La nuova Pechino

Ecco com'è cambiata la città che ha ospitato i Giochi olimpici, con architetture ultramoderne che saranno utilizzate anche in seguito

Per le Olimpiadi del 2008 Pechino ha cambiato faccia. Decine di edifici sono stati costruiti ex novo e altrettanti sono stati demoliti per lasciare spazio alle nuove strutture che hanno ospitato le diverse discipline. Sono stati circa 40 miliardi di dollari investiti per l’evento, soldi che non saranno buttati al vento. Le strutture olimpiche, infatti, avranno una seconda vita. Il Cubo d’acqua dove si sono svolte le gare di nuoto sarà trasformato in un parco a tema, con tanto di spiaggia (la sabbia sarà quella utilizzata per le gare di beach volley, importata dall’isola di Hainan, le Hawaii cinesi), scivoli e piscine con onde artificiali. Il Nido, lo stadio in cui si sono tenute le gare di ateltica, diventerà uno stadio di calcio in cui si giocheranno almeno 60 partite l’anno e ospiterà concerti, riuscendo così a coprire i costi di mantenimemnto che si aggirano intorno ai 10 milioni di dollari l’anno. Persino l’arredamento del villaggio olimpico (letti ecc) sarà messo all’asta e, secondo il quotidiano China Daily, ci si aspetta di recuperare all’incirca 146 milioni di dollari dalla vendita, mentre l’intero villaggio olimpico sarà trasformato in residenze per i pechinesi e in strutture per turisti. Naturalmente, i cittadini godranno per sempre delle nuove strutture realizzate appositamente per i giochi, come il nuovo aeroporto, le nuove linee della metropolitana e il treno superveloce, l’Uovo, il nuovo teatro nazionale. Fino a qualche anno fa, Pechino era una città piuttosto piatta e l’unico edificio imponente era il complesso che ospita la Città Proibita, oltre alla tristemente famosa Piazza Tienanmen, la più grande piazza del mondo. Ora la città gode di nuovi e moderni edifici da mostrare ai turisti.