Dove si vede la via lattea? Ecco i Paesi più bui del mondo

La guida delle città in cui è possibile vedere la Via Lattea in tutto il suo splendore. Brutte notizie per l'Italia, relegata agli ultimi posti della classifica

Vedere la Via Lattea è uno degli spettacoli più belli in natura a cui un essere umano possa assistere. Purtroppo negli anni il proliferare del cosiddetto inquinamento luminoso non permette più a molte persone di potersi gustare il magnifico scenario delle costellazioni che compare in cielo durante la notte. Ci sono però ancora alcune località in cui è possibile assistere a questo straordinario fenomeno.

Secondo una ricerca, effettuata dal satellite Suomi della Nasa in collaborazione con alcuni cittadini proposti come volontari, è emerso che in una virtuale classifica di migliore visibilità i primi due posti sarebbero occupati da Canada e Australia. Nei cieli dei due paesi è stato infatti riscontrato il minor numero di onde luminose prodotte dai sistemi di illuminazione pubblica, il che permetterebbe una migliore visibilità notturna del cielo stellato. Questo risultato è legato anche alla presenza di vaste zone disabitate nei due rispettivi paesi.

In Europa lo scettro va alla Scozia, seguita sul podio da Svezia e Norvegia. Una buona visibilità è stata riscontrata anche in alcune zone della Spagna e dell’Austria, nello specifico nelle aree delle catene montuose dei rispettivi paesi. I dati non sono però così incoraggianti: dai numeri ricalcolati dai potenti computer della Nasa è risultato infatti che circa un terzo della popolazione mondiale è impossibilitato a vedere lo spettacolo della Via Lattea durante le ore notturne a causa dell’elevato tasso di inquinamento luminoso emesso dai numerosi poli energetici sparsi sul territorio delle diverse nazioni.

Bandiera nera per l’Italia, che si piazza all’ultimo posto della classifica a braccetto alla Corea del Sud fra i paesi del G20 in cui questa ricerca è stata condotta: la nostra penisola e il paese asiatico sono risultati quelli con la maggiore luminosità in termini di superficie, coprendo così il buio della notte che permette alla luce delle stelle di brillare e mostrarsi sopra i nostri cieli. Sembra dunque arrivata l’ora di spegnere la luce, incentivando politiche di risparmio energetico che risulterebbero non solo più convenienti in termini economici per le tasche dei contribuenti dato l’abbattimento del consumo di energia elettrica, ma permetterebbero anche un abbassamento del livello di inquinamento luminoso nelle nostre città.