Göbekli Tepe, la collina misteriosa

Il più antico esempio di tempio in pietra mai scoperto si trova presso la città di Şanlıurfa, nell'odierna Turchia

Göbekli Tepe è un sito archeologico unico al mondo, al cui interno sono stati nascosti per millenni i primi esempi di monumenti, statue e templi dei primi popoli che hanno insediato la Terra. Si trova presso la città di Şanlıurfa, nell’odierna Turchia, a confine con la Siria, e risale all’inizio del Neolitico o alla fine del Mesolitico. Qui è stato rinvenuto il più antico esempio di tempio in pietra mai scoperto, risalente negli anni tra l’11.500 e l’8000 a.C. circa, la cui costruzione interessò centinaia di uomini nell’arco di tre-cinque secoli.

Il sito si trova su una collina artificiale alta circa 15 metri e con un diametro di circa 300 m, vicino alla pianura di Harran, e il complesso di templi che qui sono stati costruiti risalgono addirittura a molto prima della Grande Piramide, 6.000 anni prima che Stonehenge prendesse forma, tra i 3.000 ed i 1.500 anni prima di Çatalhöyük, considerato fino a pochi mesi fa uno degli insediamenti più antichi della storia.

La civiltà che sembra aver costruito le rovine di Göbekli Tepe è stata definita “la Roma dell’Era Glaciale“, un gruppo di cacciatori e raccoglitori dalla raffinata cultura religiosa, architettonica e sociale. Il sito archeologico fu riconosciuto negli anni Sessanta da un gruppo di ricerca turco-statunitense, che notò diversi cumuli di frammenti di selce, segno di attività umana nell’età della pietra. E fu poi riscoperto trent’anni dopo da un pastore locale, che notò alcune pietre dalla forma strana spuntare dal terreno. E le ricerche continuano tuttora.

Gli scavi hanno riportato alla luce un santuario monumentale megalitico, quattro recinti circolari, delimitati da enormi pilastri in calcare pesanti oltre 10 tonnellate ciascuno, simboleggianti probabilmente assemblee di uomini. Sono state rinvenute anche 40 pietre a forma di T, alte ben 3 metri, raffiguranti diverse specie animali, ed altre ritraenti forme falliche, forse risalenti ad epoche successive, probabilmente sumere e mesopotamiche  Ma le indagini  geomagnetiche hanno indicato la presenza di altre 250 pietre nascoste nel terreno. Sono presenti anche due sculture in argilla rovinate dal tempo, che rappresentano probabilmente un cinghiale o una volpe.

Rimane ancora un mistero il motivo che spinse, intorno all’8000 a.C., gli uomini ad abbandonare volontariamente il sito e a seppellirlo con la terra. Si parla di un luogo maledetto, dove sono stati effettuati per secoli culti sciamanici. Sarà questa la radice del distacco?