Bolivia, il lago Poopó sta scomparendo

Perché? E' solo colpa di El Niño? Gli scienziati la pensano diversamente

Il secondo lago più grande della Bolivia, il Poopó, si sta prosciugando. Perché? Gli scienziati chiamano in causa vari fattori: El Niño, il cambiamento climatico con il riscaldamento globale, ma anche la cattiva gestione delle acque.
Mettendo a confronto le immagini satellitari del lago boliviano, scattate a distanza di 30 anni, si nota chiaramente che oggi il lago si è interamente prosciugato. Nel 1986 il lago aveva un’estensione di 1000 km². La superficie diminuì costantemente fino a prosciugarsi quasi completamente nel 2015: oggi ha un’area del 2% di quella iniziale.

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Un disastro ecologico per centinaia di specie che lo abitano, oltre che per le comunità di pescatori che traevano la loro sussistenza dalle acque del lago. Il governo boliviano giustifica il fenomeno con il cambiamento climatico causato da El Niño, ma gli scienziati non sono d’accordo e accusano le autorità di un uso improprio della fornitura di acqua e di una gestione fallimentare del problema.

Lisa Borre, ricercatore di New York che studia gli ecosistemi lacustri, spiega al National Geographic: “Il lago era poco profondo oltre a essere situato in una zona dal clima arido e quindi il livello delle sue acque era soggetto a variazioni nel tempo. In passato il Poopó Lake si era già ridotto in modo significativo, ma non fino a questo punto”.

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Il lago Poopó si trova a un’altezza di 3.680 metri, in una zona dove la temperatura si è innalzata di 1 C° Celsius, per cui il tasso di evaporazione è aumentato, processo accelerato dalla mancanza di pioggia nel corso dell’ultimo anno. Questi fenomeni tuttavia erano previsti e annunciati dagli studiosi e il governo non può dichiarare di essere stato colto di sorpresa.
Alcuni scienziati ritengono che un recupero non possa più essere possibile, anche se Borre pensa che il bacino una volta tornate le piogge possa riempirsi nuovamente d’acqua. In ogni caso, secondo la studiosa, il governo boliviano ha molto da imparare sulla gestione del fenomeno.

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Gran parte delle acque del Lago Poopó arrivano dal fiume Desaguadero, che nasce dal lago Titicaca (il lago più grande della Bolivia, ricco d’acqua). Il piano di gestione dichiarato dal governo consente il flusso delle acque lungo il fiume verso il Poopó, ma in realtà questo è stato rallentato, deviando le acque in favore dello sfruttamento dell’agricoltura e degli impianti di estrazione mineraria.

La scomparsa dei laghi purtroppo non è un fenomeno isolato sul nostro Pianeta. “Molti laghi in tutto il mondo sono minacciati da pesanti programmi di sviluppo o da una cattiva gestione”, ha osservato Borre. L’esempio più noto è costituito prosciugamento del lago d’Aral in Asia Centrale.