Isole-prigioni d’Italia dove andare in vacanza

Spiagge incontaminate, pochi turisti e paesaggi mozzafiato

Secondo la CNN le isole più belle d’Italia sono le nostre ex colonie penali.

Spiagge incontaminate, pochi turisti e paesaggi mozzafiato. E le consiglia come meta perfetta per l’estate.

Ecco le 10 isole-prigioni nel nostro Paese.

1. Montecristo, Livorno
Il gioiello dell’arcipelago Toscano è diventato una colonia penale nel XIX secolo. Prima era terreno di caccia dei reali.

2. Pantelleria, Trapani
La perla nera del Mediterraneo è più vicina alla costa tunisina che a quella italiana. Particolare che la rende esotica anche se italiana. Non tutti sanno che Pantelleria ai tempi della dominazione spagnola è stata anche una colonia penale.

3. Capraia, Livorno
E’ situata nel Canale di Corsica e dista dall’isola francese solo 31 chilometri. E’ la terza per grandezza dell’arcipelago Toscano, dopo l’Elba e il Giglio. Ha ospitato una colonia penale fino al 1986.

4. Santo Stefano, Latina
Al centro dell’isola di Santo Stefano si trova ancora una prigione costruita dai Borboni nel 1700. Le finestre delle celle danno verso l’interno, così i detenuti non potevano guardare il paesaggio, dal quale in certi giorni si riesce anche a scorgere il Vesuvio.

5. Gorgona, Livorno
Si trova nel Mar Ligure ed è la più piccola dell’arcipelago Toscano. E’ sede di una colonia penale, l’unica isola italiana dove la prigione è ancora attiva. Realizzata inizialmente come succursale di quella di Pianosa nel 1869, il suo centro è il paese degli antichi pescatori, oggi composto da 67 residenti, di cui solo 7 vivono stabilmente nell’antico borgo dei pescatori. Vengono ammessi solamente 75 turisti al giorno.

6. Ventotene
Appartenente all’arcipelago delle isole Ponziane, nel Mar Tirreno, è stata colonia penale ai tempi dei romani. Nerone fece rinchiudere qui la moglie con l’accusa di adulterio. Negli anni del fascismo Mussolini vi imprigionò diversi oppositori, tra i quali Altiero Spinelli.

7. Asinara, Sassari
Si trova tra il Mar di Sardegna e il Mare di Corsica nell’omonimo golfo. Un tempo era una colonia penale, oggi è un parco naturale dove osservare oltre 650 specie animali. Ci vive solo una persona che di mestiere fa lo scultore. Gli ultimi residenti civili, antecedenti all’istituzione della colonia penale, lasciarono l’isola nel 1855 per fondare, in parte, il comune di Stintino. Sull’isola possono circolare solo le biciclette.

8. Ponza, Latina
Appartiene all’arcipelago delle isole Ponziane, nel Mar Tirreno. Fin dai tempi dei Romani veniva impiegata, insieme a Ventotene, come luogo di segregazione. Sull’isola furono esiliate Agrippina minore e la sorella Livilla, dopo aver tentato una congiura contro l’imperatore romano Caligola. Anche il Regime Fascista vi relegò non pochi uomini politici avversi alla dittatura. Ma vi fu imprigionato persino Mussolini nel 1943. All’epoca il Duce era rinchiuso nella Pensione Silvia, che esiste ancora ed è un rinomato hotel del luogo.

9. Pianosa, Livorno
Quest’isola dell’arcipelago Toscano ha tratti di costa rocciosa e tratti sabbiosi, il principale dei quali è Cala San Giovanni, una suggestiva spiaggia di sabbia bianca dove sono visibili anche i ruderi di una villa romana. Fino al 1998 era una prigione di massima sicurezza, dove sono stati detenuti diversi mafiosi. Conosciuta anche come Isola del diavolo, era stata utilizzata come colonia penale fin dai tempi dei romani. Dal 1931 al ’35 anche il futuro presidente della Repubblica Sandro Pertini, incarcerato per motivi politici. Nel 1968 venne trasformato in penitenziario di massima sicurezza e la rimanente popolazione dell’isola venne evacuata. Le attività dell’istituto sono cessate definitivamente nel 2011. Rimane una limitazione per i visitatori, che non possono superare i 250 al giorno. Sull’isola possono trascorrere la notte alcuni turisti, poiché è stato ricavato un albergo di dieci camere dalla residenza del direttore della Colonia Penale realizzata nel XIX secolo.

10. Favignana, Trapani
Appartiene all’arcipelago delle isole Egadi, in Sicilia, e fa parte della riserva naturale. Qui furono imprigionate centinaia di persone dopo l’invasione della Libia da parte dell’Italia nel 1911.