. La Lombardia è una regione ricca di luoghi emozionanti, incontaminati e gole scavate nella roccia, e tra le più stupefacenti compare proprio l’Orrido di Bellano.orrido-di-bellano_01_wiki_500

Non si hanno informazioni ufficiali in grado di spiegare il motivo di questo nome, anche se visto l’ambiente in cui si trova, si capisce subito quanto sia azzeccato. Un ambiente naturale che trasmette mistero, imprevedibilità e senso del selvaggio. Una leggenda ruota attorno a Bellano e si ricollega ad alcune delle opere architettoniche realizzate dall’uomo o alla gola presente in questa zona. Si narra che qui si trovi il guerriero Taino assieme al suo tesoro. Le gallerie invece si dice fossero usate, durante il dominio degli austriaci, per fuggire alle ronde notturne attivate durante il coprifuoco.

orrido-di-bellano_02_wiki_500

La torretta sita all’entrata dell’Orrido, Ca del Diavol, ha una pianta dalla forma irregolare, finestre a ringhiera e una scala interna a chiocciola. Non se ne conosce l’origine e neanche la funzione per la quale è stata realizzata, almeno non in maniera ufficiale. Questa struttura è stata utilizzata intorno al Settecento come museo di fossili. Il nome Casa del Diavolo deriva dalle figure mitologiche presenti nella facciata dell’ultimo piano della torre, e secondo tradizioni locali si narra che in questo edificio si svolgessero dei festini e riti satanici. Ora si capisce perché attorno a questo luogo circola un alone di mistero, quasi macabro, che attira tantissimi turisti durante tutto l’arco dell’anno. L’Orrido di Bellano si raggiunge percorrendo la strada che arriva sino alla chiesa Santissimi Nazaro e Celso (un edificio realizzato intorno al 1300). Qui si lascia l’auto in un parcheggio a pagamento e si prosegue poi verso un sentiero in salita fino a raggiungere un cancello d’ingresso dove si trova la biglietteria (il costo del biglietto è veramente ridotto).

orrido-di-bellano_03_wiki_500
Subito si viene accolti da un ambiente che a prima vista può risultare macabro (in alcune stagioni può essere visitato anche la sera), stile horror e grottesco, probabilmente per la presenza di una torretta esagonale sita all’entrata dell’Orrido. In passato era ritenuta il luogo d’incontro delle streghe, da qui ribattezzata Casa del Diavolo. Attorno alla torretta si possono notare le condotte della centrale elettrica, la quale alimentava il cotonificio. C’è un’ipotesi (tra le tante elaborate) che probabilmente giustifica la formazione di questa splendida gola. Intorno al periodo Quaternario, si verificarono delle glaciazioni; nella Valsassina si forma un lago che durante il termine delle glaciazioni, riversa tutte le sue acque nell’Orrido e in Val Muggiasca. Forse è proprio questo scorrere d’acqua dalla valle al lago, che ha portato alla formazione dell’Orrido di Bellano.

Iniziando il percorso all’interno della gola, si può notare una roccia scura e liscia nella parte più vicina allo scorrere del fiume. Man mano che si prosegue, si avverte l’impetuosità e la forza maestosa dell’acqua verde opaco che attraversa e taglia la gola in due.

Si arriva a un punto del percorso dove sembra essere sul bordo di una vera e propria cascata. In altri tratti, il percorso è talmente stretto che si può toccare l’altra estremità della gola, per poi riaprirsi e portare verso una piccola collinetta verde. Oltre alla classica visita al lago di Como, è possibile arrivare al Cotonificio citato in precedenza.

L’edificio si trova prima dell’entrata nella gola e a pelle può risultare uno scempio naturale, anche se verso la fine del 1800 era un edificio di notevole rilevanza. È proprio in questo periodo che Bellano viene ribattezzata la piccola Manchester.

Il Cotonificio nasce intorno al 1860 e al 1890 contava già 1000 dipendenti. Per loro e per le rispettive famiglie sono state costruite abitazioni e un convitto. Nel 1898 viene distrutto da un incendio e successivamente ricostruito con la Pietra di Moltrasio. L’utilizzo delle acque del Pioverna ha inizio nel XVI e XVII secolo per la lavorazione del ferro, estratto dalle miniere presenti in Valsassina, successivamente impiegate dal Cotonificio. Oggi, l’edificio è in attesa di essere riqualificato, in quanto trattasi di un’opera archeologia industriale.