Egilsstaðir: in Islanda alla scoperta della leggenda

Le 5 mete più suggestive di Egilsstaðir, nel cuore dell'Islanda orientale

Egilsstaðir, come altri paesini islandesi, non colpisce certo per il fascino della sua città, piuttosto per la selvaggia ed incontaminata bellezza della sua natura. Sebbene la zona dei fiordi orientali sia meno bella del lato occidentale dell’Islanda, se si ha tempo a disposizione ed in caso di giornate soleggiate, l’appagamento che gli occhi ne trarranno valgono il prezzo della deviazione.

Merita una visita il museo di Skriduklaustur, situato a 38 km da Egilsstaðir all’estremità del lago Lagarfljót. La struttura, particolare e suggestiva, è stata la casa dello scrittore islandese Gunnar Gunnarsson e ospita oggi un museo dedicato a lui, alle sue opere, ma anche alle rovine del monastero che era un tempo. A conduzione familiare è il caffè all’interno, dove il cibo è ottimo e si possono mangiare torte deliziose.

In Islanda non ci sono molte boschi, per cui la riserva naturale di Hallormsstadur merita di essere visitata, soprattutto se vi piace camminare e perdervi in un ambiente incontaminato. Il paesaggio è splendido, tranquillo e lontano dai rumori. Diversi sentieri, tutti ben segnalati, portano nella zona del lago Lagarfljót e sono l’ideale per una rigenerante passeggiata, unico elemento indispensabile: il bel tempo.

Egilsstaðir nasce sulle sponde del lago Lagarfljót, che ha origine dal fiume omonimo, famoso per la leggenda che lo avvolge. Si narra infatti che nelle sue acque viva un mostro, lo spirito di Egill, servo di Huggy, che fu giustiziato per aver preso senza permesso il cavallo preferito del suo padrone, anche se per una nobile causa. Quale? Venite a scoprirla sulle sue sponde e magari riuscirete anche ad avvistarlo!

Sulle sponde del lago Lagarfljót, si trovano le cascate di Hengifoss e Litlanesfoss. La prima è senz’altro la più bella, con i suoi 120 metri di salto nel vuoto è la seconda cascata più alta in Islanda e meritano di essere percorsi tutti i 3 km di camminata che servono per raggiungerne la sommità. Litlanesfoss si trova invece circa a metà del percorso che porta alla prima cascata.

 

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