Skellig Michael, natura incontaminata in Irlanda

Informazioni utili per visitare Skellig Michael, una delle più belle isole irlandesi

Skellig Michael si trova in Irlanda, terra dai panorami incredibili, colorati di un verde e blu intensi, località incantata che molti scelgono per trascorrere le proprie vacanze o imparare inglese soggiornando in una delle sue città.
Il suo clima è mite grazie alla corrente Nord-Atlantica del Golfo, ed è un’isola del nord Europa così verde e unica da essere chiamata la Isola di Smeraldo.

L’Irlanda non si ferma alla costa o sul lungomare: in realtà, dove finisce la terra inizia l’avventura. La costa è il trampolino da cui partire per attraversare l’Oceano Atlantico o il mare d’Irlanda, alla scoperta di alcuni dei segreti più nascosti del Paese.
Tra questi luoghi ci sono le due isole Skellig, e anche se la più piccola è disabitata e poco frequentata, ci sono 20 mila coppie di uccelli che costruiscono lì i loro nidi. La più grande è Skellig Michael, ed è praticamente un scoglio piramidale con tre cime. Questa particolare isola è raggiungibile con dei battelli che partono da Portmagee, bel tempo permettendo.

Skellig Michael è una tappa fondamentale per chi vuole scoprire uno scorcio di natura incontaminata d’Irlanda. Per poterla visitare è preferibile non soffrire il mal di mare, o comunque essere in buone condizioni fisiche; infatti, per visitare questo luogo scelto nel VI secolo dai primi monaci Cristiani per costruirvi un insediamento, il quale sorge proprio sulla cima di uno sperone roccioso, si devono salire ben 660 gradini nella roccia, piuttosto fragile e quindi anche un po’ pericolosa.

Si presume che il monastero sia stato fondato da San Finiano, il padre dei 12 Santi irlandesi del VI secolo d.C.
I manoscritti al suo interno narrano che nell’anno 826, Skellig Michael venne brutalmente invasa dai Vichinghi, che la saccheggiarono di tutti gli oggetti preziosi e uccisero i monaci che vivevano nelle clochans, degli igloo in pietra ben conservati ancora oggi.
Nel 1044 fu costruita un’altra una chiesa, sempre in pietra, e l’isola prese il nome di Arcangelo Michele. Si presume che in quello stesso periodo i monaci abbiano scoperto l’Islanda, dato che erano degli ottimi marinai.

L’aspetto estetico dell’isola offre uno scenario incantevole, grazie alla combinazione della scogliera solitaria e torreggiante, e l’erba verdissima sulla cima di un oceano limpido e azzurro, infranto solo da tante onde bianche.
Non a caso, infatti, Skellig Michael fu scelta dai registi come set cinematografico per alcune scene dell’ultimo film della saga di Star Wars. In più, è stato annunciato che sarà usata anche per il secondo capitolo della trilogia, momentaneamente chiamato “Episodio VIII”, in uscita nel 2017.