Guadalupa, sintesi perfetta di natura, tradizione e bellezza

Ecco un breve itinerario per scoprire i luoghi più sorprendenti della Guadalupa

La Guadalupa è un territorio oltre oceano francese nel Mare dei Caraibi composto da diverse isole, appartenendo così alle Antille francesi. Le due isole principali (Grande Terre e Basse Terre) sono divise dal fiume Salée, dandogli la forma di una farfalla. Per la sua conformazione, sono presenti molte cascate, conosciute come Les Chutes du Carbet, assieme a quelle del fiume Moreau. Pointe à Pitre, la capitale economica, ospita due musei: uno dedicato a Shoelcher e un altro progettato da Gustave Eiffel.

Il piccolo arcipelago chiamato Îles des Saintes (“isole dei santi”) è spesso chiamato semplicemente Les Saintes. Si trova a Sud di Basse Terre ed è composto da isolette disabitate. Per questa ragione, è un piccolo paradiso terrestre, interessante soprattutto per gli amanti della natura selvaggia. In particolare, è da ricordare la forte presenza di iguane e di altri rettili preistorici, oltre ad essere un’area protetta per sette specie di tartarughe. Non mancano certo le attrazioni storiche e culturali. Ad esempio, dopo la restaurazione del Fort Napoléon, venne creato un museo di storia e tradizioni, diventando così il monumento più visitato dell’intero arcipelago. Un’altra zona degna di una visita è il distretto di Mapou dove poter conoscere le fabbriche di rum, tipiche dei Caraibi.

Un’altra isola importante per la produzione di questa bevanda è Marie Galante, a sud della Guadalupa. Associata a questa attività, si può visitare l’Habitation Murat, una delle più grandi magioni della zona risalente al 1600 e costruita per la raffinazione della canna da zucchero. Oggi è stata trasformata in un ecomuseo, dove ammirare la storia dell’isola e un giardino di erbe medicinali. Il punto di forza dell’isola restano però le spiagge di sabbia bianca, tra le più belle della regione.

Arriviamo all’isola Désirade, un altro angolo vergine nel Mare dei Caraibi. Per più di due secoli, il simbolo di quest’isola fu il lebbrosario. Infatti, nel XVIII secolo era la destinazione obbligata per i malati, dove gli veniva fornita una sistemazione che gli permettesse di essere autosufficienti e non infettare ulteriori persone. Solo all’inizio dell’Ottocento venne costruito un ospedale per curarli ed evitare che venissero sfruttati e maltrattati dalla popolazione locale.

Questo piccolo paradiso ha molto da offrire ai turisti: spiagge da sogno, tradizioni, natura ed esperienze sportive estremamente audaci, quasi off limits!

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