La moderna Shanghai: l’Expo e i grattacieli di Pudong

Fino a quindici anni fa non c'era niente, ora questo distretto è diventato il cuore pulsante dell'economia e della finanza cinesi

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Redazione

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Shanghai è la città che più di ogni altra mostra al mondo l’evoluzione della Cina negli ultimi quindici anni. L’esempio lampante è rappresentato dal distretto di Pudong, di fronte al quartiere storico di Bund, sull’altra sponda del fiume Huangpu. Fino al 1990 la terra compresa tra il fiume e il mare era piatta e coltivata.

Ora è un fiorire di grattacieli, centri commerciali ed economici che si sviluppa a un ritmo altissimo, pari alla crescita economica cinese; praticamente una nuova Manhattan costruita da zero in poco tempo. Il distretto di Pudong è rapidamente diventato il centro economico e finanziario della Cina e sede della Borsa di Shanghai e della Lujiazui Finance and Trade Zone.

La ‘nuova area’ ha una popolazione di un milione e mezzo di abitanti, a fronte dei circa venti milioni che popolano Shanghai nel suo complesso. La superficie è superiore ai 500 chilometri quadrati, quindi è lecito pensare che ci sia spazio sufficiente per una crescita ulteriore.

Lo skyline di Pudong ha acquisito una propria identità e un profilo riconoscibili a colpo d’occhio, grazie a edifici come l’Oriental Pearl Tower (una torre televisiva, alta 468 metri, con albergo e ristoranti panoramici), la Jin Mao Tower, lo Shanghai World Financial Center (attualmente l’edificio più alto della Cina con i suoi 492 metri, il terzo al mondo) e la Shanghai Tower (ancora in costruzione, arriverà a un’altezza di 632 metri e sarà seconda soltanto al Burj Khalifa di Dubai), esempi perfetti del vertiginoso sviluppo economico cinese.

Per Shanghai, il 2010 è stato un anno importante, l’anno dell’Expo. “Better City, Better Life” (una città migliore per una vita migliore) era il tema dell’esposizione universale, la vetrina internazionale che dal 1° maggio al 31 ottobre ha mostrato al mondo l’evoluzione cinese.