Avanguardista e superstiziosa. Indovinate di quale città parliamo?

Case infestate, bambini prodigio e tetrafobia: Hong Kong è la città più superstiziosa del mondo

È una delle città più popolose del mondo nonché metropoli ultra moderna con uno slancio inarrestabile verso il futuro. Famosa per il suo magnifico e suggestivo skyline, paragonabile a pochi altri al mondo, Hong Kong detiene il maggior numero di grattacieli al mondo, alcuni di questi così alti che sembrano sfiorare il cielo.

E poi la Bank of China Tower, simbolo futurista della città, i quartieri finanziari e le ultime stravaganze tecnologiche create e proprio tra quelle strade. Insomma, non si può dire che Hong Kong sia una città che non sta al passo con le trasformazioni.

Eppure c’è un’altra Hong Kong che non tutti conoscono, una che si nasconde, neanche troppo velatamente, all’ombra della metropoli cosmopolita che conosciamo. Una fatta di superstizioni, di bambini con poteri speciali, di cibernetica paranormale, di un’ingegneria dei sistemi uomo-macchina-ambiente che sembra avere alla base la magia nera.

E queste credenze, che nel mondo occidentale sono trattate alla stregua di antiche leggende, in quello orientale fanno parte della vita quotidiana. Così, Hong Kong è, inaspettatamente, la città più superstiziosa del mondo.

Queste storie sono così radicate nella cultura e nella storia degli abitanti che non è raro vederli mettere in atto dei comportamenti bizzarri e buffi, ma non derideteli mai, le loro intenzioni sono solo quelle di prevenire la sfortuna.

Tra le superstizioni più diffuse a Hong Kong c’è quella relativa al numero 4. Conosciuta anche come tetrafobia, la paura di questo numero assume tra gli abitanti delle proporzioni esasperanti al punto tale che non viene quasi mai menzionato e, sugli ascensori, il quarto piano è spesso etichettato come 3b o 3a. Questa fobia è legata al fatto che in cinese, la pronuncia della parola quattro, è molto simile al suono prodotto dal termine morte.

Un’altra superstizione radicata a Hong Kong è quella relativa alle hongza, abitazioni infestate da spiriti maligni e fantasmi all’interno del quale sono avvenuti omicidi o morti particolarmente drammatiche. Il prezzo di mercato di queste case è spesso meno della metà rispetto alle altre e molte di queste sono rimangono invendute per anni.

E che dire dei bambini prodigio e dei loro poteri extrasensoriali? Verso la fine degli ’70 iniziarono a diffondersi a emergere, una dopo l’altra, diverse segnalazioni di bambini con strani poteri. Ad alimentare tutto ciò fu la parola del dottor Qian Xuesen che confermò l’esistenza di queste abilità paranormali e poi ancora, un film uscito nel 1981 dal titolo Tu credi? finì per influenzare migliaia di persone che corsero a denunciare fenomeni paranormali.

Ancora oggi, queste reminiscenze, sono più vivide che mai nell’immaginario comune, portando i cittadini alla convinzione dell’esistenza di bambini prodigio, delle case infestate e di altre maledizioni.