Baia di Chia, i Caraibi della Sardegna

Li chiamano i Caraibi italiani per via delle acque cristalline, delle spiagge candide e incontaminate e della natura selvaggia

La Sardegna del Sud-Ovest è tutto un susseguirsi di spiagge e calette, di dune e di lembi di sabbia fine e rosata. Il periodo tra maggio e giugno e tra settembre e ottobre è ottimo per trascorrere anche solo un long weekend (o una vera e propria vacanza) fuori stagione, senza troppa folla. Il sole e il caldo sono garantiti.

Tra Pula e Baia di Chia (la punta più meridionale dell’isola), a una sessantina di chilometri da Cagliari, sono decine le spiagge in cui è possibile tuffarsi nelle calde acque cristalline, che non hanno nulla da invidiare ai tanto decantati Caraibi. Le spiagge di Cala Cipolla, Su Giudeu, Tuerredda (un lembo di sabbia protetto da un isolotto raggiungibile a nuoto), Porto Campana, Sa Colonia, Isula Manna (raggiungibile solo a piedi), Il Porticciolo e Torre di Chia sono tra le più famose.

Ma ci sono anche cale più nascoste, come Cala del Morto e Cala de Sa Musica, dove è possibile praticare surf con il vento tra i capelli (qui tira spesso il Maestrale), fare immersioni o gite in barca e delle splendide passeggiate a cavallo, magari al tramonto. Chia, e tutta questa zona dell’estremo Sud della Sardegna, ha un particolare microclima. Il vento spazza via le nuvole e, al contempo, modella la sabbia formando delle meravigliose dune (oggi protette da recinzioni per preservarle dal calpestìo dei turisti).

La natura circostante è ancora selvaggia e incontaminata e regala spettacoli unici: i fenicotteri rosa sguazzano allegri nelle lagune di Chia e i cervi, i daini e i cinghiali scorrazzano liberamente nella riserva naturale di Is Cannoneris. Una Sardegna assolutamente lontana mille anni luce dalla confusione della Costa Smeralda.