Copenhagen, città del design

Ogni periodo dell’anno offre motivi d’interesse per visitare la città danese

Una destinazione must per i maniaci dello shopping, una capitale di culto per gli appassionati di design: Copenhagen è questo e molto altro, e cosa c’è di meglio della “scusa” dei saldi per un city break che è anche un assaggio di Danimarca? La stagione è perfetta, ma qui ogni periodo dell’anno offre motivi d’interesse: dalla magia del Natale, alla freschezza dell’estate nordica e delle nordiche spiagge. Ma anche quando la primavera è ancora lontana, Copenhagen invita a stare fuori, all’aperto. Le strade, i suoi parchi, i tavolini dei locali sempre affacciati sulle vie, le passeggiate sui canali.

È una città giovane, alla moda, sempre all’avanguardia, una città verde che si muove su due ruote – è la bicicletta il mezzo di trasporto preferito dai danesi – e mangia bio, ma allo stesso tempo una città antica, romantica, d’altri tempi. La ricettività ripropone questo dualismo: si può decidere di dormire in uno dei numerosi art e design hotel, oppure scegliere di soggiornare in un kro, le antiche locande della tradizione, ristrutturati per diventare boutique hotel, ristoranti e dimore storiche di charme.

Se si ha poco tempo a disposizione, due-tre giorni bastano per farsi un’idea della città e dedicare un pomeriggio intero agli acquisti. Già, perché qui non si tratta di comprare i soliti souvenir, ma pezzi unici e oggetti del desiderio che da soli valgono il viaggio, tanto che molti hotel offrono pacchetti-shopping di due giorni “mordi e fuggi”.I seguaci di Arne Jacobsen e del miglior design danese hanno molti negozi da battere. Una tappa dopo l’altra nello “Strøget”, la via pedonale dello struscio ed egli acquisti, con il grande magazzino di arredamento Illums Bolighus, le boutique Royal Copenhagen, Holmegaard e Georg Jensen. Cambiando zona c’è il Paustian, presso il molo, disegnato dal grande architetto Jørn Utzon (sua la Opera House di Sydney): un luogo d’ispirazione, più che un negozio. Nel distretto di Østerbro, lo showroom Normann Copenhagen – 1700 metri quadri, un ex cinema – è la mecca degli adepti del “Less is more”.

Ecco, a grandi linee, le coordinate di cui tener conto nel programmare lo shopping. Nel quartiere di Grønnegade molte case sono state trasformate in boutique dove trovare sia abiti che accessori. Dallo stile classico allo steat wear, non si può non trovare qualche trofeo trendy da portare a casa. La zona ospita anche molti caffè e ritrovi di grido. Ma la vera “passerella” di Copenhagen è il Kronprinsensgade: tutto quello che di nuovo e di moda c’è in Danimarca – e in tutta la Scandinavia – passa di qui. I negozi più giovani e alternativi si trovano nel Quartiere Latino, zeppo di boutique di usato, di dischi e di fumetti. Argenti, libri e mobili antichi si trovano principalmente nelle strade pedonali di Kompagnistræde e Læderstræde (conosciute come Strædet). Vesterbro è il regno delle botteghe-boutique di giovani stilisti e designer., mentre Nørrebro è il quartiere più “freaks” della città.

Tra una sessione e l’altra di shopping, d’obbligo un pranzo-degustazione a Copenhagen della eccezionale tradizione gastronomica danese. È proprio il pasto di mezzogiorno quello più rappresentativo, quando i locali servono lo smørrebrød (letteralmente, pane imburrato), insieme a salmone, carne, uova o frutti di mare. Da accompagnare, naturalmente, con l’ottima birra locale.