Christchurch, la rinascita della città dopo il terremoto

La seconda città più grande della Nuova Zelanda risorta dopo la distruzione grazie al progetto Re: START Mall

In Nuova Zelanda c’è una città che dopo un catastrofico terremoto di magnitudo 6.3 che nel 2011 l’aveva rasa al suolo è diventata più forte, diventando una popolare destinazione di viaggio. È Christchurch, che dopo aver sperimentato distruzione e sofferenza è risorta dalle sue ceneri, grazie alla creatività e a un progetto di rinascita per cui sono stati investiti 26,5 miliardi di dollari.

Il progetto si chiama Re: START Mall e ha interessato l’area dove prima del terremoto sorgeva il vecchio Cashel Street Mall, il centro dello shopping cittadino, vicino alla cattedrale gotica, anch’essa rasa al suolo dal cataclisma insieme agli edifici della zona, tutti costruiti in stile edoardiano e vittoriano. La città di Christchurch aveva l’immagine di un luogo austero e molto “british“: oggi invece è totalmente trasfigurata e si è trasformata in attrattiva per il turismo grazie a nuovi edifici, opere pubbliche e coloratissimi murales, sculture e giardini. Secondo il governo di Christchurch, l’economia della regione è cresciuta del 31% negli ultimi 5 anni, ovvero negli anni dopo il terremoto.

Ma uno degli elementi principali del progetto Re: START sono 60 variopinti container adattati e modificati a seconda delle necessità. Costruiti a tempo record, in appena otto settimane, alcuni hanno finestre e porte, altri balaustre e terrazze, altri ancora sono stati sovrapposti per creare ambienti a più piani. I container, dipinti a colori vivaci, danno una sensazione di allegria e vitalità.

L’idea è stata dell’architetto neozelandese Anton Tritt, che al tempo aveva appena finito di progettare una casa container a Port Hills, non lontano da Christchurch. “Siamo una nazione famosa per l’esportazione, siamo quindi abituati ai container da spedizione e ci rappresentano in pieno”, ha spiegato illustrando il progetto.

Il gruppo di blocchi colorati dei container ha rappresentato una cesura rispetto alle grigie macerie del terremoto e agli austeri edifici che caratterizzavano la città e, oltre ad aver restituito il lavoro ai commercianti, costituiscono un luogo di socializzazione nuovo e originale per cittadini e turisti, libero dagli schemi storici e culturali preesistenti. Le rovine della vecchia città sono state conservate e valorizzate, ma oggi Christchurch ha voltato pagina, con una convivenza di diversi stili, influenze e forme d’arte battezzata “New Normal”.