Caprera, la Tahiti italiana

Un'isola protetta nel Parco Nazionale dell'Arcipelago della Maddalena, con acque verde smeraldo e cale nascoste

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Redazione

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L’isola di Caprera fa parte del Parco Nazionale dell’Arcipelago della Maddalena, a Nord-Est della Sardegna. Proprio perché è un parco nazionale è un’area marina e terrestre completamente protetta.

Mare, spiagge e natura
Caprera è un’isola ancora piuttosto selvaggia. La costa è riparata da boschi e pinete. Il profilo frastagliato nasconde meravigliose cale e calette, alternate a scarpate a picco sul mare. Grazie alla sabbia bianca delle spiagge e dei fondali, l’acqua qui è di un colore verde smeraldo spettacolare.

Tra i punti più belli c’è Cala Coticcio, tra le più piccole dell’isola e più facilmente raggiungibili attraverso un piccolo sentiero o via mare. E’ un luogo ribattezzato con il nome di “Tahiti”. Se qui d’estate è impossibile trovare posto, si può proseguire fino allo stretto fiordo di Cala Brigantina, sotto l’imponente Monte Teialone. A Sud dell’isola un’altra strada sterrata consente di arrivare a Punta Rossa, vicino a cui si trovano le magnifiche spiagge di Cala Portese, nella zona detta dei Due Mari, per la presenza di un istmo naturale che separa il mare aperto dal canale, e di Cala Andreani. A Sud di Punta Galera si trovano Cala Napoletana e Cala Caprarese, due profonde insenature sabbiose circondate da graniti e da una macchia mediterranea rigogliosa.
Sempre in questa zona si trovano Cala Serena e Cala di Garibaldi, dinanzi all’isola di Giardinelli e ai tre Isolotti Italiani, una zona dell’isola particolarmente affollata perché, grazie alla sabbia chiara e a un mare terso e cristallino che degrada dolcemente dalla riva verso il largo, è particolarmente adatta alle famiglie con bambini.

Attività extra
Il centro pù abitato dell’isola è Stagnali, un ex borgo militare che ospita un porticciolo riparato utilizzato sia dai pescatori sia dai diportisti. Caprera è famosa per avere ospitato, per più di vent’anni, Giuseppe Garibaldi che si fece costruire la famosa Casa bianca, oggi un museo. Nella sua stanza, l’orologio e i calendari appesi a una parete segnano ancora la data e l’ora della morte: il 2 giugno del 1882 alle ore 18.21. Ma Caprera è nota anche per il suo Centro velico, la più antica scuola di vela italiana e la più grande del Mediterraneo.

Come arrivare
Caprera è collegata all’isola della Maddalena, la principale dell’arcipelago, da un ponte. I traghetti per La Maddalena partono da Palau (OT) ogni 15 minuti (di notte ogni ora). E’ consigliato imbarcare anche l’auto per potersi muovere liberamente sull’isola, anche se il Comune ha stabilito un numero chiuso per ridurre il traffico d’estate.

A Caprera non ci sono alberghi. L’unico alloggio è presso la scuola di vela che offre due diverse soluzioni: camerate con letti a castello o capanni a sei posti.