Cosa vedere in Marocco: documenti d’ingresso, mete e città da non perdere

Il Marocco è uno dei paesi più visitati dai turisti italiani e il motivo principale di tanto interesse si può facilmente capire dalle attrattive di questo Stato

<p>Il Marocco fa parte di quei Paesi che permettono ai cittadini italiani di entrare sul suo territorio anche senza un visto turistico. Difatti, per soggiorni inferiori alla durata di 90 giorni, basta semplicemente presentare agli ufficiali della frontiera il Passaporto del cittadino italiano con una validità residua di 6 mesi. Se non si possedesse il Passaporto comunitario, si potrebbe entrare in Marocco anche con la Carta d’Identità italiana. Tuttavia, in questo caso bisognerebbe presentarsi alla frontiera in un gruppo con circa altre 8 persone e un tour operator che possa assicurare al gruppo l’esecuzione delle procedure burocratiche alla dogana. Nel corso del tempo si sono, però, verificati episodi di rimpatrio dei cittadini italiani che sono arrivati alla frontiera con la sola carta d’identità, per questo si consiglia comunque di portare con sé il Passaporto. Se si vuole entrare in Marocco per motivi di studio o di lavoro, si dovrebbe richiedere il visto.

La domanda va fatta negli uffici diplomatici del Marocco situati in Italia. Una volta arrivati in Marocco, la scelta di cose da vedere è così ampia, che spesso si ha l’imbarazzo. Si può iniziare dalle città imperiali marocchine, come la famosa Marrakech, situata nella parte centrale del grande Stato africano. È piena di vita e movida 365 giorni l’anno e nonostante il caldo, il periodo autunnale è molto sopportabile. All’interno di Marrakech vi son diverse attrattive molto curiose. Per esempio, gli antichi bazar marrocchini, in cui si possono comprare delle spezie tipiche di questo Stato. D’altro canto, vi sono anche i tipici divertimenti arabi. Per esempio, nelle piazze si possono incontrare gli incantatori di serpenti.

Dagli italiani Marrakech è definita come una vera e propria città rossa del Marocco. La sua scoperta bisognerebbe iniziare dalla piazza Djemaa el Fna: qui ci sono comici, cantastorie, musicisti, ballerini, acrobati e gli immancabili incantatori di cobre del deserto. Visitando la sua architettura si può presto facilmente scoprire come il centro urbano sia stato influenzato dallo stile andaluso. Da visitare anche i tipici bazar locali, con tanto di vari oggetti in vendita a prezzi molto sostenuti. Per mangiare a Marrakech si possono visitare i molti ristoranti francesi. Un’altra delle città che dovrebbe essere vista è Fez. Anche questa è una delle città imperiali marocchine, che per convenzione viene divisa in due parti: Fès el-Jedid, la Città nuova, e Fès el-Bali, la Città vecchia.

Nella Fez nuova sono da vedere monumenti risalenti al periodo imperiale, come il Palazzo Reale e il quartiere ebraico. Nella Città Vecchia, invece, sono da vedere le molte stradine locali che formano un vero e proprio labirinto. Si stima, che la città fosse fondata tra il 789 e il 808. A tal proposito essa ospita la più antica università del mondo, che bisognerebbeassolutamente vedere. Anche qui è percepibile una certa influenza dei colonizzatori francesi, tanto che a sud della Fès el-Jedid sorge la Ville Nouvelle, una zona ricca di librerie e piccoli negozi. Tra le città del Marocco si dovrebbe visitare anche Rabat, un moderno centro urbano situato lungo la costa occidentale marocchina. Rabat è la capitale, e oltre a essere il centro amministrativo del grande Stato, è anche la sede principale della cucina tipica.

Per questo, durante la visita di Rabat si consiglia di recarsi presso uno dei ristoranti locali e chiedere di poter assaggiare la cucina tradizionale del Marocco. Da Rabat ci si può dirigere al Nord. Si tratta di una zona ricca di chicche storiche tutte da scoprire ed è intrisa di un’atmosfera di gentilezza e serenità. Vi si potranno trovare molti edifici costruiti seguendo le indicazioni degli stili di costruzione spagnoli. E non molto lontano alla zona settentrionale del Marocco, ci si può anche avventurare nel Sahara. Viaggiare nel deserto del Sahara, con una guida al proprio seguito, sotto il caldo sole marocchino, in mezzo alle dune del deserto è un’esperienza tanto mistica, quanto unica.

Una volta che ci si trova in Marocco e si è alla ricerca di sensazioni particolari o di un’unione con la natura, si potrebbe prendere in considerazione l’idea di visitare la Valle del Draa. Il Draa è uno dei più grandi fiumi non solo del Marocco, ma persino di tutta l’Africa occidentale, vicino al quale sorgono villaggi antichi, pianure verdi e valli molto pittoresche. Non molto lontano dalle dune di sabbia, poi, si possono intravedere anche le montagne innevate locali. Da visitare la città di Ouarzazate. Al giorno d’oggi in questa zona stanno continuando gli scavi archeologici per riportare alla luce antichi reperti. Sempre in questa zona a cavallo tra il 16° e il 17° secoli vi furono molte, e agguerrite, battaglie tra tribù nomadi. Da vedere le fortificazioni rimaste da quell’epoca, quali Amezrou, Tamnougalt, Touririt e Ait Hammous Ousaid.</p>
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