Il borgo termale immerso in un parco è il luogo più rilassante d’Italia

Nel Parco della Majella, in Abruzzo, c’è Caramanico Terme, uno dei Borghi più belli d’Italia, famoso per le sue terme

Foto di Ilaria Santi

Ilaria Santi

Giornalista & Travel Expert

Giornalista, viaggia fin da quando era bambina e parla correntemente inglese e francese. Curiosa, autonoma e intraprendente, odia la routine e fare la valigia.

Nel Parco della Majella, in Abruzzo, c’è un borgo entrato nel circuito dei Borghi più belli d’Italia che è anche un’importante meta termale.

Si tratta di Caramanico Terme, in provincia di Pescara, che, per tutti questi motivi, è uno dei luoghi più rilassanti d’Italia dove trascorrere qualche giorno di vacanza.

Ma andiamo per ordine: la natura. Caramanico è completamente immerso nel Parco nazionale della Majella, nell’Appennino centrale abruzzese, il cui territorio varia tra la macchia mediterranea che si incontra fino ai 700 metri, passando al bosco misto quando si sale verso gli 800 metri, alla faggeta a 1500 metri di altezza, fino a quell’ambiente detto lunare dei pianori della Majella. Il centro storico del paese si trova sulla confluenza dei fiumi Orta e Orfento, le cui valli caratterizzano l’intero territorio.

La valle dell’Orfento, una delle prime aree protette d’Abruzzo, è percorsa da numerosi sentieri escursionistici, eccezion fatta per la sommità, dove dalla cascata della Sfischia il corso d’acqua ha origine: quest’area è una riserva integrale assolutamente incontaminata dalla presenza umana.

Caramanico Terme, la vista sul borgo (foto 123rf)

Il borgo è sorto in epoca longobarda su un promontorio di 650 metri alla confluenza dei due fiumi, con in cima la fortificazione, che doveva essere assicurata non solo dal castello, oggi ridotto in ruderi, ma anche dalla chiesa principale, la millenaria Abbazia di Santa Maria Maggiore, dotata di robuste mura e un magnifico portale gotico. Nella vicina via Verdi ci sono due palazzi settecenteschi ricchi di stemmi araldici. Da visitare, anche la chiesa di San Tommaso d’Aquino con uno splendido portale romanico.

Dal centro del paese è possibile, in pochi minuti, visitare la Valle dell’Orfento, gli eremi celestiniani, i grandi complessi agropastorali e intraprendere il cammino sui sentieri che conducono alle pendici della Majella fino in alta quota. Lungo la via degli eremi celestiniani, in modo particolare, Caramanico è presente con quello che è il più remoto e mistico di tutti i ritiri spirituali di Celestino V: l´eremo di San Giovanni, eretto a quota 1.227 metri dove il Papa del “gran rifiuto” condusse una vita di contemplazione nel suo isolamento.

Le terme

Al semidio Ercole, protettore delle acque benefiche, i pagani dedicarono un culto là dove sorge la chiesa di San Tommaso Becket. Nella stessa chiesa, un Cristo romanico circondato dagli apostoli sembra benedire Caramanico, perché natura, salute e arte sono i doni elargiti a questo borgo. Da Ercole all’odierno stabilimento termale tutto si svolge sotto il segno dell’acqua che scorre e purifica. Il fiume Orfento scava orridi e gole nell’omonima valle, tra le più incontaminate
dell’Appennino.

Caramanico è sede dello stabilimento termale Terme di Caramanico (convenzionato con il servizio sanitario nazionale per le cure inalatorie, fanghi e terapie idropiniche). Queste terme, dove si possono fare anche percorsi benessere, sono tra le più belle d’Italia. Grazie alle sorgenti solfuree e oligominerali e alle acque tra le più efficaci e terapeutiche d’Europa, dal 1576 sono un importante punto di riferimento, non solo in Abruzzo ma per l’intero Centro Italia. Il centro termale propone programmi benessere per adulti e anche per bambini a base di trattamenti termali ed estetici, massaggi e cure drenanti e rilassanti. Il turismo termale rappresenta la principale attrattiva del borgo, grazie anche a un ricco programma di eventi e manifestazioni.

Valle dell’Orfento presso Caramanico Terme (foto 123rf)