In Egitto, alla scoperta del tempio di Kôm Ombo

Poco lontano da Assuan, il tempio di Kôm Ombo è una meraviglia tutta da scoprire: ecco come arrivarci e cosa vedere

Sulla riva occidentale del Nilo, a quaranta chilometri da Assuan, tra il granoturco e le canne da zucchero sorge la cittadina di Kôm Ombo. Un luogo dalla storia antica, noto ai più per il suo splendido tempio.

Fu costruita, Kôm Ombo, laddove un tempo si trovava l’antica città di Pa-Sebek, cuore del culto di Sobek, il dio-coccodrillo delle acque e delle inondazioni. Ed è proprio a Sobek, e ad Haroeris, una delle manifestazioni solari di Horo il Vecchio (il dio-falco), che il tempio ancora oggi visibile è dedicato. Sito su di una collinetta, con uno splendido panorama sul Nilo e sull’isola di El-Mansuriyah, il tempio di Kôm Ombo si innalza sui resti di antico luogo di culto, voluto da Thutmose III in epoca tolemaica.

In Egitto, alla scoperta del tempio di Kôm Ombo

Risale allo stesso periodo dei templi di Esna e di Edfu, e fu ultimato in periodo romano: tra i suoi decori sono infatti visibili, in geroglifico, i nomi di alcuni imperatori romani, mentre resti di antichi sarcofagi riportano iscrizioni in caratteri greci. Le scritte che visitandolo si possono ammirare sono perlopiù di carattere medico; sono anche stati rivenuti molti oggetti, qui, che secondo alcuni studiosi sarebbero strumenti utilizzati per la medicina di allora mentre, secondo altri egittologi, rappresenterebbero oggetti sacri utilizzati dai sacerdoti durante le funzioni.

L’architettura del tempio di Kôm Ombo è simmetrica: metà dell’edificio è dedicata a Sobek, metà ad Haroeris, e ciascuna delle due ha il suo santuario. Per entrarvi, bisogna utilizzare l’ingresso laterale, un tempo porta secondaria all’interno del recinto. La corte anteriore, seriamente distrutta, ospita due porte che conducono alla sala ipostila, con le sue 8 colonne, i capitelli a forma di fiore di loto, le decorazioni dedicate agli dei e la cappella di Hathor, consorte di Horo (al suo interno vi è una collezione di mummie di coccodrillo). A sinistra, un ampio bacino veniva utilizzato un tempo per allevare coccodrilli sacri.

Ma come si arriva, al tempio di Kôm Ombo? I turisti, qui, arrivano prevalentemente durante le tante crociere che vengono organizzate sul Nilo, ma si può anche prendere un pullman da Assuan (oppure noleggiare una macchina). Tuttavia, è solo arrivando dal fiume che ci si trova dinnanzi uno scenario mozzafiato.

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