Paradisi ad alta quota, ecco i più bei giardini botanici alpini

Dalla Valle d'Aosta al Friuli Venezia Giulia, alla scoperta degli orti nobili dove ammirare fioriture davvero speciali

Passeggiare tra fiori e piante delle Alpi, senza necessariamente avventurarsi lungo cammini a volte impervi? Non c’è niente di meglio che visitare uno dei tanti giardini botanici alpini che impreziosiscono le montagne dalla Valle d’Aosta al Friuli-Venezia Giulia, con qualche capatina nelle vicine Francia, Svizzera e Austria.

Il viaggio parte da La Palud, frazione situata poco sopra Courmayeur, in Valle d’Aosta. In pochi minuti si raggiunge la prima fermata della Funivia del Monte Bianco, porta d’accesso all’Oasi Naturalistica del Pavillon du Mont Fréty. Qui si trova il Giardino Alpino Saussurea, che con i suoi 2.173 metri d’altitudine è il più alto d’Europa. Esteso su un’area di 7.000 mq, ospita 800 specie vegetali, con fioriture che vanno da luglio a settembre.

Risalendo la Valle del torrente Lys, ai piedi del Monte Rosa nella località di Gressoney-St-Jean, merita una sosta il Castello Savoia, residenza realizzata per i soggiorni estivi della Regina Margherita. Nel parco della residenza, il giardino alpino Castel Savoia si estende su una superficie di circa 1.000 mq e ospita piante di ambiente alpino, locali e provenienti da altre parti del mondo, scelte per il loro particolare pregio ornamentale.

Al Colle del Piccolo San Bernardo, a 2.170 metri di quota tra la Savoia e la Valle d’Aosta, ecco il Giardino botanico alpino Chanousia: 1.600 specie di piante alpine, raggruppate a seconda dell’origine geografica, collocate in cornici ecologiche (roccere, morene, torbiere, bordi di ruscelli….) corrispondenti alle loro esigenze. Anche in questo caso la fioritura va da fine di luglio a metà settembre.

Chiudiamo il nostro tour in Valle d’Aosta con il Parco nazionale del Gran Paradiso che conserva il quarto giardino botanico alpino della Regione. Si tratta del giardino alpino Paradisia, in località Valnontey, nel Comune di Cogne, con oltre mille specie vegetali delle nostre montagne e di altri gruppi montuosi di tutto il mondo, un erbario, un laboratorio e una piccola biblioteca.

Passiamo al Piemonte, a Oropa, provincia di Biella. Nei pressi del celebre santuario, il Giardino botanico sorge a 1200 metri d’altezza e conta la bellezza di oltre 500 specie di vegetali, sottospecie e varietà, all’interno di una superficie di 10.700 metri quadrati. All’interno del Parco nazionale dello Stelvio, nel Comune di Bormio, si trova il Giardino botanico alpino Rezia. Diviso in quattro sezioni entro le quali sono state riunite le piante in base alle loro caratteristiche ecologiche od utilitarie, raccoglie oltre 2.500 specie vegetali, tra flora locale e proveniente dalle principali catene montuose internazionali.

Spostandoci a Est, in provincia di Trento, troviamo sulla salita del Monte Bondone uno dei più antichi giardini botanici alpini, quello di Le Viotte: su un’area di 10 ettari sono coltivate circa 1.500 specie di piante alpine provenienti dai principali gruppi montuosi della Terra. Presso il borgo di Tambre (Belluno), a 1.000 metri di quota, nel Giardino botanico alpino del Cansiglio, trovano riparo numerose specie minacciate, mentre a Sgonico (Trieste) il giardino botanico Carsiana ospita più di 600 specie botaniche nei suoi 5.000 metri quadrati.

Sul versante svizzero e austriaco delle Alpi sono almeno tre i giardini botanici alpini degni di nota. A Champex Lac, località del Vallese a 1500 metri d’altezza, c’è il Giardino Flore-Alpe che su una superficie di 6000 mq di rocce e specchi d’acqua raggruppa 4.000 specie e varietà di piante alpine o esotiche. Con accesso accanto alla stazione a monte della ferrovia Schnynige Platteil che parte da Wilderswil, il Giardino botanico alpino Schynige Platte raccoglie oltre 600 specie di piante che crescono in Svizzera. In Austria, a circa 2.000 metri di altitudine su una delle montagne nei pressi di Innsbruck, si trova infine il Patscherkofel con piante alpine provenienti da tutto il mondo.