Come ottenere il rimborso di viaggi e biglietti aerei

Ecco alcune informazioni utili per ottenere il rimborso del biglietto aereo

Chi viaggia più spesso, ma anche chi lo fa meno, sa che a volte può capitare di perdere l’aereo per qualsiasi motivo o di dover improvvisamente rinunciare a un viaggio programmato da tempo a causa di un inconveniente. In alcuni di questi casi si può chiedere un rimborso per la mancata fruizione del viaggio, del biglietto aereo o di altro titolo di viaggio.

Vediamo insieme quali sono le circostanze per le quali è possibile richiedere tale rimborso e quali sono le corrette modalità da seguire per ottenerlo.

Per ciò che concerne il biglietto aereo, ci sono delle norme ben precise che regolano il possibile rimborso. Diversi sono i fattori che lo determinano, a partire dalla compagnia aerea con la quale abbiamo scelto di viaggiare.

I vettori low cost propongono tariffe indubbiamente vantaggiose, ma allo stesso tempo non contemplano il rimborso del biglietto in caso di mancata fruizione dello stesso; inoltre, non proteggono il passeggero nemmeno in un volo successivo, chiedendo, in caso di altro viaggio, l’emissione di un biglietto ex novo. In genere però le compagnie aeree in caso di mancato utilizzo del biglietto, per richiesta del passeggero o per motivi causati dal vettore, rimborsano il costo del biglietto o una grande percentuale di esso.

Il rimborso del biglietto aereo può essere volontario o involontario. Quello involontario è quello che viene determinato dalla cancellazione del volo da parte del vettore o dal forte ritardo della partenza dell’aeromobile che genera scompensi di varia natura come, per esempio, la perdita di una coincidenza. In questo caso la compagnia rimborserà il costo del biglietto o della parte di esso che non è stata utilizzata.

Il rimborso volontario invece avviene quando è il passeggero a chiederlo, come per esempio in caso di smarrimento o di furto. C’è da dire che oggi, con i biglietti elettronici, è facile recuperare il biglietto aereo e ristamparlo, dato che ciò che conta è il PNR (Passenger name record ovvero il codice che contiene tutti i dati del passeggero). Tuttavia può capitare che un passeggero abbia acquistato il documento di viaggio in agenzia o alla biglietteria dell’aeroporto dove talvolta vemgono emessi biglietti cartacei come si faceva una volta e quindi più difficili da ristampare. In questi casi la compagnia risarcirà il valore del biglietto nel più breve tempo possibile ma, comunque, dopo la sua scadenza.

La compagnia aerea può negare il rimborso del biglietto qualora la richiesta sia stata presentata dopo sei mesi dalla scadenza. I rimborsi volontari possono essere effettuati dal vettore o dagli agenti che hanno emesso il biglietto, quelli involontari invece solo dal vettore.

Esistono, inoltre, i rimborsi correlati ai viaggi, anche effettuati con altri mezzi di trasporto, ma questi possono avvenire solo dopo aver stipulato un’assicurazione con l’agenzia viaggi o con il vettore che si occupa dell’intero pacchetto.