Museo dei Tatuaggi, uno dei musei più bizzarri di Amsterdam

Una delle principali attrazioni turistiche della città olandese che fa concorrenza ai musei più blasonati

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Redazione

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“Amsterdam, la città dei musei”. O almeno così ne parlano turisti e autoctoni. I musei, effettivamente, rappresentano una delle principali attrazioni turistiche della città olandese. I più noti sono sicuramente Van Gogh Museum, Rijksmuseum e Stedelijk Museum.

Ma sono più di 50 quelli che, ogni anno, attraggono i milioni di visitatori: dai capolavori del Secolo d’Oro all’arte moderna, dal cinema alla fotografia, dal museo del sesso a quello del Mare e della Navigazione, dei gatti o degli occhiali.

Ma a dare parecchio filo da torcere ai musei storici di Amsterdam è quello dei tatuaggi. L’Amsterdam Tattoo Museum è dedicato alla storia dell’arte e conservazione della cultura del tatuaggio. Sono due edifici del 19° secolo che ospitano una grande collezione di foto, documenti, macchine e dipinti. Il tutto per documentare la storia del tatuaggio, dalla preistoria ad oggi.

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L’ideatore, il tatuatore olandese Henk Schiffmacher, meglio noto come Hanky Panky, è una vera istituzione nel mondo dei tattoo: tra i suoi clienti anche tante star, come Kate Moss, Anthony Kiedis dei Red Hot Chili Peppers, Keith Flint dei Prodigy e Kurt Kobain. Il museo è all’interno di due case tradizionali del 19° secolo, su tre piani, il museo illustra la storia del tatuaggio in diversi paesi e culture. È aperto dal lunedì al sabato, dalle 11.00 alle 18.00 e il biglietto d’ingresso costa 10 euro.museo-tatuaggio_02_500

Il dottor Lars Krutak, antropologo dello Smithsonian National Museum of Natural History, durante l’inaugurazione del museo, ha detto: “Un posto incredibile per conoscere il significato del tatuaggio da tutte le angolazioni, da tutte le epoche. Non c’è davvero niente di simile, che possa coprire vasta gamma di tatuaggi attraverso il tempo e i luoghi, dal mondo tribale fino al tatuaggio contemporaneo”.

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All’interno dell’esposizione macchine per tattoo, gli strumenti della leggendaria famiglia Suluape, tatuatori delle Samoa, tante stampe dei maestri del Giappone. E tante curiosità, come la pelle tatuata di un cacciatore di balene. All’interno anche una biblioteca, una caffetteria, una libreria e un memoriale. Ma anche tutto ciò che riguarda tatuatori famosi come Les Skuse, Giuseppe Hartley, George Bone, Peter Tattoo, Ole Hansen, AT Sinclair, Bob Roberts, Mike Malone, Amund Dietzel, Milton Zeis, Jonsey, Charlie Wagner, il capitano Don Leslie, Mingins Rich ecc.