Parco Nazionale Gran Paradiso, un parco multicolore

Per ammirare il foliage non serve andare fino in Canada

Ebbene sì, la fine dell’estate e l’arrivo dell’autunno cambiano la prospettiva di fruizione della montagna. Le giornate si fanno più corte e freddine, la terra rivela nuovi odori e le piante iniziano la loro trasformazione in vista dell’inverno. Ecco allora che i colori della vegetazione, con il verde estivo dominante, cominciano a virare verso il giallo e il rosso offrendo vallate colorate di fuoco: una buona ragione per andare a camminare in questi paradisi di colore dimenticando per un po’ la città, il lavoro e le preoccupazioni.

Parliamo di un posto particolare delle nostre Alpi: il Parco Nazionale Gran Paradiso, tra i più amati dagli italiani. Nato nel 1922 assieme a quello d’Abruzzo è il parco che viene più seguito sui social network, con più di 100.000 fan su Facebook, e quello che si aggiudica il secondo posto, dopo il Parco dello Stelvio, per qualità paesaggistica. Dunque non un semplice parco ma un Signor parco che può permetterci di godere, durante questo autunno, paesaggi mozzafiato in totale sicurezza.

Tranquille passeggiate sui fondovalle possono infatti permettere a tutti di avvicinarsi alle sue bellezze. Se il tempo lo permette e la neve non ha ancora coperto i sentieri è anche possibile portarsi un po’ in quota ammirando il paesaggio dall’alto.

Sono tanti i sentieri che possono essere percorsi da soli o in compagnia delle guide del parco: sul versante piemontese il sentiero del vallone del Roc, sopra Noasca, dove si può ammirare il foliage in uno degli ultimi boschi di faggi rimasti in questa zona. Sul lato valdostano invece sono i lariceti a dare spettacolo: da non perdere, in Valle di Rhêmes, il bosco monumentale di Artalle; in Valsavarenche il sentiero che porta al Rifugio Vittorio Emanuele II e a Cogne il sentiero che da Epinel si dirige verso il Colle Trajo.