Com’era Milano ai tempi dei Romani? Un itinerario in 9 tappe

In attesa dell'Expo 2015, una passeggiata tra quel che resta dell'antica Mediolanum

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Redazione

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Milano si sta preparando all’Expo 2015, l’Esposizione Universale che avrà luogo dal Primo maggio al 31 ottobre 2015. Per tutti i turisti che stanno già visitando e che visiteranno il capoluogo lombardo, è nato un nuovo itinerario che parte dal centro e che comprende nove tappe alla scoperta della Milano romana.

Gli antichi Romani, infatti, sono vissuti a Mediolanum (la località “in mezzo alla pianura”) dopo averla occupata nel 222 a.C. in seguito a un aspro assedio dai consoli romani Gneo Cornelio Scipione Calvo e Marco Claudio Marcello. Nove luoghi dove si possono ancora trovare le tracce di come appariva la città a quei tempi GUARDA LA MAPPA):

1. Via San Giovanni sul Muro – MM1 Cairoli
Qui sorgeva l’antica cerchia muraria con la Porta Vercellina (49 a.C.).

2. Corso Magenta, 15
Dal giardino del Museo Archeologico si può ammirare un tratto della cinta muraria e la Torre di Ansperto del circo romano, costruito alla fine del III secolo d.C. da Massimiano e demolito probabilmente nel 1162 d.C. a opera del Barbarossa.

3. Via Brisa
Qui si trovano i resti del palazzo dell’imperatore Massimiano (250-310 d.C.). Nei pochi anni del suo regno Massimiano lasciò a Milano alcune opere imponenti. Tra queste un grande ippodromo, il più grande dell’epoca (470 × 85 m), dotato di una parte monumentale con due torri, una delle quali esiste ancora trasformata in campanile del convento di San Maurizio Maggiore. Tra le opere anche un mausoleo ottagonale per il quale fece costruire un sarcofago che è divenuto il fonte battesimale del Duomo di Milano.

4. Via San Vittore al Teatro

Tra piazza Affari e via S. Vittore si trovano i resti del teatro a cui ancora oggi la via deve il nome, l’edificio pubblico più antico della città tardo-repubblicana o augustea, risalente alla metà-fine del I secolo a.C..

5. Via Morigi 2

Sono ancora visibili alcuni resti di un pavimento in battuto di malta con inserti di marmo che testimoniano l’antica presenza di una domus.

6. Via Circo – via Vigna
Qui sorgeva il circo, costruito alla fine del III secolo d.C. dall’imperatore Massimiano Erculeo, dove si svolgevano le corse dei carri, molto amate dal popolo fino al VI secolo d.C. Qui nel 604 d.C.. Nei secoli successivi viene progressivamente spogliato e demolito. La sua definitiva distruzione risale probabilmente al 1162 d.C. a opera del Barbarossa o dei milanesi stessi, per impedire agli assedianti l’utilizzo come roccaforte contro la città. Prima della riscoperta del monumento nel 1939, si perde addirittura memoria della sua ubicazione, ricordata soltanto dai nomi di via Circo (GUARDA LA MAPPA) e delle chiese di Santa Maria ad Circulum e Santa Maddalena ad Circulum, sorte presso il lato curvo dell’antico edificio e demolite nel 1789.

7. Largo Carrobbio
Qui è visibile la Torre dei Musulmani, unica traccia rimasta della Porta Ticinensis (Porta Ticinese) del I secolo a.C.. Se le colonne di San Lorenzo, erette probabilmente alla fine del IV secolo d.C., e l’omonima chiesa paleocristiana (390- 410 d.C.) non hanno bisogno di presentazioni, meno noto è il portale che introduce al corpo ottagonale della Cappella di Sant’Aquilino, appartenente a un edificio pubblico della fine del I secolo d.C.. Della cappella, probabilmente un mausoleo imperiale, si conservano solo alcune tracce, come la platea di fondazione su cui poggia l’edificio, che può essere visitata nel sotterraneo.

8. Corso di Porta Ticinese – Colonne di San Lorenzo
Il colonnato di marmo davanti alla facciata di San Lorenzo è il monumento romano meglio conservato e più famoso di Milano. Fu eretto in epoca tardo antica (probabilmente nel V secolo d.C.) come prospetto scenografico dell’atrio antistante la chiesa, ma è costituito da colonne, basi, capitelli e frammenti di architrave molto più antichi, recuperati da un ignoto edificio pubblico della seconda metà del II secolo d.C.. Qui sorge la chiesa di San Lorenzo datata tra il IV e il V secolo al cui interno si ammira il sacello di Sant’Aquilino, un mausoleo imperiale. La cappella di Sant’Aquilino, che recenti indagini datano tra il 390 e il 430 d.C., si compone di un atrio a forcipe e di un corpo ottagonale all’esterno, articolato internamente in un alternarsi di nicchie semicircolari e ottagonali.

9. Via De Amicis, 13
Qui sorgeva l’anfiteatro, uno dei più grandi dell’Italia settentrionale, che sorse nel I secolo d.C. all’esterno delle mura cittadine, non lontano dalla Porta Ticinensis. Nell’arena centrale ellittica, circondata da gradinate per gli spettatori, si svolgevano duelli tra gladiatori, lotte tra uomini e animali feroci, pubbliche esecuzioni di condannati a essere sbranati dalle bestie e addirittura battaglie navali. Nel corso del V secolo d.C. l’anfiteatro, che poteva ospitare 20mila spettatori, venne spogliato dei materiali edilizi dell’anello esterno, reimpiegati per nuove costruzioni o per rinforzare la cinta muraria. E’ stato ipotizzato l’utilizzo della struttura ancora in epoca longobarda (VI-VII secolo d.C.), forse come sede della guarnigione militare. Le imponenti fondazioni della struttura sono visitabili nel Parco Archeologico dell’Anfiteatro, al quale è annesso l’Antiquarium Alda Levi.