Itinerario di viaggio nel Vietnam del Nord

Tra risaie terrazzate e montagne ad alta quota

Foto di Francesca Di Pietro

Francesca Di Pietro

Travel Psychologist & Blogger

Travel Pyschologist & Coach, 80 paesi visitati, ama i viaggi lenti, la natura, i cani ed insegna yoga. Crede che i viaggi ci trasformino in persone migliori.

Il Vietnam è un paese che ha davvero molto da offrire sia per le sue bellezze naturali che quelle culturali. Durante il mio viaggio in Vietnam mi sono resa conto che il suo popolo è uno degli elementi più interessanti da conoscere, che il modo in cui per millenni si è sempre ribellato all’occupazione lo ha reso unico e affascinante. Sicuramente vi consiglio di leggere dei libri sulla storia del Vietnam, di capire di più su quello che gli è accaduto almeno negli ultimi due secoli prima di recarvi in questo bellissimo paese del Sud Est Asiatico.

Se avete intenzione di visitare il Nord del paese la soluzione più facile è arrivare direttamente ad Hanoi, vi consiglio di trascorrere qualche giorno qui perché è una città davvero interessante.

Il vostro viaggio verso il nord del Vietnam inizierà salendo spostati leggermente verso ovest. Il primo villaggio dove vi consiglio di fermarvi è Mai Chau, è un approccio dolce con questa parte del paese, qui si alternano dolci colline a risaie sconfinate. È una zona molto accogliente e rilassante, vi consiglio di affittare una bicicletta nel vostro hotel o guesthouse ed iniziare a pedalare senza meta.  Queste zone sono abitate da vietnamiti di etnia Thai Bianco e pedalando in silenzio, si diventa immediatamente testimone di un tempo lontano, si può osservare la vita del villaggio, vedere i bambini che giocano nei ruscelli, le donne che lavorano i campi, quelle che allattano i bimbi al seno, un tempo che scorre lento e intensamente al tempo stesso. I sorrisi dei suoi abitanti sono quelli che ti accompagneranno per tutto il tempo.

Proseguiamo verso Moc Chau, molto famosa perché tra queste montagne si produce la maggior parte del tè vietnamita. Le piantagioni di tè sono centinaia di filari di arbusti verde intenso dalle foglie piccole e spesse. La raccolta viene fatta ancora totalmente a mano, quindi lungo tutta la zona si vedono contadini con enormi ceste sulle spalle e motorini caricati in modo irreale. Il paesaggio è ancora totalmente verde, ma più intenso e l’aria più fredda perché stiamo salendo di altitudine, tornanti enormi che nascondono spirali a forma di una grande chiocciola di tè.

Lungo la strada è possibile anche incontrare uno stabilimento di pre lavorazione, solitamente sono gestiti dalle famiglie di raccoglitori. Enormi nuvole di foglie che vengono tostate con forni di ghisa vecchi di 40 anni, è un lavoro duro, molto usurante e svolto senza molte misure di sicurezza. Consiglio sempre di essere rispettosi quando si vedono popolazioni rurali al lavoro, ho visto molte persone comportarsi in modo maleducato e aggressivo solo per scattare la loro foto ricordo preferita. Ricordiamoci che sono lavoratori e che non capiscono la nostra lingua. Attraversando il nord del Vietnam  mi capiterà sicuramente di trovarvi in un luogo in tempo di mercato, i mercati sono il vero cuore pulsante delle popolazioni rurali, la vita si svolge tutta intorno a questi luoghi, ma è bene essere preparati. Molti popoli asiatici hanno delle abitudini alimentari diverse dalle nostre, in Vietnam vige la regola che si mangia tutto quello che si muove, e onestamente approfondendo la loro storia, ne capisco il motivo. Quindi nei mercati, come ad esempio Muong Lo potrete trovare pile di insetti di ogni forma o larve, ma anche animali vivi come le papere, le anatre o i cani, oppure ancora peggio al banco del macellaio. Per quanto abbia un cane e ami follemente ogni animale viaggiare mi ha insegnato a non giudicare le culture altrui.

Proseguendo verso il nord si arriva a Sapa, la destinazione più famosa delle montagne vietnamite, vi ricordo che è una cittadina alquanto turistica e quindi anche molto ben collegata; il modo migliore per raggiungerla è sicuramente con il treno. La cittadina per i miei gusti è troppo costruita e troppo trappola per turisti, è molto probabile che ne rimaniate delusi. Sicuramente come paesini e incontri con le comunità mi sono piaciuti di più i luoghi che vi ho raccontato fino ad ora, ma Sapa, secondo me, si deve intendere come punto di partenza per dei trekking più lunghi, se invece pensate di trascorrerci solo un giorno scarso, evitate di arrivarci. Il modo migliore per comprendere questa zona è trovare una guida locale e camminare con lei per almeno 2 giorni dormendo dalle comunità locali, solo in questo modo si avrà veramente modo di conoscere il popolo delle montagne del nord e purtroppo di capirne la sua povertà estrema.

Purtroppo questa è la zona più povera del Vietnam, con il più alto tasso di mortalità infantile e di malnutrizione, le condizioni naturali sono molto dure e data la scarsità di acqua corrente i bambini si ammalano spesso, tanto è vero che molte famiglie non gli danno un nome fino ai 2 anni compiuti. C’è un bassissimo tasso di scolarizzazione, la maggior parte dei bambini vengono spinti al lavoro minorile,  non solo quello nei campi, ma anche quello nei mercati turistici. Ad esempio se vi capiterà di andare al mercato notturno di Sapa vedrete che quasi tutte le bancarelle sono gestite da bambini di 6-7 anni che portano sulle spalle i loro fratellini appena nati. Vi suggerisco di non comprare niente da chi sfrutta i propri figli e di non dar loro soldi, ma di parlare con i genitori, se li incontrate, e sottolineare che i bambini devono andare a scuola non a lavoro! Sono discorsi molto seri ed articolati, ma viaggiare vuol dire per prima cosa conoscere in prima persona quello che da lontano non si vede, cerchiamo d’avere questo approccio ogni volta che facciamo un viaggio, unendo sempre dolcezza e comprensione. Ci sono molte onlus che in loco gestiscono progetti scolastici, se la questione vi appassiona vi suggerisco di dare dei soldi a loro piuttosto che direttamente ai bambini.

Tra le alte cose che si possono fare nelle vicinanze di Sapa, vi consiglio una visita al Monte Fansipan, il più alto del paese, 3143 mt, non solo per la vista, ma anche per la sua importanza religiosa, infatti sulla sua sommità ci sono diverse pagode ritenute molto sacre. Vi consiglio di prendere la funivia la mattina molto presto, perché spesso durante la giornata la vetta si copre di nuvole.

Molti vi suggeriranno di visitare il paesino di Cat Cat che è quello dal più facile accesso, personalmente ve lo sconsiglio, sembra di stare in una installazione cinese finta! Piuttosto vi consiglio di andare al mercato della domenica di Bac Ha, è il mercato più importante della zona, arrivano da ogni punto delle montagne, per vendere e comprare qualunque cosa. È un mercato locale, agricolo direi, ma è bellissimo poter osservare le varie etnie ognuna con il proprio vestito identificativo. Vi consiglio di arrivarci molto presto la mattina e se siete coraggiosi di mangiare al loro mercato, non è turistico come pensavo ed è perfetto per le fotografie.