Salento: la Puglia selvaggia, tra Ionio e Adriatico

Tra mare limpido come ai Caraibi, spiagge bianche, coste frastagliate e grotte preistoriche

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Ilaria Santi

Giornalista & Travel Expert

Giornalista, viaggia fin da quando era bambina e parla correntemente inglese e francese. Curiosa, autonoma e intraprendente, odia la routine e fare la valigia.

C’è una parte del Salento dove il mare è limpido e le spiagge sono di sabbia chiara e fine come ai Caraibi. C’è un’altra parte in cui le coste sono frastagliate e sono un susseguirsi di cale accessibili solo da mare e grotte nascoste. E’ il Tacco d’Italia, con il Mar Ionio a Ovest e il Mare Adriatico a Est.

Un fazzoletto di terra ancora molto selvaggio, anche dal punto di vista naturalistico, da meritarsi un posto d’onore nella classifica delle Bandiere Blu nel 2013: tra queste, Castro Marina, che sorge in un punto della costa salentina ricco di grotte naturali, come la grotta Zinzulusa.

Tra le località più rinomate c’è Porto Cesareo, situato sulla costa ionica dove si trova anche l’Area Marina Protetta e la Riserva Naturale Orientata Regionale Palude del Conte e Duna Costiera. Il suo litorale è caratterizzato da tratti di baie e lagune con immense distese di sabbia dorata a piccolissimi granelli.

L’oasi più bella del Salento è Porto Selvaggio. L’impatto visivo è unico: mare limpido, una baia bellissima, senza sabbia ma con sassolini e una scogliera.

Ha un litorale lungo circa 20 km Gallipoli, che comprende anche Punta Pizzo, Baia Verde, Rivabella e Lido Conchiglie. E’ qui che si trovano le spiagge più belle per cui questa località è famosa. Il luogo più spettacolare è Punta della Suina, un lido ricavato da un’insenatura della costa, uno dei punti più suggestivi e ricchi di colori nel Salento. Il borgo storico di Gallipoli è molto pittoresco: si trova su un’isola collegata alla terraferma da un ponte del ‘600.

In un suggestivo incontro fra le correnti del Golfo di Taranto e quelle del canale d’Otranto, che creano una visibile linea di separazione tra il Mare Adriatico e quello Ionico, c’è Santa Maria di Leuca. A levante e a ponente ci sono spiagge bellissime ed è il motivo per cui diventa meta ambita di turisti da aprile fino a ottobre.

Le bellezze del territorio e i numerosi eventi della cultura e della tradizione locale rendono il Salento una meta turistica sempre più ambita e non solo a livello nazionale. Sono molti i turisti britannici che vengono ogni anno a trascorrere le vacanze nel Salento tanto che da qualche anno è stato ribattezzato con il nome di Salentoshire.

Oltre alle spiagge sono le masserie del Salento a essere affollate di turisti durante il periodo estivo, particolari fattorie tipiche di questa zona. Alcune masserie fortificate risalgono addirittura al XVI, XVII e XVIII secolo.