36 ore a Roma: cosa fare secondo il New York Times

I consigli per trascorrere un weekend indimenticabile nella Città eterna

La Capitale resta una delle mete predilette dai turisti di tutto il mondo. Motivo per cui il New York Times ha pubblicato un articolo su cosa fare e vedere a Roma anche solo per un weekend. Ecco i consigli per trascorrere 36 ore indimenticabili nella Città eterna.

Venerdì – La grande bellezza (al bagno) | ore 15

Una delle scene più famose del film “La Grande Bellezza” si svolge alle Terme di Caracalla, i bagni degli antichi Romani che risalgono al III secolo. Le antiche mura dell’enorme complesso ben mantenute lasciano spazio all’immaginazione e fanno ripensare alla grandezza perduta, ai mosaici e alle piscine termali tra le statue marmoree.

In giro per gallerie | ore 17.30

Un balzo di due millenni per arrivare nel presente. L’arte della Roma contemporanea è concentrata nelle gallerie di Campo de’ Fiori (GUARDA LA MAPPA). Si inizia con la Galleria Varsi, uno spazio aperto due anni fa dedicato ai graffiti e alla street art. Dietro l’angolo si trova la Dorothy Circus Gallery, sulle cui pareti rosso sangue sono esposte opere Pop Art. Non lontano un cortile in cui domina una bella fontana di pietra è l’ingresso della prestigiosa Galleria Lorcan O’Neill che si è trasferita in questa location un anno fa.

Cena a Centocelle | ore 20

Senza nulla togliere al tradizionale guanciale declinato nella carbonara, amatriciana e gricia a Roma esiste anche una cucina più creative. Tra i ristoranti più innovativi il New York Times segnala Mazzo, un posticino nel quartiere di Centocelle che fa cucina romana rivisitata.

Pigneto Party | ore 23

Da Centocelle, un tram conduce al quartiere di Pigneto, dove chiudere la serata. Se vi piace la birra, l’indirizzo consigliato dal NYT è Birra Più, che produce le proprie birre. Per qualcosa di più forte l’ideale è Co. So. Cocktails & Social, un locale che ha cocktail stranissimi come il Carbonara Sour, fatto con vodka al grasso di maiale, uova, pepe nero, succo di limone e sciroppo. Per chi vuole ascoltare della musica, c’è Yeah! Pigneto, un caffè dove si esibiscono band locali e D.J.

Sabato – Mercati romani | ore 11

Per un’esperienza tra i mercati romani, il New York Times consiglia di non perdere il Mercato Monti, dove una ventina di bancarelle espone prodotti di giovani designer, artigiani e rivenditori di vintage.

Trastevere | ore 13.30

I vicoli di Trastevere, a Ovest del Tevere, sono pieni di locali, tutti piuttosto turistici. Tra lo però c’è un’eccezione: il piccolo caffè Pianostrada Laboratorio di Cucina. Aperto la scorsa estate da Quattro donne, questo ‘piccolissimo spot’ (come lo definisce il NYT) serve piatti fatti in casa e meravigliosi panini utilizzando i migliori ingredienti regionali. Per esempio c’è il Pane Alici, preparato con stracciatella, alici tartufate e ruchetta su pane al nero di seppia.

Museo Macro | ore 15

Il Museo d’Arte Contemporanea Roma, o Macro, all’interno di un’ex fabbrica della Peroni, è spesso messo in ombra dall’altro famoso museo, il Maxxi, una enorme struttura moderna disegnata dall’architetta Zaha Hadid. Non bisogna giudicare il museo dalla facciata. Il Macro ospita mostre molto più sostanziose, dalle mostre fotografiche provocatorie alle installazioni in larga scala.

Quartiere Coppedè | ore 17

Poco distante dal Macro si trova la gelateria Come il Latte, una delle migliori di Roma. Al contrario di quanto facciano molte altre, non serve gelati dai gusti bizzarri. Questa gelateria artigianale usa ingredienti ottimi per migliorare I gusti classici, come il caramello con il sale rosa dell’Himalaya e il pistacchio con noci siciliane. Dopo aver gustato un cono gelato, per smaltirlo si cammina fino al Quartiere Coppedè, una zona piuttosto curiosa caratterizzata da bellissimi edifici in stile Art Nouveau che sembrano usciti dalle favole.

Cena a Monteverde | ore 20.30

Per giungere al cuore della cucina romana contemporanea, bisogna uscire dal cuore della città. In una via tranquilla del quartiere residenziale di Monteverde, L’Osteria di Monteverde è un ristante tranquillo il cui aspetto esterno non dice nulla, ma una volta entrati il cibo servito è eccezionale. Tartare con crema di Parmigiano, funghi porcini e uovo di quaglia fritto è solo uno dei piatti. Spaghetti con formaggio di capra, baccalà e ‘nduja è un altro.

Vineria Litro | ore 23

Per il bicchierino della staffa, a Monteverde c’è la Vineria Litro, un wine bar molto rilassante aperto un paio di anni fa. Nell’ampio specchio lungo il bancone si riflettono rare bottiglie di mezcal, quindi sono da provare cocktail come il Mezsconi, una sorta di Negroni con mezcal. Oppure si può riprendere il tram per tornare in centro, dove c’è il No. Au, un bar che serve vini naturali e birre artigianali.

Domenica – In Chiesa | ore 10

La domenica mattina tutti vanno a Messa in San Pietro, anche per incontrare Papa Francesco. Sono in pochi, invece, a sapere della seconda più grande basilica, San Paolo Fuori le Mura. I soffitti e gli affreschi sono impressionanti, ma nascosto dietro un transetto c’è qualcosa di ancora più incredibile: il chiostro, un cortile Tranquillo con bellissimi mosaici, una fontana zampillante e rose in fiore la maggior parte del tempo.

Centrale Montemartini | ore 12

Per una lezione d’arte si raggiunge il quartiere Ostiense e si va alla Centrale Montemartini. Una ex industria di energia termoelettrica è ora un museo che ospita antiche sculture e manufatti provenienti dai Musei Capitolini. Bellissimi sono gli spazi espositivi con le statue di marmo bianco latte in totale contrasto con i motori, I boiler e le turbine che servivano a dare energia alla città in passato.

Pizza | ore 14

Un weekend a Roma si conclude con una bella pizza. Per assaggiare la tipica pizza con la crosta sottile l’indirizzo giusto è Emma, una pizzeria molto chic aperta nel centro storico lo scorso anno. Chi ama la pizza al taglio (l’indirizzo invece è Pizzarium, un ottimo take-away che serve pizze dai gusti originali. Qualunque tipo di pasto sia, la domenica romana termina sempre con una pennichella.