Queste caverne in Cina hanno dell’incredibile

Il Xingwen Karst Geopark in Cina rappresenta un tesoro geologico con caverne, laghi, cascate e panorami da scoprire

Queste immagini uniche descrivono bene il Xingwen Karst Geopark, situato nei pressi della città di Yibin, all’interno della provincia di Sichuan, in Cina.

L’area presenta un assetto geologico unico, con l’alternanza di formazioni calcaree che risalgono a diverse epoche, a lungo studiate dai ricercatori. Si tratta, infatti, di un vero e proprio museo a cielo aperto, perfetto per l’analisi del terreno carsico tipico del sud – ovest del paese.

Le rocce carbonatiche marine, inoltre, ben conservate al loro interno, risalgono ad un periodo databile tra 250 a 490 milioni di anni fa e rendono il parco un patrimonio riconosciuto dall’UNESCO.

Questa particolare conformazione geologica dipende soprattutto dalla posizione della zona, punto d’incontro tra il bacino del Sichuan, noto anche come Sxechwan, e la regione montuosa dell’altopiano di Yungui, oltre che dal clima e dall’ambiente circostante.

Il parco, all’interno dei suoi 156 chilometri quadrati di estensione, contiene quattro aree panoramiche molto diverse tra loro: le grotte spettacolari che vanno a comporre la cosiddetta Foresta di Pietra, suggestive all’interno e magiche all’esterno; il monte Bowangshan; la foresta carsica di Tai’an e il Monte Lingxiaoshan. Inoltre, ospita anche cascate eleganti e laghi nascosti che riflettono il verde degli alberi circostanti, tutti da scoprire.

Al suo interno è presente la Tiankeng, ovvero sia una dolina carsica, un’insenatura tipica delle pianure formate da rocce calcaree argillose, che consente all’acqua di penetrare nelle cavità sotterranee attraverso un imbuto naturale. Questa è stata la prima depressione ad essere studiata e riconosciuta come tale in Cina.

Oltre ai bellissimi panorami, il parco contiene anche importanti testimonianze storiche dell’antica civiltà Bo, che ha abitato l’area per più di mille anni, prima di essere massacrata, circa 500 anni fa, attraverso un genocidio perpretrato dalla dinastia dei Ming. Si possono visitare dunque un gruppo di tombe, un antico castello, alcune iscrizioni in pietra e tamburi di rame, tutti reperti riconducibili a questa popolazione, nota soprattutto per le misteriose bare sospese sulle alte rupi del fiume Yangytze.

La bellezza di questa area geologica ha attratto diversi investimenti, soprattutto in relazione alla ricerca, permettendo la creazione di circa 1600 posti di lavoro destinati alla popolazione locale, in una delle zone più povere del Paese. Il suo valore non è solo legato alla particolarità dei paesaggi e alla presenza dei reperti storici, ma vale quindi la pena visitarla anche per il sostentamento economico che è in grado di fornire tutta la provincia.