Il museo creazionista racconta la storia com’è scritta nella Bibbia

Il primo museo creazionista della storia è stato fondato negli Stati Uniti. Si nega il percorso evoluzionista descritto da Charles Darwin

Fa discutere negli Stati Uniti l’apertura di un museo creazionista che, contrariamente a quanto dimostrato scientificamente, propone un’interpretazione non evoluzionista della storia, negando apertamente le teorie di Charles Darwin. D’altronde, negli USA la comunità religiosa creazionista è molto forte, al punto che in alcuni istituti scolastici viene negato il consueto insegnamento evoluzionista in favore di quello che vuole Dio come creatore unico del mondo.

Il museo in questione si trova in Kentucky ed è stato fondato da Ken Ham, ricco possidente australiano e fervente cristiano, che fa della lotta al matrimonio gay, all’aborto e al divorzio quasi una ragione di vita. Visitando il museo creazionista si nota subito come questo sia stato modellato letteralmente sulla parola della Bibbia, infallibile e autoritaria in quanto parola di Dio. Ham è un australiano piuttosto atipico, dato l’impegno religioso e la scarsa propensione all’humor che invece caratterizza la maggior parte degli Aussies.

La schiera di visitatori è composta non solo dai semplici curiosi, stimolati dalla novità che un museo come questo rappresenta, ma anche da tantissime persone realmente convinte che il mondo sia stato creato da Dio e non sia frutto di un percorso di evoluzione iniziato milioni di anni fa e ancora in corso. Secondo Ham molta gente (la maggior parte dei visitatori dando un occhio alle statistiche) preferisce legarsi alla tradizione, non rifiutando del tutto le scoperte scientifiche degli ultimi duecento anni, ma trovando comunque conforto più nella Fede che nel metodo scientifico.

Passeggiando tra il Paradiso Terrestre dell’ Eden e l’Arca di Noè, è chiara la finalità del museo: fornire ai ferventi cattolici un luogo di rifugio dal bombardamento continuo di una vita moderna sempre più regolata e scandita dalla tecnologia e dalla scienza. Il metodo usato da Ham è quasi ossimorico: il museo infatti ricorre a sofisticate tecnologie per ricreare gli ambienti descritti sulle pagine della Bibbia. Inevitabile e fisiologica la reazione ironica di molti atei ma anche di tanti cristiani che hanno ormai abbandonato la visione meramente creazionista del mondo: in particolare, al centro dello scherno degli osservatori esterni è la convivenza dei dinosauri insieme alle altre specie animali sull’Arca di Noè…