Cosa vedere in Nuova Zelanda. Una guida breve ed essenziale

La Nuova Zelanda è uno Stato magico, in cui i panorami delle varie montagne trovano una perfetta unione con le costruzioni artificiali

La Nuova Zelanda è entrata nell’immaginario collettivo nelle vesti di un posto ricco di meraviglie naturali. Probabilmente, il boom turistico che ha visto molti viaggiatori italiani recarsi sul territorio neozelandese è conseguente a vari lavori cinematografici che sono stati effettuati in Nuova Zelanda.

D’altro canto, il Paese è rimasto sconosciuto all’Occidente per diverso tempo anche per la sua posizione geografica che la vede all’estremità delle mappe geografiche.

Basta pensare, che alcuni giornali relativi ai viaggi turistici confermino come la Nuova Zelanda, alla pari della vicina Australia, sia uno dei Paesi tecnologicamente più sviluppati nel mondo. Anche il sistema amministrativo di questo Stato è ben sviluppato, tanto che per entrarci non serve andare al consolato situato nella capitale italiana per richiedere il visto. Basta, infatti, semplicemente richiederlo sul sito ufficiale del governo neozelandese.

Wellington (foto 123rf)

Il visto è completamente gratuito ed è valido per 3 mesi. Le attrattive principali della repubblica neozelandese sono divise tra quelle naturali, quelle storiche, di cui una parte si riferisce al periodo colonialistico durante il quale la Nuova Zelanda era occupata dall’Impero Britannico, e quelle che si riferiscono agli aborigeni del posto e alle loro usanze. Per via della storia del colonialismo britannico, non è raro che in Nuova Zelanda si trovino delle città o dei luoghi chiamati in inglese. Per esempio, la città di Wellington, la località di Queenstown e così via. Il periodo coloniale si riflette anche su alcune particolarità culturali della zona, tanto che l’inno della Nuova Zelanda richiama a gran voce quello del Regno Unito. L’intero Stato della Nuova Zelanda è composto da 2 grandi isole paradisiache, semplicemente chiamate quella del Sud e quella del Nord.

Inoltre, vicino alle coste ci sono isole minori, come l’isola Chatham, quella Stewart e così via. L’intero territorio neozelandese è molto ricco di colori vividi e di una vegetazione del tutto particolare. La natura è ancora incontaminata. Inoltre, viaggiando sul territorio della Nuova Zelanda si possono incontrare degli animali davvero insoliti, come l’uccello notturno kiwi, molto simile a un gatto, e da qualche anno ormai il simbolo della fauna neozelandese. Il periodo migliore per andarci è sicuramente l’estate, in modo da godersi il sole e non rischiare di capitare sotto le violente piogge tropicali che si verificano maggiormente in primavera e in autunno. Tra i posti di spicco a cui fare attenzione c’è l’Abel Tasman National Park.

Abel Tasman National Park (foto 123rf)

Quest’ultimo si trova nel mare della Tasmania e comprende svariati chilometri di spiagge dorate. L’intera zona del parco, in cui è inclusa della fauna e flora molto speciali, è protetta. E lo si può facilmente vedere dalla trasparenza dell’acqua. I viaggiatori che hanno visitato le coste neozelandesi affermano che sia possibile vedere il fondo del mare anche a diversi metri di distanza dalla spiaggia. Inoltre, vi sono diverse barriere coralline che si potrebbero visitare immergendosi nell’acqua. Coloro che, invece, non vorrebbero praticare delle immersioni, potrebbero prendere in considerazione l’idea di farsi un giro in canoa. In tutt’altra zona della Nuova Zelanda si trovano circa 12 mila di chilometri quadrati del Fiordland National Park. È il parco più grande della Nuova Zelanda e fa parte del Patrimonio dell’Umanità UNESCO.

Parco nazionale del Fiordland (foto 123rf)

Camminare qui è davvero un’esperienza superba: si possono incontrare delfini, foche, capre neozelandesi, uccelli molto rari e tanto altro ancora. Inoltre, i più sportivi potrebbero praticare l’alpinismo avventurandosi sulle montagne locali. Del Fiordland National Park fan parte anche i ghiacciai, i fiordi neozelandesi e le cascate locali. Il terzo dei posti che si consiglia di visitare si chiama Arthur’s Pass. Oggigiorno è un parco di cui vale la pena scoprire la flora. Vi è una foresta di faggio e diversi fiumi che si uniscono ai panorami. In passato questo passo era utilizzato dai guerrieri maori per collegare l’occidente e l’oriente. Anche qui si possono trovare vari ghiacciai. La quarta delle tappe obbligatorie in Nuova Zelanda è il Queenstown.

Quest’ultimo sorge vicino al Lago Wakatipu, nell’isola del sud. Durante le riprese del film Il Signore degli Anelli, in questo posto sono state girate alcune delle più importanti scene. Perciò oltre ai curiosi turisti qui si possono spesso incontrare i fan della Saga dell’Anello, scritta da Tolkien. Sempre in zona si può richiedere di fare un’escursione nelle selvagge terre dei maori. Alla fine del proprio viaggio in Nuova Zelanda, perché non visitare Kaikoura? Si tratta di una cittadina situata vicino alle cime innevate delle montagne locali. Qui è possibile ammirare una vegetazione molto ricca e vedere la grande balena dentata dell’oceano. Inoltre, nei fondali vicini si possono vedere anche altri tipi di animali delle acque.

Wakatipu Lake (foto 123rf)