Merano, chiare fresche e dolci acque

Itinerari lungo la via delle fontane in città, la via dell'acqua nei dintorni e un tuffo alle teme più belle d'Italia

Forse Petrarca si ispirò a Merano quando scrisse il canto 126 del Canzoniere. La città altoatesina è la regina dell’acqua. Nel caso non lo sapeste, è attraversata dal fiume Passirio che divide in due la città e si trova sulla confluenza del fiume Adige. Inoltre, ospita le terme più belle d’Italia, che d’estate aprono i loro giardini con piscine di acqua termali. Infine, dal punto di vista turistico, offre diversi itinerari seguendo i corsi e i canali d’acqua sia in pieno centro città sia nei dintorni. Del resto, la storia di Merano è strettamente legata all’acqua. Furono i Conti del Tirolo, nel XIV secolo, a portare per primi l’acqua in città, costruendo condutture e ruscelli artificali.

Acque termali
Nota fin dai tempi di Sissi come località di villeggiatura e di cura per via del clima mite e dell’aria salutare, ha nei centri termali e  wellness il suo fiore all’occhiello. Oltre alle Terme di Merano, che ricevono acqua piovana dal Monte San Viglio e che, dopo essere penetrata nella terra, porta con se’ elementi benefici per il corpo (sono specializzate nel curare le affezioni croniche delle vie respiratorie, i disturbi reumatici e quelli articolari), è sede di uno dei centri di cura più famosi al mondo: l’Espace Henri Chenot.

Seguendo i corsi d’acqua
Partendo dal centro di Merano si possono seguire diversi itinerari dell’acqua. Una curiostà: a Merano ci sono 27 sorgenti e ben 65 fontane e l’acqua è potabile in tutte quante. Nella piazza del Grano c’era il pozzo più profondo della città. Lungo via dei Portici, in pieno centro, se ne incontrano altre che venivano usate un tempo solo per abbeverare le persone e gli animali. Il percorso è chiamato non a caso La via delle fontane ed è un itinerario assolutamente gratuito per chi non conosce la città ma anche per chi crede di conoscerla. E’ lungo circa 18 chilometri, ma se si considerano anche gli itinerari esterni alla città si arriva a 80 km. I sentieri d’acqua meranesi che seguono i canali d’irrigazione sono una novità e possono essere percorsi tutto l’anno e non soltanto d’estate. Sono adatti a tutti e, tra una tappa e l’altra, si può sostare nei masi e nelle malghe per mangiare o anche trascorrere la notte. Le tappe sono otto, ma è possibile percorrerne anche una sola. I percorso più breve è quello che collega Tel a Rablà (6 km), mentre quelli più lunghi vanno da Lana a Tel e da Val di Nova a Postal-Lana (13 km). Gli altri hanno una distanza che varia tra i 7,6 e gli 11 km.

Gli appuntamentli
I percorsi di Merano Vitae si svolgono ad aprile e a giugno.  Tra gli eventi proposti d’estate dedicati all’acqua, alla salute e al benessere si segnala la Passeggiata dei sapori nel weekend del 7-9 giugno verso le malghe della Val di Fosse con un itinerario lungo le rogge ovvero i sentieri d’acqua meranesi, i vecchi canali d’irrigazione che tagliano lìinterno territorio.