Sulla brezza del Nilo, viaggio da Assuan a Luxor

Alla scoperta dei misteri dei faraoni, tra templi, piramidi e rovine archeologiche

Non si può dire di essere stati in Egitto se non si è navigato il Nilo. Tutto si svolge lungo il suo corso in un binomio imprendiscibile di vita e acqua: lungo le rive ogni cosa è verde e ovunque sono alberi, abitazioni, uccelli e animali, ma basta guardare poco più in là per vedere strade polverose, rocce o deserto. Una crociera sul Nilo è di sicuro il modo migliore per iniziare a visitare il Paese, approfittando di imbarcazioni adatte a ogni esigenza e di escursioni all’interno per visitare i più importanti siti archeologici.

La maggior parte dei turisti preferisce affidarsi a un viaggio organizzato e questa è la scelta più consigliata per chi è pronto a calarsi nella storia e nella magia dei suoi colori nella più totale tranquillità. L’alternativa è quella di fare tutto da soli, ma il ricorso a una guida locale rimane sempre il modo più sicuro per muoversi soprattutto se non si ha dimestichezza con l’arabo o la cultura locale. In questo caso ci si può rivolgere direttamente a un agenzia viaggi egiziana iscritta all’Aetbi.

Tipicamente la crociera ha una durata di 4-5 giorni: le più brevi coprono il tragitto tra Assuan e Luxor, ma possono arrivare fino a Dendera. Quelle previste dai principali tour operator italiani aggiungono poi qualche giorno al Cairo. I battelli sono allestiti come veri e propri hotel, per lo più su tre piani, e offrono spettacoli di danza del ventre e danze nubiane. Chi preferisce un’esperienza esclusiva può invece optare per crociere private (fino a 12 persone), a bordo di imbarcazioni più tradizionali ma lussuose e dotate di ogni comfort, come sandali e dahabieh.

Non c’è niente di meglio che iniziare il proprio viaggio da Luxor: si può visitare la città a bordo di una carrozza, perdersi nella maestosità dei templi di Karnak e di Luxor, vedere i colossi di Memnone. Da qui si possono raggiungere il tempio della regina Hatshepsut, le valli dei Re e delle Regine, per visitarne le tombe, spesso in ottime condizioni e dai colori perfettamente conservati, come quelle di Thutankhamon e Nefertari (anche se queste ultime non sempre sono aperte al pubblico).

Ovunque si è circondati dalla storia, ma risalendo verso l’Alto Egitto prima di arrivare alla diga di Assuan e al tempio di Philae sull’isola delle meraviglie, i monumenti più importanti che si incontrano dopo la chiusa di Esna, sono il tempio di Horus a Edfu e quello di Sobek e Haroeri a Kom Ombo.

Dall’aeroporto di Assuan parte la maggior parte dei voli diretti ad Abu Simbel (l’alternativa per chi viaggia senza tour operator è noleggiare un fuoristrada) per una delle più incredibili meraviglie dell’Egitto: il tempio di Ramsete II. Malgrado sia stata sfatata la leggenda del canto delle sue statue, ogni anno qui si compie una magia: la luce filtra attraverso le sale arrivando fino all’ultima per illuminare la statua di Ra e del faraone proprio nel giorno del suo compleanno (il 22 febbraio) e della sua incoronazione (il 22 ottobre), secondo complicatissimi calcoli fatti dagli architetti che ne curarono la costruzione e oggi slittati di un solo giorno dopo lo spostamento avvenuto per la costruzione della grande diga.