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Le 10 cose da saper fare in camper

Cosa saper fare prima di partire per la prima avventura in camper

camper-viaggi_th_1217La vita in camper è bella, ma ci troviamo a gestire una casa mobile, con le problematiche connesse con questa realtà. L’imprevisto è sempre in agguato, ed allora dobbiamo sapere a cosa possiamo andare incontro. Non soltanto, ma dobbiamo essere pronti a porre rimedio al problema. Quali sono le cose più frequenti che si possono verificare?

  • Avvitare: com’è ovvio, qualsiasi cosa che è avvitata, può svitarsi. Sappiamo riavvitare bene? Sappiamo mettere un tassellino per far tenere meglio la vite? Perché il camper non è fatto di legno massello… Per mettere un tassellino dobbiamo disporre di buon legno, che all’aria aperta lo troviamo senza problemi. Dovremo riempire accuratamente il foro della vite che non tiene più, curare che non esca legno di avanzo dal buco e poi riavvitare la vite che, stavolta, vedrete, terrà. Se avete usato legno secco, solido. Alla più brutta, vi potrete servire di normali stuzzicadenti: son di legno!
  • Cambiare la bombola del gas: e che ci vorrà! Intanto le bombole nel loro vano ci stanno precise. E quindi spesso dobbiamo estrarne una per allacciare la seconda. Ricordiamo che, quando allentiamo il dado col tubo dalla bombola, che ha il passo invertito rispetto a come siamo abituati a girare per svitare un dado normale: dobbiamo girare al contrario! Il tubo poi non deve stare piegato, ma deve essere libero, altrimenti il gas non raggiunge le utenze. Proviamo prima di richiudere tutto, se arriva bene il gas dappertutto.
  • Incollare: dobbiamo essere muniti di colla ad incollaggio rapido e forte, e di colla normale per sopperire ad un incollaggio elastico.
  • Gestire la riserva di acqua: nessuno viaggia in camper da solo, e quindi deve cercare di far capire ai suoi familiari che l’acqua è un bene prezioso, ma nel camper è pure una quantità data, e come tale soggetta ad esaurirsi. Non sprecatela.
  • Svuotare il serbatoio delle acque grigie: il serbatoio di recupero è sempre posizionato dietro al camper. Vedo tanti che sono arrivati a piazzare una telecamera sulla valvola di scarico, per essere più sicuri di centrare il pozzetto. Beh, se volete, ma si può fare anche senza. Magari fatevi aiutare da un familiare: basta contare che all’inizio il getto dell’acqua va più lontano, e poi, pian piano si accorcia il getto.
  • Svuotare la cassetta del WC chimico: non aspettate che segnali il pieno, magari tiratela via prima che sia colma, peserà di meno per andare a svuotarla. Ma ricordate: levate la cassetta dal suo alloggiamento solo dopo esservi assicurati che il WC sia ben vuoto: diversamente, se levate la cassetta, quanto eventualmente era nel WC vi cadrà dentro al vano cassetta. Da ultimo: avvisate l’equipaggio quando levate la cassetta!
  • Turare una falla: per quanto perfetto sia l’impianto idrico del camper, potrà succedere che si perda qualcosa. Certo, avendo il camper la pompa dell’acqua, non succede finché non aprite i rubinetti, ma poi… sarà utile avere del nastro di teflon, di solito bianco, ed estremamente sottile. Lo avvolgete intorno al punto del tubo dove perde l’acqua, due o tre giri ben stretti, ed il gioco è fatto…per ora. Appena possibile fate riparare tutto a dovere.
  • Aprire e chiudere una veranda: e per chi ci hai preso? Sento dirmi. Non è tanto il movimento di aprire o chiudere, ma i tempi di apertura e chiusura. Di notte, se volete dormire tranquilli, chiudete la veranda, e riapritela al mattino. Se c’è vento forte, non ci provate nemmeno! Alla prima avvisaglia di vento, chiudete prima che il vento rinforzi e non vi permetta più di farlo in sicurezza.
  • Siliconare: certo, non ci vuole una scienza per farlo, ma portatevi sempre dietro del silicone bianco in tubo. Non sia mai che ravvisiate una piccolissima infiltrazione, o ancora, della mera umidità…è il momento di agire all’esterno, in corrispondenza di dove avete visto l’infiltrazione. Mettete un po’ di silicone e poi tiratelo bene col polpastrello bagnato.
  • Cambiare le lampadine: non tanto quello, ma piuttosto aprire la plafoniera che le contiene. Cercate di imparare a farlo senza rompere nulla, il metodo varia molto da mezzo a mezzo, ma cercate di non arrivare alla necessità ed essere costretti a domandavi “Ed ora che faccio?”.