Alla scoperta della Napoli segreta

Dal cimitero delle Fontanelle al Museo di Capodimonte passando per la Certosa di San Martino, il meglio del capoluogo partenopeo

Il 7 aprile parte l’America’s Cup, il più famoso e prestigioso torneo di vela della storia, e Napoli è la città deputata ad ospitare l’evento. Quale migliore occasione per dedicare qualche giorno alla scoperta di questa splendida città, magari giostrandosi tra la visione di una gara e l’altra. Noi vi aiutiamo a scoprire gli angoli più segreti del capoluogo campano.
Le zone principali della città si sono già vestite a festa per accogliere le migliaia di visitatori, e tutti conoscono l’ospitalità napoletana, tuttavia poter ammirare i luoghi meno turistici, che allo stesso tempo sono anche i più belli, è un privilegio concesso a pochi.
La prima cosa da fare una volta giunti a Napoli è procurarsi una veduta panoramica della città. Il Parco Virgiliano è il luogo migliore, è caratterizzato da un sistema di terrazze che affacciano sul golfo offrendo una visuale che comprende le meraviglie principali della città. Se preferite una veduta panoramica all’ora del tramonto potete recarvi sulla collina della Certosa di San Martino, qui potrete ammirare da un lato il Vesuvio diventare viola dall’altro i campi flegrei colorarsi di rosso fuoco. Assolutamente da vedere è l’Orto Botanico, un’oasi di pace e verde nel cuore della città, dove ci sono esemplari di quasi tutti i fiori esistenti. Le opere più belle dell’intero meridione le troverete nel Museo di Capodimonte, che è dotato anche di splendidi giardini. Capodimonte è famosa anche per le ceramiche. Uno dei maggiori capolavori della scultura mondiale si trova nella Chiesa di San Severo, stiamo parlando del Cristo velato. Quest’opera è altamente suggestiva.
Napoli è una città fatta di elementi folkloristici, a cominciare dagli stessi napoletani. La vera cultura partenopea potrete viverla solo nei quartieri più centrali, come il Rione Sanità, qui vi consigliamo di visitare il cimitero delle Fontanelle dove ci sono i resti di circa trecentomila persone uccise dalla peste del 1656. L’usanza locale voleva che i napoletani più ricchi adottassero un teschio, una tradizione che potrebbe apparire macabra, ma che in realtà ben si sposa con la cultura familiaristica di questo popolo.
Siete a Napoli e non potete esimervi dall’assaggiare la pizza originale, la raccomandazione è quella di evitare i locali turistici, quelli nelle zone “bene” della città. Infine ricordatevi che qui prendere il caffè è una tradizione, una vera e propria arte che va seguita con tutti i crismi, quindi non arrabbiatevi se il barman ci impiegherà un po’ di tempo per servirvi. Una curiosità, nei bar più caratteristici vi potrà capitare di sentir parlare del caffè sospeso. Quando viene ordinato un caffè sospeso, il cliente paga due caffè ma ne riceve uno solo. In questo modo, quando una persona povera entra nel bar può chiedere se c’è un caffè sospeso, e in caso affermativo riceverà un caffè come se gli fosse stato offerto dal primo cliente.
E ora vi sentite pronti per scoprire la città?